“PER UNA TRANSIZIONE ECORAZIONALE DELLA MOBILITÀ AUTOMOBILISTICA ITALIANA”. STUDIO REALIZZATO NEL NOVEMBRE 2021 DALLA FONDAZIONE FILIPPO CARACCIOLO - CENTRO STUDI SULLA MOBILITÀ, CON IL SUPPORTO DELL’AREA PROFESSIONALE STATISTICA DELL’AUTOMOBILE CLUB D’ITALIA. (TESTO DELLO STUDIO PRECEDUTO DALLA PRESENTAZIONE DI FOROEROPA).
La Fondazione Caracciolo cura da anni studi di alto livello scientifico sui temi della mobilità e, in particolare, negli ultimi anni, ha voluto focalizzare l’attenzione su due aspetti centrali nello sviluppo del sistema dei trasporti: da un lato, il progresso tecnologico mirato alla connettività tra veicoli e tra essi e le infrastrutture, dall’altro, le fonti energetiche per l’autotrazione, verso il triplice obiettivo di rendere il settore della mobilità su strada sempre più sicuro, accessibile ed ecosostenibile.
Il documento che qui presentiamo, realizzato nel novembre 2021, costituisce un seguito di quello prodotto nel 2019 in collaborazione con il CNR e l’ENEA e pubblicato in questa rivista nel n.1 del 2020. Come si legge nella sua introduzione, lo studio è inteso, alla pari del precedente, ad approfondire il tema della sostenibilità ambientale dell’autotrazione. Un tema complesso, che implica un costante confronto con esperti e operatori del settore, che presenta alcuni nodi critici, quali l'attenersi alla sola misurazione delle emissioni allo scarico dei veicoli e gli impatti energetici, ambientali, economici e sociali che una transizione accelerata può determinare a livello nazionale e sovranazionale. Soprattutto non bisogna mai perdere il quadro d’insieme dei fattori rilevanti da valutare. Questo accorgimento consente di garantire validità ed efficacia all'analisi anche quando si verificano fenomeni distorsivi della realtà in esame, quale gli sconvolgimenti prodottisi nell’approccio alla mobilità a causa della pandemia da coronavirus Sars Cov-2.
Sulla base di queste premesse metodologiche, l’analisi si snoda in dodici punti ricchissimi di dati e delle relative valutazioni, pervenendo poi alla conclusione che gli obiettivi a cui mira la transizione ecorazionale della mobilità presentano elementi di complessità che non vanno sottovalutati e che impongono una gradualità di interventi operativi secondo un appropriato ordine di priorità.
VISUALIZZA DI SEGUITO IL TESTO DELLO STUDIO: