A CURA DI

AVV. ANTONELLA ROBERTI

PROPOSTA DI REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO SUL RAFFORZAMENTO DELLA COOPERAZIONE DI POLIZIA IN MATERIA DI PREVENZIONE, ACCERTAMENTO E INDAGINE DEL TRAFFICO DI MIGRANTI E DELLA TRATTA DI ESSERI UMANI E SUL POTENZIAMENTO DEL SOSTEGNO DI EUROPOL ALLA PREVENZIONE E ALLA LOTTA A TALE CRIMINALITÀ

Autore: Dott.ssa Laura De Rose, Vice Direttore Foroeuropa.

 

Combattere e prevenire il traffico di migranti e la tratta di esseri umani è una delle priorità dell’Unione europea. Le reti criminali approfittano della disperazione delle persone e utilizzano rotte terrestri, marittime e aeree per facilitare la migrazione irregolare, mettendo a rischio la vita delle persone e cercando in ogni modo di massimizzare i propri profitti.

Si stima che oltre il 90% dei migranti irregolari che raggiungono l'UE si avvalgano di trafficanti, per lo più organizzati in gruppi criminali. Inoltre, le reti di trafficanti traggono profitti sostanziali dalle loro attività criminali, dai 4,7 ai 6 miliardi di euro all’anno. Fornire una risposta forte e ferma alle attività dei trafficanti è quindi di primaria importanza per ridurre la migrazione irregolare. Le attività dei trafficanti di migranti, soprattutto in mare, hanno già provocato un altissimo numero di vittime, oltre 28.000 persone dal 2014.

La nuova proposta di regolamento fa parte di un pacchetto di misure presentato dalla Commissione il 28 novembre scorso al fine di modernizzare e rafforzare il quadro giuridico esistente e di dotare l'Unione di norme adeguate allo scopo, poiché è fondamentale affrontare la migrazione clandestina e il traffico di esseri umani in modo globale. La proposta di regolamento è accompagnata da un progetto di direttiva sulla prevenzione e il contrasto al favoreggiamento dell'ingresso, del transito e del soggiorno non autorizzati. La direttiva è volta a definire questi reati e a sanzionare efficacemente le reti criminali organizzate responsabili del traffico di migranti. Inoltre, la proposta armonizza le sanzioni sulla base della gravità del reato, facilita l’azione penale, rafforza le risorse degli Stati membri per contrastare e prevenire il traffico di migranti, e migliora la raccolta e il reporting dei dati.

Riguardo al progetto di regolamento, un aspetto essenziale è il rafforzamento della capacità d’azione di Europol a sostegno degli Stati membri nei settori correlati.

L'articolo 1 definisce i principali obiettivi del regolamento come segue:

  • Istituire un Centro europeo contro il traffico di migranti all'interno di Europol e una struttura di coordinamento interno per regolamentare e sostenere le sue attività;
  • Rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra gli Stati membri, Europol e altre agenzie dell'Unione;
  • Rafforzare lo scambio di informazioni tra gli Stati membri e con Europol;
  • Fornire a Europol gli strumenti necessari per sostenere e rafforzare le azioni delle autorità competenti degli Stati membri e la loro cooperazione reciproca nella prevenzione e nella lotta ai reati che rientrano negli obiettivi di Europol; e
  • Rafforzare la cooperazione tra Europol e paesi terzi.

Al fine di raggiungere i suddetti obiettivi, la proposta delinea specifiche misure di attuazione nonché il loro impatto in termini di risorse finanziarie e umane.

Per quanto riguarda il rafforzamento di Europol e del suo Centro europeo contro il traffico di migranti, nonché il rafforzamento della cooperazione e del coordinamento tra gli Stati membri, Europol e altre agenzie dell'Unione, la proposta definisce nuovi compiti strategici e operativi, rispettivamente agli articoli 5 (compiti strategici) e 6 (compiti operativi), per i quali sono necessarie risorse aggiuntive.

Ad esempio, sarà necessario aumentare il numero di specialisti investigativi e analisti di dati onde aumentare il numero di task force operative supportate da Europol; di specialisti in monitoraggio e analisi dei social media (Europol dovrebbe avere le capacità per promuovere il trattamento in tempo reale e di alta qualità delle informazioni raccolte online durante l'attuazione delle misure investigative degli Stati membri); di specialisti in ambito forense e decrittazione (per garantire l'estrazione e il trattamento di set di dati ampi e complessi, compresi dati biometrici, raccolti dai paesi di origine, transito e destinazione, sia gli Stati membri che i paesi terzi); di specialisti delle investigazioni finanziarie; e infine di analisti strategici.

Al fine di rafforzare il suo ruolo di polo dell'UE per la raccolta e l’analisi dei dati, nonché per lo scambio di informazioni tra le autorità competenti, Europol ha degli obiettivi specifici da raggiungere, tra cui soprattutto quello di fornire un supporto tecnico efficace agli Stati membri e un canale di comunicazione adeguato rispetto ai bisogni dei suoi utilizzatori, che sono in continua evoluzione. Inoltre, Europol dovrà consultare in modo coerente ed esaustivo i dati disponibili sui futuri sistemi d’informazione alle frontiere e all’interno dell’Unione, nonché utilizzare più e meglio i dati biometrici.

Quanto sopra richiede specifiche misure attuative. Per esempio, Europol dovrà ulteriormente sviluppare le sue capacità biometriche acquisendo un nuovo sistema automatizzato di identificazione delle impronte digitali, migliorando i sistemi di riconoscimento facciale, sviluppando la capacità di elaborare profili DNA, aggiornando il suo Portale Analisi Dati per i dati biometrici, e studiando i requisiti per la revisione e conservazione dei dati biometrici in tutti i sistemi di trattamento e analisi dei dati.

