A CURA DI

AVV. ANTONELLA ROBERTI

NEWS MARZO 2016

 

NEWS IN TEMA DI MIGRANTI

A cura di Caterina Aloi, Redazione Foroeuropa

 

MIGRANTI: RAGGIUNTO ACCORDO TRA UE E TURCHIA

Al termine delle trattative tra il premier turco Ahmet Davutoglu ed i responsabili europei con il presidente del Consiglio Tusk, il presidente della Commissione Juncker ed il premier olandese Rutte, detentore della presidenza di turno, il 18 marzo si è finalmente giunti all’accordo tra Ue e Turchia per porre fine alla migrazione irregolare fra i due Paesi.

Nello specifico l’accordo prevede i seguenti punti d'azione:

  • Tutti i nuovi migranti irregolari che hanno compiuto la traversata dalla Turchia alle isole greche a decorrere dal 20 marzo 2016 saranno rimpatriati in Turchia, nel pieno rispetto del diritto dell'UE ed internazionale, escludendo pertanto qualsiasi forma di espulsione collettiva. I migranti che giungeranno sulle isole greche saranno debitamente registrati e qualsiasi domanda d'asilo sarà trattata individualmente dalle autorità greche conformemente alla direttiva sulle procedure d'asilo, in cooperazione con l'UNHCR. I migranti che non faranno domanda d'asilo o la cui domanda sia ritenuta infondata o non ammissibile ai sensi della suddetta direttiva saranno rimpatriati in Turchia. La Turchia e la Grecia, assistite dalle istituzioni e agenzie dell'UE, adotteranno le misure necessarie e converranno gli eventuali accordi bilaterali, tra cui la presenza di funzionari turchi sulle isole greche e di funzionari greci in Turchia dal 20 marzo 2016, al fine di garantire un collegamento ed agevolare in questo modo il corretto funzionamento di detti accordi. I costi delle operazioni di rimpatrio dei migranti irregolari saranno a carico dell'UE.
  • Per ogni siriano rimpatriato in Turchia dalle isole greche un altro siriano sarà reinsediato dalla Turchia all'UE tenendo conto dei criteri di vulnerabilità delle Nazioni Unite. Sarà istituito, con l'assistenza della Commissione, delle agenzie dell'UE e di altri Stati membri nonché dell'UNHCR, un meccanismo inteso a garantire l'attuazione di tale principio a decorrere dallo stesso giorno dell'avvio dei rimpatri. La priorità sarà accordata ai migranti che precedentemente non siano entrati o non abbiano tentato di entrare nell'UE in modo irregolare. Per quanto riguarda l'UE, il reinsediamento nell'ambito di tale meccanismo si svolgerà, in primo luogo, assolvendo agli impegni assunti dagli Stati membri nelle conclusioni dei rappresentanti dei rispettivi governi riuniti in sede di Consiglio il 20 luglio 2015, in base ai quali restano 18.000 posti destinati al reinsediamento. A qualsiasi ulteriore bisogno di reinsediamento si provvederà mediante un analogo accordo volontario fino a un limite di 54.000 persone aggiuntive.
  • La Turchia adotterà qualsiasi misura necessaria per evitare nuove rotte marittime o terrestri di migrazione irregolare dalla Turchia all'UE e collaborerà con i paesi vicini nonché con l'UE stessa a tale scopo.
  • Una volta terminati, o per lo meno drasticamente ridotti, gli attraversamenti irregolari fra la Turchia e l'UE, verrà attivato un programma volontario di ammissione umanitaria degli Stati membri dell'UE.
  • L'adempimento della tabella di marcia sulla liberalizzazione dei visti sarà accelerata nei confronti di tutti gli Stati membri partecipanti con l'obiettivo di abolire l'obbligo del visto per i cittadini turchi entro la fine di giugno 2016, a condizione che tutti i parametri di riferimento siano stati soddisfatti. Al riguardo la Turchia adotterà le misure necessarie per soddisfare gli obblighi rimanenti al fine di consentire alla Commissione di formulare una proposta adeguata entro la fine di aprile sulla cui base il Parlamento europeo e il Consiglio possano prendere una decisione definitiva.
  • L'UE, in stretta cooperazione con la Turchia, accelererà ulteriormente l'erogazione dei 3 miliardi di euro inizialmente assegnati nel quadro dello strumento per i rifugiati e garantirà il finanziamento di ulteriori progetti per le persone oggetto di protezione temporanea identificati con un tempestivo contributo della Turchia prima della fine di marzo. Entro una settimana sarà identificato congiuntamente un primo elenco di progetti concreti per i rifugiati in materia di salute, istruzione, infrastrutture, alimentazione ed altre spese di sostentamento, che possono essere rapidamente finanziati. Una volta che queste risorse saranno state quasi completamente utilizzate, e a condizione che gli impegni di cui sopra siano soddisfatti, l'UE mobiliterà ulteriori finanziamenti dello strumento per altri 3 miliardi di euro entro la fine del 2018.
  • L'UE e la Turchia hanno accolto con favore i lavori in corso per il miglioramento dell'unione doganale.
  • L'UE e la Turchia hanno riconfermato il loro impegno di rilanciare il processo di adesione enunciato nella dichiarazione congiunta del 29 novembre 2015. Hanno accolto con favore l'apertura, il 14 dicembre 2015, del capitolo 17 e deciso, come nuova tappa, di aprire il capitolo 33 (riguardante il budget) durante la presidenza dei Paesi Bassi. I lavori preparatori per l'apertura di altri capitoli continueranno a ritmo accelerato fatte salve le posizioni degli Stati membri in conformità delle norme esistenti.
  • L'UE e i suoi Stati membri collaboreranno con la Turchia per migliorare la situazione umanitaria in Sira, in particolare in talune zone limitrofe della frontiera turca, nel quadro di qualsiasi sforzo congiunto che possa consentire alla popolazione locale e ai rifugiati di vivere in zone più sicure.

Tutti questi aspetti verranno portati avanti in parallelo e monitorati congiuntamente su base mensile. Si auspica che quanto contenuto nell’accordo trovi completa attuazione date le diverse posizioni critiche avanzate da più parti a poche ore dalla firma dell’accordo.

Fonte: Repubblica.it

 

MIGRANTI: PARLAMENTO UE CHIEDE SISTEMA COMUNE DI GESTIONE ASILO

Il Parlamento europeo chiede di superare le regole di Dublino e di dar vita a un sistema di asilo europeo. I deputati della commissione libertà civili del Parlamento UE hanno approvato una risoluzione, che propone un sistema centrale per gestire le domande di asilo e assegnare i rifugiati, per cercare di risolvere il mal funzionamento dell’attuale sistema che non riesce ad affrontare i flussi sempre più numerosi di migranti. Il sistema si baserebbe su punti di accesso (hotspot) da cui i migranti verrebbero distribuiti nei 28 Paesi aderenti in base a quote prestabilite.

L’eurodeputata maltese Roberta Metsola, relatrice del provvedimento assieme all’italiana Kyenge ha sottolineato quanto la situazione sia difficile ed urgente: “nel 2015 sono annegate nei nostri mari 3771 persone e nei primi due mesi di quest’anno i morti sono già 450, tra cui 77 bambini”.

La deputata Kyenge ha aggiunto che: “L’Europa ha bisogno di un approccio globale della migrazione sulla base del principio di solidarietà tra gli Stati. Una gestione comune è necessaria per attuare il principio di solidarietà tra i Paesi, condividendo equamente le responsabilità e ponendo i valori fondamentali della vita al centro del processo europeo”.

Fonte: Ansa

 

MIGRANTI: POSIZIONE COMUNE UE PER RAGGIUNGERE L’ACCORDO CON LA TURCHIA.

I 28 Paesi membri sono riusciti nel primo incontro del vertice europeo, se pur con difficoltà, a raggiungere una posizione comune sui termini generali del negoziato da proporre alla Turchia per bloccare il flusso di migranti e rifugiati verso l’Europa.

La proposta non è stata formalizzata ma si è dato il mandato al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk a trattare col premier turco Ahmet Davutoglu, tracciando il perimetro di manovra. Al termine della prima giornata di lavori del summit la cancelliera tedesca Angela Merkel ha sottolineato che le trattative saranno "tutto tranne che facili". Il documento circolato a Bruxelles nella notte sembra però non soddisfare Ankara che chiede maggiori impegni sui tre miliardi aggiuntivi e sull'apertura dei capitoli per l'adesione all'Unione su cui grava il risoluto 'no' di Cipro. Tra gli scogli per raggiungere un'intesa c'è anche la trattativa sulle modifiche normative chieste per garantire alle altre nazionalità di richiedenti asilo la stessa protezione che già si offre ai siriani. Il punto è fondamentale per poter attuare il rimpatrio di tutti i migranti e richiedenti asilo arrivati in Grecia.

Intanto, le trattative continuano tra il premier turco Ahmet Davutoglu ed i responsabili europei con il presidente del Consiglio Donald Tusk, il presidente della Commissione Jean Claude Juncker ed il premier olandese Mark Rutte, detentore della presidenza di turno.

Fonte: Ansa

 

MIGRANTI: CORTE DEI CONTI UE BOCCIA PROGETTI DI ASSISTENZA EUROPEI

La Corte dei Conti europea boccia i progetti dell’Unione Europea per aiutare i Paesi vicini a fronteggiare l’emergenza migrazione a causa di una mancanza di chiara strategia, finanziamenti frammentati, obiettivi troppo vaghi, diritti umani calpestati e scarsa efficacia sul fronte dei rimpatri.

La magistratura europea ha esaminato la dimensione esterna della politica di migrazione in Algeria, Georgia, Libia, Moldova, Marocco e Ucraina analizzando 23 progetti dal valore contrattuale di 89 milioni di euro, su un totale di 742 milioni di euro. La relazione della Corte dei Conti Ue mette in evidenza una serie di debolezze, come la complessità degli obiettivi politici e della governance, l'impossibilità di misurare i risultati e di determinare la spesa totale, la limitata riuscita del ritorno dei migranti nei rispettivi Paesi di origine, problemi di coordinamento tra diversi organismi dell'Ue e tra la Commissione europea e gli Stati membri.

Fonte: Ansa

 

ASSOCIAZIONI  GIOVANI  EUOPEI A DIFESA DI SCHENGEN

In occasione del summit europeo sull’immigrazione con la Turchia è stato firmato, dalle associazioni Giovani Democratici, FutureDem, Gioventù Federalista Europea, Giovani Popolari Europei Italiani ed Alternativa Europea, l’appello congiunto “Don’t touch my Schengen-Giù le mani da Schengen”.

Nell'appello si promette che “decine di migliaia di giovani, in Italia e in Europa, sono pronti a mobilitarsi per tenere aperti i confini europei e al contempo rilanciare il processo di integrazione”. Questo perché, continua l'appello, “la costruzione europea è il culmine di un processo storico secolare e sono proprio i giovani oggi a dover ricordare che dalla storia non si torna indietro”. La campagna “Don’t touch my Schengen”, lanciata in molti Paesi Ue dalla Gioventù federalista europea (Jef Europe) ha già incassato l'adesione di molti parlamentari di ogni schieramento politico, molte associazioni della società civile e tanti giovani che “non vogliono perdere i loro diritti e tornare nella ristrettezza angusta di Stati chiusi, isolati e sospettosi gli uni degli altri”.

Fonte: Ansa

 

UCRAINA: JUNCKER, PROPOSTA LIBERALIZZAZIONE VISTI AD APRILE

Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker dopo un incontro a Bruxelles con il presidente ucraino Petro Poroshenko ha annunciato che proporrà ad aprile la liberalizzazione dei visti per l’Ucraina in seguito alle enormi riforme intraprese da Kiev nell’ambito legislativo sulle dichiarazioni e nella costituzione dell’Agenzia anti-corruzione. Si è inoltre deciso un pacchetto di 20 milioni di euro per fornire assistenza umanitaria al Paese.

Fonte: Ansa

 

ACCORDO UE-GIAPPONE SU SCAMBIO DATI IN INDAGINI ANTITRUST

Durante la visita in Giappone della commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, che ha incontrato il capo della commissione per il commercio per discutere del ruolo delle politiche per la concorrenza, per aumentare la competitività, si è raggiunto l’Accordo tra Commissione Ue e autorità giapponese per il commercio per aggiornare la cooperazione Ue-Giappone sulle attività anticoncorrenziali e consentire così lo scambio di prove durante le indagini antitrust comuni.

Fonte: Ansa

 

UE: “GEO-BLOCKING” POTREBBE VIOLARE LE REGOLE SULLA CONCORRENZA

L'indagine preliminare dell'antitrust europeo, che a maggio 2015 ha deciso di indagare su alcune pratiche che frenano il commercio elettronico e creano barriere al mercato interno, ha evidenziato che il “geo-blocking”, cioè il limite territoriale all'utilizzo di contenuti e servizi digitali, come avviene ad esempio per le pay-tv, quando è frutto di accordi tra fornitori e distributori "potrebbe essere contrario alle norme Ue sulla concorrenza".

L'indagine ha lo scopo di raccogliere informazioni di mercato che consentano a Bruxelles di capire meglio e vedere fino a che punto le barriere erette dalle compagnie hanno un impatto sul commercio elettronico. Essi dimostrano come il 38% dei commercianti e il 68% dei fornitori di contenuti digitali blocchino i consumatori collocati in un altro Stato membro.

La pratica potrebbe essere legale, invece, se basata su una "decisione industriale unilaterale" di una società "non dominante" che ha deciso di non vendere all'estero i suoi prodotti.

Fonte: Ansa

 

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AMBIENTE

A cura di Federica De Rose, Redazione Foroeuropa

 

9 marzo 

Decreto sul biometano: ancora lontani gli obiettivi di far nascere una nuova filiera.

In occasione del ” Biometano Day” del 3 marzo a Tortona, Giovanni Perrella, del Ministero dello Sviluppo Economico, dichiara: “A oltre due anni dalla sua introduzione, il decreto sul biometano non ha conseguito gli obiettivi di far nascere una nuova filiera. Questo fatto è stato ormai riconosciuto dal Governo ed è allo studio un provvedimento che dovrebbe dare un drastico impulso al biometano”. 

E’ stato il problema delle emissioni a spingere il governo a considerare prioritario uno sviluppo accelerato del biometano per autotrazione; inoltre, secondo Franco Del Manso, dell’Unione Petrolifera, “la quota delle rinnovabili nei trasporti è ferma al 5%, a fronte di un obiettivo per il 2020 del 10 %, e a partire dal 2018, quando sarà introdotta una quota crescente di carburanti avanzati, il biometano potrebbe essere l’unico biocarburante disponibile in possesso dei requisiti di sostenibilità europei.”

Il biometano, con la nuova incentivazione, è una potenziale risorsa per ridurre l’impatto ambientale e contribuire alla diminuzione dell’ormai tristemente noto PM10. 

fonte:greenews.info/ 

 

Parigi, 9 marzo 

Volkswagen e il dieselgate: per la Francia ipotesi di truffa aggravata. 

L’Ue si sta mostrando lenta e timida nei confronti dello scandalo dieselgate, infatti ad oggi non si rilevano azioni legali da parte degli Stati membri.

Sembra voglia pensarci la Francia: la procura di Parigi ha deciso di aprire un’inchiesta per truffa aggravata nei confronti della Volkswagen.

Il Journal de l’Environnement riferisce che a condurre un’indagine preliminare e una amministrativa sarà la Direzione generale francese per le politiche sulla concorrenza , il consumo e il controllo delle frodi (DGCCRF); solo in Francia sono circa 940 mila veicoli i veicoli coinvolti nello scandalo, che, comunque, è globale. Natalie Homobono, direttrice generale della DCCRF, afferma: “Parti del software che muove i veicoli sono state chiaramente progettate per ingannare i test delle emissioni. Questo dimostra il carattere intenzionale della frode”.

fonte:rinnovabili.it/ 

 

Chernobyl, 9 marzo  

2016: ancora si muore a Chernobyl... 

La triste notizia viene da un recente rapporto di Greenpeace, che fa luce sui danni irreversibili causati dall’inquinamento radioattivo: dopo 30 anni dal disastro nucleare più tristemente famoso, a Chernobyl il tasso di tumori è sempre oltre la norma, inoltre acqua (che presenta un elevato tasso di Cesio-137) e cibo sono radioattivi.

Secondo gli esperti il “veleno” persiste perfino “nella legna del bosco che viene bruciata o utilizzata per costruire” e nel grano, essenziale per la nutrizione di almeno 5 milioni di persone.

fonte:rinnovabili.it/

 

Roma 9 marzo 

Ministro Gian Luca Galletti: “straordinaria qualità dell’ambiente italiano”.

La mostra "A passi di biodiversità verso Cancùn" inaugurata oggi al Vittoriano di Roma, ha fornito al Ministro dell’Ambiente Galletti l’occasione per dichiarare: ”...la  biodiversità è quanto di più vicino a noi e naturale esista, è la varietà e la qualità del mondo che viviamo, è il sistema di relazioni fra habitat ed esseri viventi che consente alla terra di essere abitata da noi umani,... i parchi italiani e le aree marine protette rappresentano delle autentiche miniere di biodiversità, dei meravigliosi libri a cielo aperto in cui è possibile apprezzare la straordinaria varietà dei paesaggi del nostro paese, da quelli alpini d’alta quota a quelli mediterranei e insulari...” 

Il Ministro ricorda inoltre il problema del surriscaldamento del Pacifico con “el Ninho, che “ può causare alluvioni in Europa, che lo scioglimento dei ghiacci del polo nord procura problemi agli atolli nell’oceano pacifico”, “...Per questo la difesa della biodiversità è una sfida globale, che riguarda tutti i paesi del mondo, che deve stare a cuore a tutti i paesi del mondo...” 

fonte:minambiente.it/

  

Bruxelles, 07 marzo 

I 28 membri riuniti per decidere sul rinnovo dell’autorizzazione all'uso del glifosato nell'Ue.

Glifosato: il principio attivo più diffuso per produrre erbicidi, il cui rischio di cancerogenicità divide la comunità scientifica. Per l'Autorità Ue per la sicurezza alimentare (Efsa) "è improbabile che sia cancerogeno", mentre per l'OMS é "probabilmente cancerogeno".

Domani la decisione degli esperti dei 28 Stati membri sulla proposta della Commissione europea di rinnovare l'autorizzazione all'uso del glifosato nell'Ue; c'é tempo fino a giugno.

Attualmente la situazione è invariata , ma sembra che "un voto é necessario per completare la procedura di decisione, voto che al momento non è ancora confermato".

Il commissario Ue alla salute, Vytenis AndriuKaitis, ha dichiarato: “siamo pronti a proporre un compromesso per ridurre i tempi del rinnovo dell'autorizzazione a 8-10 anni.”

L’Italia è contraria alla riconferma del glifosato e, secondo i ministri per le politiche agricole Maurizio Martina e la salute Beatrice Lorenzin, si preparerà un piano nazionale a “glifosato zero".

fonte:repubblica.it/ambiente/

  

07 Marzo 

La Commissione  Ue pronta a presentare un piano europeo contro lo spreco alimentare. 

Il commissario alla Salute Vytenis Andriukaitis annuncia le linee guida di un piano Ue contro lo spreco alimentare e dichiara:” si tratta di una tragedia economica ed ambientale”- ”... lo spreco alimentare genera circa l'8% delle emissioni globali di gas serra. Se fosse un Paese, sarebbe il terzo grande emettitore dopo Cina e Usa”. In Europa almeno 50 milioni di persone “si possono permettere un pasto decente solo un giorno sì e uno no” - “...Bruxelles creerà, entro fine 2016, una “piattaforma per definire le misure necessarie” che coinvolgerà tutti i soggetti interessati, dagli agricoltori ai distributori alle autorità locali e “che aiuterà la Commissione ad identificare le migliori azioni possibili a livello Ue”.

Inoltre tra il 2016 e il 2017 saranno costituite le etichette con le diciture “da consumarsi preferibilmente entro” e “da consumare entro”, che la Commissione intende rendere più comprensibili, sia per la distribuzione che per i consumatori.

fonte:euractiv.it/

 

Ancona, 3 Marzo

Il Sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo è soddisfatta del “lavoro sui dragaggi”. 

In occasione del convegno “La gestione dei sedimenti portuali e costieri alla luce delle nuove norme” che si è tenuto ad Ancona, Silvia Velo ha dichiarato:” sui dragaggi abbiamo fatto un lavoro lungo e complesso che ha portato a una semplificazione normativa senza precedenti salvaguardando i principi di cautela necessari per la tutela ambientale...-”...la gestione dei sedimenti portuali e costieri alla luce delle nuove norme”.

In sostanza, per il Sottosegretario, i traguardi sono:

  • “i sedimenti ‘puliti’, potranno essere utilizzati come prima opzione per il ripascimento delle nostre coste.”
  • “siamo passati dal metodo di analisi tabellare al metodo ponderale che permette una classificazione più conforme alla reale pericolosità o non pericolosità degli elementi.” 

fonte:minambiente.it/

 

03 marzo

Trentino occidentale: convivenza  uomo – orso: si “può fare...”? 

Sembra che nel Trentino occidentale, (territorio fortemente antropizzato) dove si è rilevata una popolazione di plantigradi di 40-50 esemplari, la convivenza  uomo – orso sia forse possibile.

La convivenza uomo-orso sappiamo non è mai stata facile, ed è pur vero che il  grande predatore europeo è  praticamente scomparso dalle Alpi ed è stato reintrodotto solo grazie a uno dei più importanti progetti naturalistici italiani ed europei, il progetto “Life Ursus”, cofinanziato dall'Unione Europea. (tra il 1999 e il 2002 vennero rilasciati 10 orsi provenienti dalla Slovenia, che hanno originato la popolazione attuale di 40-50 esemplari).

Bisogna dare atto all'impegno costante della più estesa area protetta del Trentino (il parco naturale Adamello-Brenta), della Provincia autonoma e dell'Ispra, per avviare e proseguire il progetto: l'orso si è insediato tra il ghiacciaio Adamello-Presanella, uno dei più grandi d'Europa, e le rocce calcaree delle Dolomiti di Brenta. I grandi spostamenti di questi mammiferi, inevitabilmente, portano all'incontro con gli uomini; Andrea Mustoni, biologo e zoologo del Parco Adamello-Brenta, afferma: “I plantigradi hanno sorpreso chi non si aspettava che si comportassero da orsi.

Gli esperti hanno l’obiettivo di “ spalmare la popolazione degli orsi lungo tutto l'arco delle Alpi e provare a riunire gli esemplari alpini a quelli balcanici. “

fonte:repubblica.it/ambiente/ 

 

3 marzo

Recupero e riqualificazione degli edifici: ecco l’obiettivo del progetto  BuildUPON”.

E’ stato lanciato in Europa dai Green Building Council il più grande progetto collaborativo al mondo sulla riqualificazione degli edifici: si chiama BuildUPON”, che ha l’obiettivo di supportare i governi, l’industria e la società civile nell’elaborazione delle ‘strategie di riqualificazione nazionale‘. Contiene impegni per 2,35 milioni di Euro ed è finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’UE . 

L’intenzione è di riqualificare gli edifici residenziali, pubblici e commerciali di ogni Stato Membro con elevati standard di efficienza energetica. Queste strategie devono essere aggiornate entro il 30 aprile 2017 secondo gli obblighi derivanti della regolamentazione europea.

Nadia Boschi, Vicepresidente di GBC Italia , afferma: “BuildUPON porta al settore delle costruzioni una opportunità di trasformazione senza precedenti: mai prima d’ora uno sforzo di tale ampiezza e capacità di impatto si è realizzato su una scala così vasta.

E il Presidente Gianni Silvestrini aggiunge: “Dopo l’Accordo di Parigi sul clima occorre che gli obiettivi climatici al 2030 siano innalzati e il settore dell’edilizia può portare un contributo essenziale per il raggiungimento di più incisivi targets sull’efficienza e sulle rinnovabili.” 

fonte:greenews.info/

  

02 Marzo  

Settore del latte in Italia: pronto un pacchetto anticrisi.  

Il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina ha anticipato agli assessori regionali per l'Agricoltura i contenuti del pacchetto anticrisi del settore latte, che verrà presentato in occasione del prossimo Consiglio Agricoltura: etichettatura, aiuti finanziari, trasparenza su contratti e prezzi e promozione sono i punti chiave della proposta italiana.

Sono finora piuttosto scarse le misure adottate dall’Europa per far fronte alla crisi del comparto; continua l'embargo russo sui prodotti europei e gli operatori del settore rilevano ancora la volatilità dei prezzi e chiedono una risposta europea. Da qui  l’importanza del pacchetto di proposte messo a punto dall'Italia; Martina dichiara: “... in materia di agricoltura l'Italia si aspetta “risposte concrete dalla Commissione Ue, in particolare per la crisi del settore lattiero che è europea e non solo nazionale”.

fonte:euractiv.it/

 

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NEWS DI MARZO E ULTIME DI FEBBRAIO

A cura di Federica De Rose, Redazione Foroeuropa

 

Bruxelles, 1 marzo

Il punto sulle politiche climatiche: l’UE emetterà ancora in atmosfera miliardi di tonnellate di CO2... 

Sul Guardian è stato pubblicato un documento che rileva come le lobbies dell’industria sono riuscite a fagocitare l’esecutivo europeo, rendendo molto più inoffensive le direttive sulla transizione energetica. Sembra che l’ETS (primo mercato internazionale per lo scambio di quote di emissioni) sia un sistema fallimentare, in quanto privo di norme rigide, ammorbidito da generose e frequenti quote gratuite. I dati reali che dimostrano questa triste realtà, vengono da un documento riservato scritto dalla Commissione Ue per i deputati della commissione Ambiente; secondo la Commissione, i prezzi del carbonio cresceranno troppo lentamente per ridurre le emissioni industriali della quota necessaria a mantenere gli impegni.

La riforma sulle emissioni entrerà in vigore nel 2019 e avrà dei tempi lentissimi, che ancora per anni non provocheranno cambiamenti reali. Sarà necessario che da Bruxelles si rivedano i tempi della riforma e si velocizzi il ritiro delle quote in eccedenza che ora permettono a una tonnellata di carbonio di costare 5 euro, senza farsi influenzare delle lobbies...

fonte:.rinnovabili.it/ambiente/

 

1 marzo

Coralli: di nuovo allarme sbiancamento a causa de El Nino.

Già alla fine del 2015 gli scienziati avvisarono che l'aumento della temperatura della corrente calda equatoriale del Pacifico, (El Nino), avrebbe potuto provocare nel 2016 lo sbiancamento dei coralli.

A causa dell’aumento della temperatura dell’acqua viene alterato l’ecosistema del corallo, poichè i polipi del corallo espellono l'alga simbiotica, (il colore del corallo è dato da alghe simbiotiche e diventa più acceso in proporzione alla concentrazione di questo microorganismo) assumendo una colorazione più pallida o completamente bianca. Oggi il centro Arc per gli studi sulle scogliere coralline conferma questi timori: "Siamo preoccupati per gli eventi che si stanno verificando in numero sempre crescente di sbiancamento in più punti della Grande barriera corallina, proprio mentre ci avviciniamo all'estate australe", ha spiegato Terry Hugues, direttore del centro Arc.

fonte:repubblica.it/ambiente/

 

01 marzo 

Vino: verrà proposto il ritiro dell'atto delegato che prevedeva la liberalizzazione del vino in Europa.

Il direttore generale Joost Korte della Direzione Agricoltura della Commissione europea proporrà il ritiro dell'atto delegato che prevedeva la liberalizzazione del vino in Europa e che avrebbe consentito agli agricoltori di altri Paesi di produrre vini tipici italiani come il Lambrusco, il Primitivo e il Sangiovese.

Per Paolo De Castro, coordinatore S&D della Comagri al Parlamento europeo, si tratta di "un importante successo per i nostri produttori".

Come sempre le opinioni sono diverse: secondo Marco Zullo, eurodeputato M5S, la situazione è più complessa: "la seconda proposta della Commissione europea era positiva in quanto legava la tutela del nome di un vino non solo all'origine geografica ma all'accoppiata vitigno e luogo di produzione" e "prevedeva un vincolo nazionale" spiega Zullo che precisa come "l'attuale atto delegato sul vino andrà in ogni modo cambiato in quanto si riferisce alla vecchia Pac".

fonte:agronotizie.imagelinenetwork.com/

 

29 Febbraio

Specie selvatiche: il traffico illegale contrastato dall’UE.

Il gruppo di qualità copresieduto dall'Alta Rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza e Vicepresidente della Commissione Federica Mogherini e dal Commissario per l'Ambiente, gli affari marittimi e la pesca Karmenu Vella, con la stretta collaborazione del Commissario per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo Neven Mimica e del Commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos, ha concepito un piano d'azione per reprimere il traffico illegale delle specie selvatiche.

Il traffico illegale di specie animali viene attuato da veri e propri gruppi di criminalità organizzata, che intascano dagli 8 ai 20 miliardi di euro ogni anno, minacciando la sopravvivenza di alcune specie fondamentali e in più alimentando la corruzione, a volte facendo vittime anche umane.

In Africa centrale le attività terroristiche si finanziano anche con attività  legate a questo traffico.

