NEWS DICEMBRE 2017
NEWS DALL'UE SULL'AMBIENTE
A cura di Federica De Rose, Redazione Foroeuropa
IUCN : aumentano le specie animali e vegetali minacciate dall'uomo.
L’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) ha pubblicato l’ultima lista delle specie in pericolo a causa dell'agricoltura industriale, pesca, urbanizzazione e cambiamento climatico. Tra gli animali più importanti in via di estinzione: il delfino Irrawaddy e la focena, che si trovano in alcune parti dell’Asia sud-orientale; il riscaldamento globale minaccia invece l’opossum coda ad anello, incapace di vivere nel clima più secco e caldo dell’Australia.
Durante una conferenza stampa a Tokyo la IUCN per la prima volta ha anche rivelato le 26 specie di grano selvatico, 25 specie di riso selvatico e 44 specie di patata dolce selvatica a rischio a causa delle tecniche agricole industriali , che inesorabilmente impoveriscono la diversità genetica delle colture.
da:rinnovabili.it
Allarme dall'Organizzazione Mondiale della Sanità: l’inquinamento di acque e suolo crea ceppi di "superbatteri" più resistenti ai farmaci.
In occasione dell’Assemblea ambientale dell’ONU, a Nairobi (Kenya), l’UNEP ha presentato il report "Frontiers", che esamina la dimensione ambientale nei processi che portano alla creazione dei superbatteri; la causa di tutto ciò ancora si rivela l’abuso e l’uso scorretto degli antibiotici: in Europa fino al 50% dei farmaci in questione è usato in modo inappropriato (dati della Società italiana di terapia antinfettiva); l’Italia è uno dei Paesi in cui si registra il maggior consumo di antibiotici con 27,8 ogni mille abitanti al giorno.
Il direttore esecutivo dell’UNEP, Erik Solheim dichiara: "L’avvertimento che emerge dallo studio è davvero terrificante: noi umani staremmo partecipando allo sviluppo di superbatteri a causa della nostra ignoranza e negligenza”. ..“Il rilascio nell’ambiente di livelli sub-letali di vari composti antimicrobici attraverso le acque reflue di famiglie e ospedali e nel dilavamento agricolo, combinato con il contatto diretto tra comunità batteriche naturali e batteri presenti negli scarichi, sta determinando l’evoluzione microbica e l’emergere di più ceppi resistenti”...“Risolvere il problema significa affrontare l’uso e lo smaltimento dei farmaci ...Solo in questo modo, potremmo essere in grado di ridurre la velocità con cui si sviluppa una nuova e più pericolosa resistenza”.
da:rinnovabili.it
Ministro Galletti: l'agricoltura di "ultima generazione" può contribuire a ridurre le emissioni di CO2 del 40%.
In un'intervista a euractiv.com il ministro Galletti ha sottolineato l'indispensabilità dell'agricoltura per l'ambiente e viceversa e che le nuove tecnologie nel settore agricolo contribuiranno alla riduzione delle emissioni di CO2; il ministro ha dichiarato:"I contributi del mondo agricolo dovrebbero essere lì e devono essere decisivi".
Dall'altra parte Massimiliano Giansanti, presidente dell'organizzazione agricola italiana Confagricoltura, ha dichiarato che la politica agricola comune post-2020 (PAC) dovrebbe rafforzare i pagamenti diretti:
"È un elemento essenziale nella strutturazione della PAC..."Per noi, la sfida più grande è la semplificazione della PAC. Nel corso degli anni, abbiamo conosciuto una PAC che è stata generosa con gli agricoltori ma i cui benefici sono stati piuttosto difficili da ottenere".
da:classeuractiv.it
Pac: la Commissione europea comunicherà la Politica agricola comune dopo il 2020.
A proposito del futuro del cibo e dell'agricoltura in Europa a Bruxelles si stanno concordando piani e strategie nazionali per la gestione amministrativa e ambientale della Pac (la riforma della Pac 2014-2020 prevede un sistema di pagamenti diretti che sostituirà, a partire dal 1° gennaio 2015, il pagamento unico aziendale), con maggiore potere agli Stati su controlli e verifica dei risultati, mentre non è ancora definito chiaramente chi avrà il controllo dei fondi per i pagamenti diretti. I paesi membri dovranno precisare le performance e monitorare i risultati; queste novità lasciano perplesso il Governo francese, poichè la rivalutazione dei piani nazionali potrebbe indebolire il legame diretto tra Bruxelles e gli agricoltori sancito dai pagamenti diretti.
Secondo il commissario europeo all'agricoltura Phil Hogan: "la nuova politica agricola comune sarà un'evoluzione più che rivoluzione rispetto al quadro attuale".
da:classeuractiv.it
Scontro in Europa sull'uso dei fitofarmaci: la Commissione è chiamata a definire le regole.
La "questione fitofarmaci - perturbatori endocrini" comincia dal lontano 2009, quando già la Commissione deve stabilire e definire che cosa siano esattamente i "pertubatori endocrini" e da ciò stabilire le regole. (Nel 2015, dopo una denuncia di alcuni parlamentari svedesi , la Corte di giustizia del Lussemburgo ha condannato la Commissione Ue per "violazione dei diritti dell'Unione").
Ad oggi esiste un emendamento al regolamento sui prodotti fitosanitari che autorizza in sostanza l'uso dei fitofarmaci come "distruttori endocrini" per limitare l'espansione di una certa specie di piante o di insetti impedendone la riproduzione.