A tal fine, Europol avrà bisogno di un numero maggiore di esperti qualificati per lavorare su aspetti quali l’architettura, la sicurezza, e la protezione dei dati, nonché lo sviluppo e la gestione dei progetti relativi alle nuove funzionalità. Saranno anche necessari finanziamenti aggiuntivi per gli Stati membri, ad esempio per migliorare e estendere la connessione con il canale di comunicazione di Europol.

Inoltre, l’Agenzia rafforzerà la propria capacità di fornire supporto operativo immediato agli Stati membri, attraverso i nuovi concetti di task force operative e di dispiegamenti di Europol.

In questo quadro, Europol dovrà disporre di risorse aggiuntive, ad esempio di un maggior numero di esperti nazionali distaccati e di un bilancio più grande per permettere la mobilitazione di personale di Europol e di esperti nazionali non solo negli Stati membri ma anche, a certe condizioni, nei paesi terzi.

La logica generale della proposta deriva dalle seguenti considerazioni, sviluppate nel relativo Legislative Financial Statement: "dall'ultima revisione del mandato di Europol, la tendenza è stata verso una crescita esponenziale dei flussi di dati verso l'Agenzia e della domanda sui suoi servizi, in particolare in materia di traffico di migranti, con conseguente rafforzamento del bilancio annuale e del personale al di sopra dei livelli inizialmente programmati. Poiché la proposta introdurrà nuovi importanti compiti nel regolamento Europol e chiarirà, codificherà e dettaglierà anche altri compiti e strumenti, estendendo così le capacità operative di Europol, essa deve essere sostenuta da rinforzi finanziari e umani”.

La Commissione propone di istituire per legge il Centro europeo contro il traffico di migranti all'interno di Europol e un quadro di governance per regolamentare e sostenere le sue attività. Questo Centro dovrà diventare il punto focale per sostenere gli Stati membri nella prevenzione e nella lotta al traffico di migranti e alla tratta di esseri umani e, in questo contesto, dovrebbe svolgere compiti strategici e operativi specifici [Articolo 3]. Inoltre, il Centro dovrà essere sostenuto da tutte le altre strutture interne pertinenti di Europol [Articolo 4].

A livello strategico, questi compiti includono l’elaborazione di analisi strategiche e valutazioni delle minacce, il monitoraggio del traffico di migranti e della tratta di esseri umani, e la preparazione di un rapporto annuale. In questo contesto, il Centro terrà anche una riunione delle entità rappresentate nel suo organo di governance almeno due volte l'anno per garantire una guida e un coordinamento efficaci. A livello operativo, i compiti del Centro comprendono il coordinamento, l'organizzazione e l'attuazione di azioni investigative e operative per sostenere e rafforzare le azioni delle autorità competenti, sostenendo le attività, le operazioni e lo scambio transfrontaliero di informazioni degli Stati membri. Inoltre, il Centro sosterrà le task force operative e individuerà i casi di traffico di migranti e tratta di esseri umani, che potrebbero richiedere un sostegno operativo avanzato [Articolo 5, 6].

La proposta prevede anche la designazione di servizi specializzati negli Stati membri incaricati di prevenire e contrastare il traffico di migranti e la tratta di esseri umani, anche attraverso indagini penali. Gli Stati membri dovranno dotare questi servizi di risorse adeguate e garantire che essi raccolgano e condividano poi rapidamente le informazioni pertinenti con Europol e altri Stati membri [Articolo 8].

Come accennato, l'iniziativa legislativa istituisce task force operative quali meccanismi di coordinamento creati dagli Stati membri con il sostegno di Europol al fine di condurre attività e indagini congiunte, coordinate e prioritarie, sia su reti e gruppi criminali che su singoli attori criminali. Mentre gli Stati membri dovranno fornire tutte le informazioni pertinenti, Europol dovrà mettere a disposizione di questi Stati il suo supporto analitico, operativo, tecnico, forense e finanziario. Anche i paesi terzi potranno partecipare alle task force operative [Articolo 9].

Inoltre, Europol potrà inviare agenti nel territorio di uno Stato membro, su richiesta di tale Stato membro, per fornire supporto analitico, operativo, tecnico e forense in collegamento e d'intesa con le autorità competenti di tale Stato membro. Il personale e gli esperti inviati da Europol dovranno essere in grado di svolgere misure investigative non coercitive relative al trattamento dei dati, in collegamento e d’intesa con le autorità competenti dello Stato membro interessato, conformemente al regolamento Europol e al diritto nazionale di tale Stato membro. Inoltre, Europol costituirà un pool di riserva di esperti nazionali delle forze dell’ordine altamente qualificati e con profili specializzati, che potranno essere messi immediatamente a disposizione di Europol per fornire supporto specializzato alle indagini delle autorità nazionali competenti. Europol dovrebbe anche essere in grado di inviare personale ed esperti nazionali distaccati nei paesi terzi con cui coopera sulla base di specifici strumenti giuridici [Articolo 9].

I due atti legislativi devono ancora essere sottoposti a negoziati tra il Parlamento europeo e gli Stati membri. Visto che la proposta è stata presentata solo recentemente, si prevede che i colloqui non potranno concludersi durante questo mandato e che sarà necessario attendere fino a dopo le elezioni di giugno per raggiungere il traguardo della loro adozione.