A CURA DI

AVV. ANTONELLA ROBERTI

NEWS DI MARZO 2020

 

NEWS DALL'UE SULL'AMBIENTE

A cura di Federica De Rose, Redazione Foroeuropa

 

E' POSSIBILE RISPARMIARE ENERGIA ANCHE  SFRUTTANDO QUELLA DERIVANTE DAI SEGNALI DEL WI-FI.

Un segnale Wi-Fi emette anche terahertz, onde elettromagnetiche con una frequenza tra le microonde e la luce infrarossa; oggi alcuni ricercatori del MIT hanno trovato il modo di riciclare

l'energia"rifiutata" da tali onde per caricare i dispositivi elettronici come i cellulari; in pratica hanno creato un dispositivo (noto come "raddrizzatore terahertz") in grado di convertire queste onde ambientali in una corrente continua.

Il dispositivo è "costituito da un piccolo quadrato di grafene con uno strato di nitruro di boro al di sotto, affiancato su entrambi i lati da un’antenna. Questa antenna raccoglie i raggi T dall’ambiente, aumentando il segnale mentre lo passa sul grafene. Ciò, a sua volta, fa sì che gli elettroni nel grafene scorrano tutti nella stessa direzione, creando una corrente continua."

Un degli autori:" Essere in grado di riciclare energia in una fonte che possiamo usare per la vita quotidiana, contribuirebbe ad affrontare le moderne sfide energetiche".

fonte:rinnovabili

 

L’ECONOMIA CIRCOLARE IN ITALIA BATTE QUELLA DI GERMANIA, FRANCIA, SPAGNA E POLONIA, MA ESISTONO ANCORA CRITICITÀ.

Il CEN-Circular Economy Network, la rete promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e da 14 aziende, associazioni di impresa e da ENEA, ha analizzato la situazione italiana relativamente all'economia circolare, in particolare  ha calcolato “l’indice di circolarità”, prendendo in esame i 5 settori del Piano europeo per l’economia circolare del 2015 – produzione, consumo, gestione dei rifiuti, materie prime seconde e innovazione e investimenti- assegnando a ciascuno di essi un set di indicatori;ad ogni indicatore è stato quindi attribuito un punteggio ed'è risultato che l’economia circolare in Italia batte quella di Germania, Francia, Spagna e Polonia.

Dallo studio è tuttavia risultato che ancora non esiste, a livello normativo, una Strategia nazionale e un Piano di azione per l’economia circolare; Edo Ronchi, presidente del Circular Economy Network: "Nell’economia circolare, l’Italia è partita con il piede giusto e ancora oggi si conferma tra i Paesi con maggiore valore economico generato per unità di consumo di materia... Sotto il profilo del lavoro, siamo secondi solo alla Germania, con 517.000 occupati contro 659.000. Percentualmente le persone che nel nostro Paese vengono impiegate nei settori ‘circolari’ sono il 2,06% del totale, valore superiore alla media UE 28 che è dell’1,7%. Ma oggi registriamo segnali di un rallentamento, precedente anche alla crisi del coronavirus, mentre altri Paesi si sono messi a correre: in Italia gli occupati nell’economia circolare tra il 2008 e il 2017 sono diminuiti dell’1%. È un paradosso che, proprio ora che l’Europa ha varato il pacchetto di misure per lo sviluppo dell’economia circolare, il nostro Paese non riesca a far crescere questi numeri".

fonte:rinnovabili

 

NUOVI MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE PER LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI: LA RICERCA ITALIANA È MOLTO AVANTI.

Il Centro Ricerche di Brindisi di ENEA ha sviluppato nuove bioplastiche funzionali per l’imballaggio alimentare, innovativi materiali biodegradabili con proprietà antiossidanti e antifungine in grado di cambiare colore in caso di deterioramento del cibo.

Il Centro Ricerche di Portici ha il sistema per monitorare lo stato di conservazione degli alimenti e, in generale, di tutti i prodotti deperibili, compresi quelli in ambito medico e farmaceutico inserendo nell'etichetta intelligente  un indicatore wireless, una sorta di “termometro hi-tech”, (che funziona con tecnologia RFID ad alta frequenza -Radio-Frequency Identification e che non richiede batterie o sensori) in grado di segnalare la giusta (o no) temperatura, favorendo la verifica di eventuali  variazioni subite dal prodotto e quindi possibili deterioramenti.