Nel 2014 sono stati uccisi più di 20.000 elefanti e 1.200 rinoceronti...L'UE sostiene iniziative di conservazione in Africa con 700 milioni di euro per il periodo 2014-2020. Il piano d'azione comprende 32 iniziative che l'UE e i suoi 28 Stati membri dovranno realizzare entro il 2020. Già nel maggio 2015 la Commissione ha presentato l'agenda europea sulla sicurezza, con l’obiettivo di intensificare la lotta contro i reati ambientali e il traffico illegale di specie selvatiche; l’obiettivo 15, che sarà presentato agli Stati membri per approvazione nelle prossime settimane, è quello più ambito, in quanto figura tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile e prevede di "prendere misure d'urgenza per porre fine al bracconaggio e al traffico di specie vegetali e animali protette e di occuparsi sia della domanda che dell'offerta di prodotti di specie selvatiche di origine illegale".

fonte:alternativasostenibile.it/

 

Tokyo, 29 febbraio

Ottimo lavoro di una Corte civile: rinvio a giudizio per i responsabili di Fukushima.

Tutti noi ricordiamo il disastro di Fukushima Dai-ichi , una serie di “quattro distinti incidenti occorsi presso la centrale nucleare omonima, a seguito del terremoto e maremoto del Tōhoku dell'11 marzo 2011. Nei giorni immediatamente seguenti al maremoto è avvenuta la fusione dei noccioli dei reattori 1, 2 e 3[1], con un accumulo del materiale fuso alla base dei vessel”.

Il disastro causò l’evacuazione di 160 mila persone.

Secondo la corte distrettuale di Tokyo tre ex dirigenti della Tokyo Electric Power (TEPCO), la società che gestisce l’impianto, non hanno adottato le misure di sicurezza necessarie a prevenire il disastro nucleare di Fukushima.

Inizialmente i dirigenti si sono salvati per insufficienza di prove, ma ora un team legale di 11 membri ha forzato l’azione dei magistrati ottenendo il rinvio a giudizio: chiedono che vengano ritenuti penalmente responsabili della morte dei 44 anziani pazienti ricoverati in ospedale durante e subito dopo l’evacuazione, delle lesioni al personale TEPCO e ai membri delle forze di autodifesa.

fonte:rinnovabili.it/ambiente/

 

29 febbraio

In un anno l’Italia messa in mora 5 volte per inadempienze legate all’applicazione del diritto UE in tema ambientale.

Negli ultimi anni sono 91 le procedure di infrazione da parte dell’Unione Europea nei confronti dell’Italia e la maggior parte riguardano l’ambiente.

La Commissione Europea ha rilevato diverse inadempienze della maggior parte delle Regioni e Province autonome italiane.

Alcuni esempi:

- tenuto conto che la direttiva 2008/98/CE impone alle Regioni di istituire dei piani di gestione dei rifiuti e agli Stati membri di approvarli e di aggiornarli ogni 6 anni, nel 2003 vi sono state 19 violazioni e nel 2015 l’Italia ha pagato 150 milioni di euro solo per contenziosi inerenti a questo ambito.

- basandosi sulla direttiva 2014/77/UE sulla qualità della benzina e del diesel, la Commissione UE ha inviato all’Italia (ad altri 8 Paesi) la lettera di messa in mora e l’Italia è l’unico membro a non aver ancora provveduto e ora ha due mesi di tempo per rispondere, altrimenti rischia di finire davanti alla Corte di Giustizia.

- la direttiva su pile elettriche e accumulatori stabilisce norme sulla commercializzazione e l’etichettatura delle pile contenenti sostanze pericolose, e prescrive agli Stati membri di fissare obiettivi quantitativi di raccolta e riciclaggio: a luglio l’Italia non aveva fornito alcuna informazione a Bruxelles, che le aveva inviato a settembre una lettera di messa in mora; l’Italia aveva successivamente comunicato alla Commissione le disposizioni legislative di cui era prevista l’adozione, ma non è poi mai giunta conferma dell’adozione ufficiale; ora la Commissione ha inviato un parere motivato e entro due mesi l’Italia si deve attivare; pena, andare,anche in questo caso, davanti alla Corte di Giustizia UE.

- un’ altra infrazione è stata rilevata riguardo la direttiva “Habitat” (92/43/CEE) (sulla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali e della flora e della fauna selvatiche). Si è imputata all’Italia la mancata designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e la mancata adozione delle misure di conservazione.

fonte:.greenews.info/

 

Roma, 26 febbraio

L’industria del petrolio approfitta dello scioglimento dei ghiacci.

E’ noto che l’aumento straordinario delle temperature medie dell’Artico sta minando la copertura permanente della calotta polare, che si sta restringendo a un tasso di circa il 10% ogni decennio; il risultato probabile sarà che entro la fine di questo secolo, nei mesi più caldi l’ Artico potrebbe essere prive di ghiaccio.

Contemporaneamente a questo tremendo disastro ambientale, negli ultimi anni è cresciuto il traffico di navi che trasportano petrolio, gas e carbone, che approfittano dello scioglimento dei ghiacci, per crearsi nuove rotte commerciali e ad oggi non si rilevano normative decisive per eventuali danni ambientali nelle acque del Polo Nord, disastri tra i più difficili da contenere e ripulire.

Un esempio per tutti: la Russia, che sta per ampliare il trasporto attraverso l’Artico, riducendo i costi, visto che i tempi di percorrenza tra l’Europa e l’Asia verrebbero abbattuti di un 30-40%.

