NEWS DI GENNAIO 2025
NEWS DALL'UE
A cura di Caterina Aloi
UE NASCE LA NUOVA COMMISSIONE DIFESA
Il 23 gennaio nasce la nuova Commissione Difesa e Sicurezza (Sede) del Parlamento Europeo con la nomina della liberale tedesca Marie-Agnes Strack-Zimmermann come Presidente e come vicepresidenze quelle del popolare francese Christophe Gomart, del socialista rumeno Mihai Tudose, dell'italiano di FdI Alberico Gambino e del popolare estone Riho Terras. La commissione esisteva precedentemente in forma di sottocommissione dipendente dalla commissione Affari Esteri.
Strack-Zimmermann dopo la sua nomina ha affermato che "La Commissione per la sicurezza e la difesa sarà un forte organo di controllo e una forza trainante nel campo della politica europea di sicurezza e difesa, la nostra azione congiunta determinerà se l'Europa sarà preparata per le minacce attuali e future e se saremo in grado di assumerci seriamente la responsabilità della nostra difesa".
VON DER LEYEN NOMINA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA L’EX DIRETTRICE DEI SERVIZI SEGRETI ITALIANI ELISABETTA BELLONI
L’ex direttrice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza italiano è stata nominata Chief Diplomatic Adviser della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a cui risponderà direttamente.
Il ruolo di consigliera diplomatica le è stato assegnato nell'ambito del servizio di consulenza denominato Idea (Inspire, debate, engage and accelerate action) che consiste in un servizio di consulenza interno che fornisce idee innovative e uno spazio per la ricerca interdisciplinare e la collaborazione sulle priorità fondamentali della Commissione. La Belloni avrà un contratto iniziale di due anni rinnovabile per un massimo di 220 giorni di lavoro all'anno presso l'esecutivo Ue. La sua attività sarà appoggiata da un team ed in collaborazione con il Segretariato Generale della Commissione.
L’UE MIGLIORA L’ACCORDO GLOBALE DI COOPERAZIONE CON IL MESSICO: VIA I DAZI SUI PRODOTTI
L’Ue porta a termine il negoziato che migliora l’accordo globale con il Messico, ormai datato. L’eliminazione dei dazi messicani sulle importazioni dall’Ue come prodotti alimentari e agricoli e la rimozione degli ostacoli non tariffari al commercio sono i principali miglioramenti descritti dalla Commissione secondo cui l’accordo semplifica l’esportazione in Messico e andrà a vantaggio di tutte le aziende dell’Ue e, in particolar modo, di quelle che producono e vendono prodotti agroalimentari, macchinari, combustibili minerali e prodotti correlati, prodotti farmaceutici e attrezzature per il trasporto. Secondo i dati, il commercio di beni Ue-Messico ha raggiunto 82 miliardi di euro nel 2023, mentre il commercio bilaterale di servizi ha raggiunto 22 miliardi di euro nel 2022 rendendo il Messico il secondo partner commerciale dell’Ue in America Latina. Ma il Paese americano impone dazi sui prodotti made in Ue importati che arrivano anche al 100% come sulla pasta (attualmente soggetta a tariffe fino al 20%), il cioccolato e i dolciumi (oltre il 20%), i formaggi erborinati (fino al 20%), le patate (fino al 20%), le mele e le pesche in scatola (fino al 20%), le uova (45%), i prodotti a base di carne suina (fino al 45%, ad eccezione dei lombi di maiale) e i prodotti a base di pollame economicamente rilevanti (fino al 100%). Tutte tariffe che il Messico eliminerà completamente nella fase finale di attuazione dell’accordo. Nelle intenzioni dell’esecutivo Ue il nuovo accordo sosterrà la transizione verde e digitale dell’Ue, vista la ricchezza del Paese centroamericano di zinco, rame, antimonio e manganese, poiché, tra i vari elementi, aiuta a far crescere le esportazioni di servizi dell’Ue in settori chiave, come servizi finanziari, trasporti, commercio elettronico e telecomunicazioni; rafforza la filiera di fornitura di materie prime critiche locali, migliorando al contempo la competitività dell’industria europea ed eliminerà le barriere non tariffarie e stabilirà condizioni di parità, ad esempio sui diritti di proprietà intellettuale.