Riccardo Miscioscia, ricercatore del Laboratorio di Nanomateriali e Dispositivi:"Il sistema da noi brevettato è caratterizzato da un basso costo di produzione e, diversamente da altri dispositivi tag passivi – cioè senza batteria – può rilevare l’evento termico anche quando non è in prossimità di un lettore, memorizzando le informazioni relative ad un picco di temperatura indesiderato nell’istante in cui si verifica...La sfida ora è quella di integrare nelle etichette RFID uno o più sensori per garantire che le proprietà dell’oggetto tracciato non siano state alterate volontariamente o involontariamente da cause esterne".

fonte:rinnovabili

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INQUINAMENTO ATMOSFERICO: IN ITALIA SETTENTRIONALE L’ESA REGISTRA UNA RIDUZIONE GRAZIE AL BLOCCO NAZIONALE INTRODOTTO DAL GOVERNO PER IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL COVID-19.

Le immagini satellitari dell’Agenzia spaziale europea (ESA) mostrano il potenziale impatto della pandemia sulle emissioni e sulla qualità dell’aria dell'Italia, in particolare delle aree settentrionali;

sono calate soprattutto le emissioni di biossido di azoto provenienti da centrali elettriche, automobili e fabbriche.

Claus Zehner, che gestisce la missione Sentinel-5P dell’agenzia: "Anche se potrebbero esserci lievi variazioni nei dati a causa della copertura nuvolosa e del cambiamento del tempo, siamo molto fiduciosi che la riduzione dell’inquinamento atmosferico che possiamo vedere coincida con il blocco in Italia, che ha causato meno traffico e una riduzione delle attività industriali".

Secondo l'ESA in Cina le emissioni di CO2 sono diminuite di circa ¼ – pari a 200 milioni di tonnellate, a partire dal 1° marzo.

Fonte: rinnovabili

 

OBIETTIVO ZERO EMISSIONI: SECONDO 6 PAESI UE "SI PUÒ FARE" SOLO CON IL 100% DI ENERGIA RINNOVABILE.

In una lettera congiunta alla Commissione europea Austria, Danimarca, Irlanda, Lituania, Lussemburgo e Spagna hanno chiesto l’inclusione nelle proiezioni al 2050 di uno scenario basato sul 100% di energia rinnovabile; scrivono i sei Paesi: "I gravi rischi dei cambiamenti climatici sono al centro delle preoccupazioni dei cittadini...In qualità di leader, abbiamo la responsabilità di ascoltare le nuove generazioni... Mentre accogliamo con favore questa visione, esprimiamo anche il nostro desiderio di uno scenario che includa il 100% di energia rinnovabile entro il 2050. Vi invitiamo ad avviare questo lavoro il più presto possibile".

In realtà già nel 2018 dalla Commissione erano stati delineati otto scenari energetici per la riduzione delle emissioni, ma non tutte le otto opzioni includevano l'utilizzo esclusivo di energie rinnovabili;

oggi invece la Commissione ha presentato la nuova legge sul clima, che rende vincolante l’obiettivo delle zero emissioni al 2050 per tutti i Paesi UE, con l'obiettivo di raggiungere la neutralità climatica in tutta l'Europa; ma permangono alcune perplessità riguardo l’assenza di un organismo scientifico indipendente, che guidi i capi nazionali nelle giuste decisioni riguardo questi obiettivi climatici e non si rileva un decisivo obiettivo di taglio emissioni per il 2030, poichè si rimanda avalutazioni successive.

Il ministro dell’energia del Lussemburgo Claude Turmes: "La proposta della Commissione per una legge sul clima è una vera delusione. Manca di contenuto... Il prezzo del carbonio non è una bacchetta magica...Il minimo che la Commissione può fare è modellare uno scenario  che includa il 100% di energia rinnovabile per l’Europa nel 2050 in modo da poter confrontare le diverse opzioni disponibili in modo trasparente".

Fonte: rinnovabili

 

DECARBONIZZAZIONE IN ITALIA: L'ANALISI DELL'ENEA INDIVIDUA UNA SPECIALIZZAZIONE DEL NOSTRO PAESE NELL’EXPORT DI ALCUNE TECNOLOGIE LOW-CARBON.

In vista del progetto europeo COP21 RIPPLES a cui partecipano 18 istituzioni di ricerca di dieci Paesi europei, l'ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha analizzato le politiche di decarbonizzazione in Italia al 2050, individuando una specializzazione del nostro paese nell’export di alcune tecnologie low-carbon, come veicoli elettrici e pannelli fotovoltaici.