In verità, esiste un accordo anche sulla tutela ambientale non vincolante tra Stati confinanti con quel mare, ma non si rilevano norme sull’uso dell’olio combustibile pesante (HFO), che è invece vietato nella regione antartica a causa della sua tossicità e delle emissioni inquinanti.

Si spera che l’Organizzazione marittima internazionale (IMO), organo delle Nazioni Unite, prenderà  provvedimenti più concreti; per ora la minaccia all’ecosistema è reale.

fonte:rinnovabili.it/ambiente/

 

24 Febbraio

Le priorità raggiunte dall' ”esecutivo Renzi “ nell’ambito comparto delle politiche agricole.

Il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina ha dichiarato che alcuni importanti obiettivi sono stati  raggiunti dall”esecutivo Renzi”; E’ ne ha dato alcuni esempi:

- eliminati l’Imu e l'Irap sui terreni agricoli (abbassando la pressione tributaria del 25% si è raggiunto un risparmio complessivo di 600 milioni).

- attivate misure per favorire il ricambio generazionale e il Made in Italy agroalimentare.

- attivato il credito  di imposta per le reti d'impresa e il commercio elettronico.

- aumentata la compensazione Iva sul latte e sulla carne a vantaggio della zootecnia.

- destinati alla ricerca agricola oltre 21 milioni di euro per le biotecnologie sostenibili.

- destinati 45 milioni per il rinnovo del parco macchine agricole.

- esteso il credito d'imposta per gli investimenti produttivi anche all'agricoltura e alla pesca nelle aree del Mezzogiorno.

- attuato disegno di legge contro il caporalato e al lavoro nero grazie al disegno di legge.

- sprechi alimentari: attuata una norma di semplificazione che aiuta le imprese a donare più che a buttare, grazie al taglio della burocrazia per le donazioni fino a 15mila euro.

Inoltre su Expo 2015 il ministro Maurizio Martina dichiara:

"Va ricordato il grande lavoro fatto con Expo Milano 2015, metafora di un'Italia che non si ferma davanti alle sfide ma ritrova invece la sua unità e vince. Con questo spirito guardiamo ai prossimi mesi. Perché c'è ancora molto da fare, ma per farlo dobbiamo continuare ad essere una squadra e fare rete. Abbiamo i numeri per farlo. Perché siamo l'Italia" .

fonte:alternativasostenibile.it/

 

Bonn, 23 febbraio

Innalzamento del mare: aumenterà di 20-60 cm nei prossimi anni.

L’allarme viene da alcuni scienziati del Potsdam Institute for Climate Impact Research, in Germania, che rilevano come i gas serra rilasciati fino ad oggi in atmosfera causeranno, senza rimedio, la causa della crescita dei livelli marini: il livello del mare aumenterà di 20-60 cm .

Uno degli scienziati, Anders Levermann, afferma: “con tutti i serra-gas che abbiamo già emesso, non possiamo fermare completamente l’aumento dei mari ,tuttavia siamo ancora in grado di limitare sensibilmente il tasso di crescita”.

La triste scoperta è stata possibile con simulazioni al computer basate sui processi che mettono in relazione  il contributo dello scioglimento dei ghiacciai, la perdita di massa dello strato di ghiaccio e la dilatazione termica dell’acqua e le tradizionali analisi statistiche.

I risultati delle ricerche hanno inoltre rilevato che la velocità di innalzamento dei mari del XX secolo è stata più rapida di quanto sia avvenuto negli ultimi 2 millenni.

fonte:rinnovabili.it/ambiente/

 

23 febbraio

Italia: rilevate oltre 3000 specie aliene.

Specie aliena, ossia “qualsiasi specie vivente (animale, vegetale o fungo) che, a causa dell'azione dell'uomo (intenzionale o accidentale), si trova ad abitare e colonizzare un territorio diverso dal suo areale storico. In tal caso, si parla anche di specie alloctona”.

L’Ispra fornisce dati inquietanti: in 30 anni il numero di piante e animali di origine non europea sarebbe aumentato del 76%: si tratta di organismi invasivi, che minacciano la biodiversità, il funzionamento degli ecosistemi e anche la salute dell’uomo.

L'Italia ospita 3.000 specie terrestri, delle quali 1.645 specie animali e 1.440 vegetali, su un panorama complessivo di biodiversità di specie ed ecosistemi tra i più ampi.

Un esempio: nel Mediterraneo il numero di specie alloctone è più che raddoppiato tra il 1970 ed il 2015, con oltre 250 specie ritrovate nel corso degli ultimi 15 anni.

Esiste, per fortuna, il recente Regolamento Ue 1143/2014, che impone ai Paesi membri di prevenire le introduzioni, attivare sistemi di rilevamento precoce e procedere alla rimozione delle specie che causano maggiori effetti negativi e procedere con interventi di controllo.

Ad aprile è previsto un accordo tra Ispra e il Segretariato della Convenzione per la Diversità Biologica su questa materia, per cui l'Istituto si impegnerà a proseguire l'implementazione di banche dati sulle specie invasive al fine di fornire informazioni dettagliate ai decisori.

fonte:repubblica.it/ambiente/