Aggiornamento sul progetto di creazione di una Procura Europea: prospettive incerte per un voto unanime
Autore: Dott.ssa Laura De Rose
A pochi giorni dalla prossima riunione del Consiglio Affari Interni e Giustizia (8-9 dicembre), l’ultima per l’attuale Presidenza UE (Slovacchia), le prospettive di un voto unanime dei 25 Stati Membri* sul progetto di Regolamento proposto dalla Commissione Europea (massicciamente emendato nel corso dei negoziati) si allontanano forse definitivamente, visto che vari Stati Membri non sembrano ancora essere convinti.
Fra questi, l’Olanda, il cui Parlamento si è recentemente di nuovo espresso contro la creazione di una Procura Europea. Questi gli argomenti principali:
- La sovranità in materia penale è e deve restare alle autorità nazionali: sono esse che decidono quali atti perseguire, e le priorità da seguire. La Procura Europea si inserirebbe quale 'terzo incomodo'.
- Gli strumenti attuali sono sufficienti: OLAF, Rete Giudiziaria Europea e Eurojust funzionano bene. L'Olanda potrà continuare a usufruirne. Il futuro è nel rafforzamento della cooperazione giudiziaria fra gli Stati membri, non nella creazione di un nuovo organismo UE.
- Creare una ‘CIA’ europea non è necessario. E' ovvio che, una volta creata, la Procura Europea sia destinata ad avere un campo d'azione molto più largo delle frodi comunitarie. Col tempo, si finirebbe anche per creare dei tribunali UE. L'Olanda non è disposta a supportare tali sviluppi.
- I Procuratori Europei Delegati sono un'pasticcio': soprattutto, non è chiaro come lavoreranno in pratica, e come saranno regolate le loro duplici responsabilità, di cui dovranno rispettivamente rispondere alla Procura Europea e alle procure nazionali.
- La competenza materiale della Procura Europea è ambigua: per esempio, le frodi comunitarie possono essere strettamente legate ad altri reati importanti sul piano nazionale, quali il traffico di droga, il crimine organizzato, il lavaggio del denaro sporco. Chi si occuperà di questi reati? Quali sono le ambizioni della Procura Europea?
Viste le attuali difficoltà, è probabile che gli Stati Membri interessati debbano procedere per cooperazione rafforzata, ma dovranno essere almeno in 9, e il processo di costruzione finale della Procura Europea sarà quindi molto più lungo.
* Danimarca, Irlanda e UK non partecipano.
Dott.ssa Laura De Rose, Esperta in diritto comunitario.