Maria Rosa Virdis, ricercatrice ENEA: "...L’Italia è attualmente specializzata nell’export di alcune tecnologie low-carbon come il solare termico e l’idroelettrico, ma è quasi completamente assente nel settore del fotovoltaico, nei biocarburanti e nel nucleare...Il nostro paese potrebbe ancora giocare un ruolo in nuovi settori come quello della mobilità elettrica, grazie ai recenti piani di elettrificazione con vetture ibride, plug-in hybrid e full electric di un campione nazionale dell’industria automobilistica...a livello europeo, non siamo ancora in linea con gli impegni assunti nell’ambito degli accordi di Parigi per la mitigazione del cambiamento climatico... Infatti attualmente la sfida è iniziare a comprendere seriamente la natura del gap fra impegni presi e obiettivi nazionali a medio-lungo termine e approfondire il dibattito sulle politiche di attuazione a tutti i livelli".

Fonte: rinnovabili

 

PANDEMIE E DISTRUZIONE DEGLI ECOSISTEMI: C'È UN LEGAME (SECONDO IL WWF ITALIA).

Dal Wwf: "L’emergenza sanitaria che ha sconvolto le vite di tutti noi è anche la conseguenza del nostro impatto sugli ecosistemi e come attraverso la difesa della natura si possa tutelare la salute umana"... esiste un legame strettissimo tra le malattie che stanno terrorizzando il Pianeta e le dimensioni epocali della perdita di natura. Virus, batteri e altri microrganismi nella maggior parte dei casi sono innocui, anzi, spesso essenziali per gli ecosistemi e l’uomo. Tuttavia, alcuni di essi, come il coronavirus SARS-COV-2 all’origine del Covid-19, possono provocare impatti estremamente negativi sulla salute umana, sui sistemi sociali ed economici, come quelli a cui stiamo assistendo nell’attuale emergenza sanitaria che ha raggiunto la portata di una vera e propria pandemia, avendo già colpito oltre 129 paesi in ogni continente con oltre 5.000 vittime...Quella provocata dal Coronavirus fa parte delle cosiddette “malattie emergenti” – come ad esempio Ebola, AIDS, SARS, influenza aviaria o suina – che non sono catastrofi del tutto casuali ma mostrano numerosi elementi comuni. Spesso infatti le zoonosi, ovvero le malattie trasmesse dagli animali all’uomo (esattamente come il Covid-19), sono conseguenza di nostri comportamenti errati tra cui il commercio illegale o non controllato di specie selvatiche e, più in generale, l’impatto dell’uomo sugli ecosistemi naturali".

Gli ecosistemi naturali svolgono un ruolo essenziale per sostenere e alimentare la vita, compresa quella della specie umana, "ma (ricorda ancora il Wwf) svolgono anche un ruolo fondamentale nel regolare la trasmissione e la diffusione di malattie infettive come le zoonosi. La distruzione di habitat e di biodiversità provocata dall’uomo rompe gli equilibri ecologici in grado di contrastare i microrganismi responsabili di alcune malattie e crea condizioni favorevoli alla loro diffusione. In aggiunta la realizzazione di habitat artificiali o di ambienti poveri di natura e con un’alta densità umana possono ulteriormente facilitare la diffusione di patogeni. Le periferie degradate e senza verde di tante metropoli tropicali, ad esempio, sono la culla perfetta per malattie pericolose e per la trasmissione di zoonosi, mentre la diffusione in paesi tropicali di sistemi dall’irrigazione, canalizzazioni e dighe permette la riproduzione di vettori come alcune specie di zanzare".

fonte:greenreport

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LA COMMISSIONE EUROPEA HA PRESENTATO LA LEGGE SUL CLIMA: L’EUROZONA DIVENTERÀ IL PRIMO CONTINENTE NEUTRALE DAL PUNTO DI VISTA CLIMATICO ENTRO IL 2050?

Seguendo l'obbiettivo di portare l'eurozona a diventare il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, oggi la Commissione Ue presenta una strategia economica UE che dovrà interessare soprattutto il settore produttivo e industriale.

Nonostante la stratega europea si dimostri sempre più orientata verso la digitalizzazione, ancora non si rivela però abbastanza attenta ai settori come la siderurgia, l’automotive e i prodotti chimici, che saranno i più colpiti dalla transizione verso le zero emissioni. Molti sindacati sono infatti preoccupati  perchè il Green Deal potrebbe  aggravare le divisioni economiche e sociali tra i paesi dell’Europa orientale e occidentale.