I pertubatori endocrini sono presenti in molti fitofarmaci (pesticidi, insetticidi, erbicidi) e sono utilizzati in genere per alterare la funzionalità ormonale dell'apparato corticale dei parassiti, allo scopo di eliminarli; il problema è che le loro molecole non riconoscono la differenza tra il sistema nervoso dei parassiti e il sistema endocrino degli umani, diventando così potenzialmente pericolose (ricerche e studi già lo dimostrano).
da:classeuractiv.it
Rapporto dell'Aie (Agenzia Internazionale dell'Energia): la domanda di petrolio nell'Unione europea scenderà, in media, del 2,2% a/a tra il 2016 e il 2040.
L'ultimo rapporto dell' Aie ha rivelato che la domanda di petrolio nell'Unione europea scenderà, in media, del 2,2% a/a tra il 2016 e il 2040; per quanto riguarda invece il resto del mondo, il trend è previsto al rialzo, portando la media globale ad un aumento dello 0,5% per i prossimi due decenni e oltre. I dati forniti dall'Eurostat mostrano che il greggio rimane la più grande fonte di energia, con i prodotti petroliferi che contribuiscono al 34,4% dell'energia consumata nel 2015.
In Europa la Commissione europea ha creato il progetto sull'"energia pulita", che ha proposto limiti più severi alle emissioni di auto e furgoni, anche se molti produttori di energia europei e ambientalisti hanno notato che il piano non includeva una quota vincolante per i veicoli elettrici o a emissioni zero; a riguardo il commissario europeo per il clima e l'energia, Miguel Arias Cañete, ha ammesso che l'80% delle auto e dei furgoni europei monterà ancora un motore a combustione nel 2030.
da:classeuractiv.it
5 dicembre-Giornata mondiale del suolo: l’Italia perde 3mq al secondo
Secondo i dati ISPRA 2017 da novembre 2015 a maggio 2016 l’Italia ha consumato quasi 30 ettari di suolo al giorno, per un totale di 5 mila ettari di territorio; notizie sconfortanti pensando al World Soil Day (Giornata mondiale del suolo) che si celebra il 5 dicembre.
Le principali cause di questo fenomeno non sono soltanto la cementificazione e l'urbanizzazione, ma i cambiamenti climatici, l’inquinamento, l’acidificazione, la perdita di biodiversità o la salinizzazione. Tra l'altro, secondo l'ISPRA, il fenomeno del consumo del suolo, solo in Italia, ha portato a maggiori costi, valutati tra i 600 e gli 900 milioni di Euro l’anno.
La Fao ha creato la mappa globale del carbonio organico (GSOCmap) per aiutare i paesi nelle attività di protezione e tutela del territorio, guidando i singoli Paesi a monitorare lo stock di carbonio organico, indispensabile per la fertilità dei suoli e per contrastare l’incremento dei gas serra nel mondo. Anche l'Italia può contribuire in tal senso, per esempio attraverso la Banca nazionale delle terre agricole, un progetto di mappatura delle terre previsto dal Collegato Agricolo e realizzato da Ismea, l’ente economico del Mipaaf, che dovrebbe aiutare a reperire su internet i terreni di natura pubblica in vendita. In proposito il Ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina ha dichiarato “La grande sfida che ci poniamo con la ‘Banca delle terre’ è costruire per la prima volta una mappatura precisa dei terreni di natura pubblica e lavorare per renderli produttivi. In questo senso rappresenta un mezzo centrale anche per il contrasto al consumo di suolo, perché la destinazione di questi terreni è e dovrà essere agricola”.
da:rinnovabili.it
Danneggiare specie nocive con i "gene drive": possibili rischi per l'ecosistema e gli esseri umani ?...
I "gene drive" sono " geni programmati per danneggiare una specie nociva diffondendosi in una popolazione grazie a una sorta di "reazione a catena"; dal momento che queste operazioni prevedono la manipolazione di organismi viventi, gli esperti ONU sono preoccupati e stanno pensando di bloccare la ricerca. Proprio
nel Dipartimento della Difesa USA (incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare (DARPA) ) si stanno investendo 100 milioni di dollari in una serie di tecniche per l’estinzione genetica, che, secondo esperti internazionali, avrebbero possibili effetti collaterali sulla biodiversità e gli ecosistemi.
La CBD (Convenzione per la diversità biologica) si riunirà per imporre una moratoria sulla ricerca sui geni insieme con diversi paesi del sud del mondo, anch'essi preoccupati per una possibile applicazione militare di tali ricerche, ad oggi, in verità, interamente incentrate sul controllo e l’eradicazione di parassiti.
da:rinnovabili.it
Pubblicità utile...: "Evoware" (start up indonesiana) realizza il biopackaging edibile, fatto di gelatina aromatizzata alla menta al tè verde.
Circa un anno fa il biologo balinese Kevin Kumala ha studiato e realizzato la bioplastica, realizzata con amido di manioca olio vegetale e resine organiche ed è già pronta dall'India una nuova pellicola a base di alghe e destinata al comparto alimentare; "Evoware" piccola start up indonesiana è riuscita a portare sul mercato la questa idea green.
David Christian, co-fondatore di "Evoware", dichiara: “Ho visto la quantità di rifiuti plastici prodotta qui, una quantità che impiega centinaia o anche migliaia di anni per degradarsi, contaminando tutto”;
con la bioplastica si potranno mantenere puliti i litorali, riducendo i rifiuti polimerici.
L'iniziativa sta ottenendo buoni risultati anche per gli agricoltori locali, visto che l’Indonesia è uno dei maggiori produttori di alghe al mondo, ma non dimentichiamo che molti coltivatori vivono in condizioni di povertà assoluta; inoltre la competizione con gli imballaggi tradizionali appare ancora difficile: il cono di alga "Ello", già in produzione, costa fino a cinque volte di più rispetto alle coppette in plastica.
da:rinnovabili.it