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NEWS DI DICEMBRE 2022

 

NEWS DALL'UE SULL'AMBIENTE

A cura di Federica De Rose, Redazione Foroeuropa

 

IN ARRIVO LA PRIMA ROADMAP ITALIANA PER LA TOTALE DECARBONIZZAZIONE DEGLI EDIFICI.

Green Building Italia, insieme ad altri GBCs europei, ha tracciato 10 Roadmaps nazionali a sostegno della leadership e delle azioni dell’intera filiera delle costruzioni; le pratiche verranno condivise con le principali autorità politiche europee, con cui si spera di ottenere nel contempo un quadro normativo completo e di raggiungere gli obiettivi del Green Deal Europeo verso una totale decarbonizzazione degli edifici in Italia entro il 2050; (il progetto internazionale nato a tale scopo si chiama BuildingLife National Roadmaps Showcase).

Nadia Boschi-Head of Sustainability Italy & Continental Europe, Lendlease e Building Life Ambassador ha commentato: "Avere una roadmap italiana è una grande opportunità di trasformazione del mercato dell’edilizia. Fornisce il senso del timing, coinvolge le aziende e gli enti chiave, fissa obiettivi concreti e permette di condividere le esperienze e le buone pratiche di tutti gli stakeholder coinvolti. Nessuna azienda, per quanto virtuosa, può raggiungere da sola gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050. È necessario l’impegno di tutti".

Inserire la Roadmap nelle politiche nazionali significa, tra l'altro, allinearsi alle più recenti normative Europee come la Direttiva sulla prestazione energetica dell’edilizia (EPBD), che chiede a ciascun Stato membro la definizione di obiettivi concreti di sostenibilità al 2050.

Fonte:rinnovabili.it

 

LA PRESSIONE SULLA PESCA È INFERIORE RISPETTO AL PASSATO, MA È ANCORA TROPPO ALTA PER CONTENERE LE PERDITA DI BIODIVERSITÀ.

Nell'ultimo rapporto (redatto dalla FAO e dalla General Fishing Commission for the Mediterranean avv) The State of Mediterranean and Black Sea Fisheries 2022 (SoMFi) sullo stato della pesca nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero si evince che negli ultimi dieci anni lo sfruttamento eccessivo della pesca in queste aree è diminuito; tuttavia non è ancora abbastanza per contenere le perdita di biodiversità e di conseguenza tutelare la salute del Pianeta.

Il Rapporto (pubblicato con cadenza biennale) ha rilevato che il 73% delle specie commerciali è ancora sovrasfruttato e la pressione sulla pesca, anche se inferiore rispetto al passato, è ancora doppia rispetto a quella considerata sostenibile. E' necessario tuttavia tutelare il lavoro e le attività economiche: la produzione del settore della pesca è diminuito del 15% dal 2020, con danno alle entrate e ai posti di lavoro; la pesca su piccola scala, che impiega il 59% della forza lavoro, ha il maggior numero di giovani occupati, che però guadagnano in genere meno della metà dei pescatori delle flotte industriali.

Fonte:rinnovabili

 

IL PARLAMENTO E IL CONSIGLIO EUROPEO ADOTTERANNO DEFINITIVAMENTE IL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO CONTRO LA DEFORESTAZIONE.

Tra il 1990 e il 2020 il mondo ha perso 420 milioni di ettari di foreste primarie a causa anche del mercato europeo che ha sempre chiesto prodotti causa di deforestazione;

il nuovo Regolamento europeo contro la deforestazione è stato sostenuto dall’approvazione di oltre 1,2 milioni di cittadini impegnati contro il consumo di foreste e rientra nel grande progetto del Green Deal europeo.

Tra le nuove normative,  oltre al regolamento del traffico internazionale di rifiuti e del consumo del suolo, vi sono quelle che limitano la vendita di merci solo a quelle che non comportino disboscamento; in particolare la carne bovina, il cacao, il caffè, l’olio di palma, la soia e il legno, la  pelle, il cioccolato e i mobili, la gomma, il carbone, la carta e i derivati dell’olio di palma. E' prevista anche la tutela dei diritti dei lavoratori e delle popolazioni indigene.

Quando (tra poco) verrà definitivamente approvato il regolamento, i produttori avranno 18 mesi per adeguarsi ai nuovi standard, con alcune eccezioni per le aziende più piccole; sono previsti aiuti comunitari per il passaggio a pratiche che escludano la deforestazione, anzi che favoriscano la nascita di partnership per la gestione delle foreste.

In questo senso le aziende dovranno fornire adeguati rapporti (due diligence) dove dimostrino la mancanza di pratiche di disboscamento avvenute dopo il 31 dicembre 2020 collegate alle loro merci; le autorità europee "avranno accesso ai dati relativi alla produzione, e potranno ricorrere sia a strumenti come la geolocalizzazione, per seguire le merci, sia alle analisi del DNA o degli isotopi per risalire alla provenienza di un certo bene."

E' prevista una classificazione delle attività aziendali  in tre categorie: "a rischio basso, standard o alto e in base a questo subiranno controlli (sugli operatori), rispettivamente nell’1, 3 o 9% del volume totale delle merci. In caso di infrazioni, ci saranno sanzioni “proporzionate e dissuasive”, con importi massimi fino al 4% del fatturato totale annuo (nell’UE) dell’operatore o del professionista inadempiente."

Fonte: ilfattoalimentare

 

IL NUOVO RAPPORTO "ADVANCING TOWARDS CLIMATE RESILIENCE – STATUS OF REPORTED NATIONAL ADAPTATION ACTIONS IN 2021" RIVELA I PROGRESSI DEI PAESI UE NELLA CAPACITÀ DI ADATTARSI AI CAMBIAMENTI CLIMATICI, MAI PROBLEMI ANCORA NON MANCANO.

Nel  nuovo rapporto "Advancing towards climate resilience – Status of reported national adaptation actions in 2021" pubblicato dall’European environment agency (EEA), vengono rilevati ancora diversi problemi: "…Gli Stati membri dell’Ue riconoscono l’importanza di adattarsi agli impatti di ondate di caldo, siccità, inondazioni, forti precipitazioni e variazioni di temperatura e di integrare l’adattamento ai cambiamenti climatici in un’ampia gamma di aree colpite come l’agricoltura o la gestione del rischio idrico e di catastrofi… Le azioni nazionali di adattamento e le disposizioni istituzionali generali che tengono conto dell’adattamento sono state ulteriormente sviluppate e rafforzate in molti Stati membri dell’Ue per orientare meglio le politiche di adattamento a diversi livelli di governo e settori… Molte delle misure segnalate dagli Stati membri dell’Ue riguardano l’aumento delle  capacità , in particolare le attività che sostengono la sensibilizzazione, lo sviluppo delle capacità e la formazione, l’inclusione del cambiamento climatico nell’istruzione e sostengono l’adattamento a livello regionale e locale. L’adattamento viene finanziato in misura crescente, ma permangono diverse questioni, tra cui come misurare i finanziamenti per l’adattamento, poiché la maggior parte di queste misure sostiene anche altri obiettivi economici, sociali e ambientali e non sempre sono avviate solo per l’adattamento".

Attualmente le politiche nazionali risultano piuttosto morbide, non si evincono impegni giuridicamente vincolanti o una cooperazione volontaria; è necessario raggiungere almeno tre obiettivi: "acquisire una migliore comprensione dell’attuazione delle politiche, identificare i rischi climatici e misurare l’efficacia delle politiche nel ridurre gli impatti, i rischi e le vulnerabilità del cambiamento climatico."

Fonte:greenreport