In più nell’accordo in tema di commercio e sviluppo sostenibile si stabiliscono impegni giuridicamente vincolanti sui diritti dei lavoratori, protezione ambientale, cambiamenti climatici e condotta aziendale responsabile. Per von der Leyen l'accordo "dimostra che un commercio aperto e basato su regole può apportare prosperità e sicurezza economica, nonché azioni per il clima e lo sviluppo sostenibile". Il testo sarà soggetto a una revisione legale finale a seguito della quale l’Ue e il Messico avvieranno le rispettive procedure di conclusione e ratifica.
AL VIA IL FORUM MONDIALE PER LA TRANSAZIONE ENERGETICA
L’Ue ha lanciato il Forum Mondiale della transazione Energetica a Davos (Global Energy Transition Forum) promosso dalla Presidente von der Leyen insieme al Direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale per l’energia, Fatih Birol. Il Forum riunisce partner provenienti da tutto il mondo dal Brasile al Regno Unito, dagli Emirati Arabi Uniti al Kenya, dal Sud Africa al Canada e molti altri, nonché aziende e investitori, che condividono tutti lo stesso obiettivo: mantenere lo slancio sulla transizione all'energia pulita, realizzare progetti faro e sbloccare maggiori investimenti. Ma ancora troppi Paesi lottano per una energia pulita come ha evidenziato nel suo discorso la Presidente von der Leyen sottolineando la necessità di uno sforzo collettivo per promuovere la produzione di energia rinnovabile in Africa che nonostante disponga del 60% delle migliori risorse solari del mondo, e miri a quintuplicare la sua capacità di energia rinnovabile entro il 2030, il continente riceve attualmente meno del 2% degli investimenti mondiali in energia pulita.
APPLICAZIONE DEL PATTO DI STABILITA’ DELL’UE: CORREZIONE DEFICIT DELL’ITALIA ENTRO IL 2026 E RIFORME ENTRO IL 2028.
Il Consiglio Europeo applica il Patto di stabilità e l’insieme delle nuove regole europee per il controllo dei conti pubblici degli Stati.
Le 27 nazioni europee hanno concordato e adottato le raccomandazioni per l’Italia, affinché riduca il deficit entro il 2026 entro il massimale del 3% del PIL. Inoltre, è stata adottata la raccomandazione sul piano strutturale di bilancio a medio termine dell’Italia, estendendo il periodo di adeguamento a sette anni. Il Patto si dimostra flessibile concedendo una proroga all’Italia e alla Germania per adattarsi alle nuove regole. L’obiettivo finale è il contenimento del deficit entro i limiti previsti per garantire la stabilità economica a lungo termine. Inoltre, entro il 2028 sul piano delle riforme, dovranno essere ridotti i casi pendenti in attesa di primo e secondo giudizio, e ridotta la durata dei processi in corso. E’ questa la riforma della giustizia che l’Ue chiedeva all’Italia già da tempo. Nell’approvare le raccomandazioni della Commissione europea il Consiglio Ecofin stabilisce che il 2026 è il termine ultimo per garantire piena mobilità verticale e orizzontale nella pubblica amministrazione. Ulteriore attenzione è data dall’agenda Green dell’Ue e dalla riforma del catasto. Nello specifico si intima il governo di aggiornare entro il quarto trimestre 2027 la mappatura includendo le proprietà oggi non registrate, ed entro il quarto trimestre 2028 aggiornare i valori catastali per le imposte sulla proprietà per gli edifici che hanno subito interventi di efficienza energetica o ristrutturazione delle abitazioni finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici dal 2019. La Commissione dovrà monitorare i progressi compiuti dell’Italia e sulla base di questi resoconti il Consiglio deciderà se ricorrere o meno alla linea severa.