Secondo Triangle, segretario generale di IndustriAll, la trasformazione verde “sarà molto più facile nei paesi nordici o dell’Europa occidentale” rispetto agli Stati membri dell’UE più poveri come la Polonia, la Bulgaria e la Romania, dove l’occupazione può dipendere interamente da un’unica industria fortemente inquinante.

Sempre Triangle: "Le politiche climatiche voleranno solo se puoi venderle all’opinione pubblica, se puoi farlo senza perturbazioni sociali nelle industrie e nelle regioni interessate..La dimensione sociale è estremamente importante per rendere fattibile l’intera politica climatica... se vogliamo aumentare l’obiettivo a una riduzione del 55% delle emissioni di gas a effetto serra, posso assicurarvi che le industrie ad alta intensità energetica non saranno in grado di raggiungerlo. Le tecnologie saranno pronte per la commercializzazione solo dopo il 2030".

fonte: rinnovabili

 

LE FORESTE SONO FONDAMENTALI PER IL NOSTRO PIANETA: IN ITALIA SEMPRE PIÙ VALORIZZATI I SERVIZI ECOLOGICI RESI DAI BOSCHI.

L'Ong internazionale Forest Stewardship Council® (FSC®), che si occupa di promuovere la gestione forestale responsabile, ha misurato scientificamente i benefici arrecati dalle foreste: sequestro di CO2, servizi ricreativi, turistici e regolazione idrica.

La FSC nel 2018 ha creato  una nuova procedura, "che premia i gestori di foreste certificate, identificando i benefici di una gestione rispettosa dell’ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile, permettendo la quantificazione e la comunicazione di questi benefit." Un esempio virtuoso è il complesso forestale di Rincine in Toscana ((appartenente alla Regione e gestito dall’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve (Firenze), che ha appunto ricevuto la certificazione dei servizi ecologici; dal FSC: "1.448 ettari di boschi dove si promuovono da un lato la difesa del suolo e dell’assetto idrogeologico, dell’ambiente, del paesaggio e delle risorse di particolare interesse naturalistico, culturale e storico, e dall’altro si mettono in campo azioni a tutela della biodiversità e la protezione della flora e della fauna. Il lavoro dell’Unione mira poi alla promozione economica e sociale dell’uso del bosco, favorendo attività ricreativo-culturali, insieme allo sviluppo delle attività di trasformazione del legno e valorizzazione dei prodotti non legnosi e secondari del bosco. Il complesso forestale ricade all’interno della “Foresta Modello delle Montagne Fiorentine“, la prima e per ora unica realtà italiana accreditata da una rete internazionale che mira a migliorare l’integrazione e la sostenibilità della gestione dei boschi e del territorio. Qui le tonnellate di anidride carbonica assorbite ogni anno sono oltre 650 mila e la comunità può beneficiare di aree e piazzole di sosta, che ospitano anche eventi e attività, in un’area corrispondente a circa 2.400 campi da calcio".

fonte: greenreport.it

 

FONTI RINNOVABILI: IL MINISTERO DELL’AMBIENTE SOSTIENE LA  GEOTERMIA.

Il sottosegretario al ministero dell’Ambiente, Roberto Morassut: "Mettere al bando carbone e fonti fossili non può coniugarsi con il mantenimento di presupposti, spesso ascientifici, sulle rinnovabili. Fotovoltaico, eolico e geotermia e ogni altra fonte rinnovabile sono la scelta operata dal Governo con il Pniec, naturalmente minimizzando o annullando ogni tipo di impatto ambientale".

Il sottosegretario si è espresso relativamente al Collegato ambientale, in particolare al Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec) e sull’atteso decreto Fer 2 che dovrà restituire gli incentivi legati alla produzione di energia elettrica da quelle fonti rinnovabili escluse – come la geotermia – dal Fer 1 approvato lo scorso anno.

Attualmente esistono alcune resistenze relativamente alla realizzazione di impianti sul territorio; il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, intervenuto nel merito davanti agli imprenditori di Assolombarda: "...non possiamo pensare di parlare di rinnovabili e però essere contro il fotovoltaico a terra, essere contro l’eolico, pensare che la geotermia fa male, eccetera. Bisogna uscire da questo paradosso e decidere qual è la direzione che vogliamo prendere".

Ancora il sottosegretario Morassut: "Sul punto geotermia il ministro Patuanelli ha espresso orientamenti convincenti... Mise sta lavorando con solerzia allo schema di decreto Fer2, sul quale come ministero dell’Ambiente daremo il nostro contributo".

fonte: greenreport.it