A CURA DI

AVV. ANTONELLA ROBERTI

NEWS DI NOVEMBRE 2020

 

NEWS DALL'UE

A cura di Caterina Aloi, Redazione Foroeuropa

 

IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA IL DIRITTO ALLA RIPARAZIONE

La risoluzione non legislativa approvata il 25 novembre dal Parlamento europeo intende rafforzare la sostenibilità promuovendo il riutilizzo e la riparazione dei dispositivi elettronici come smartphone e computer, contrastando le pratiche che riducono la durata dei prodotti.

I deputati invitano la Commissione ad assicurare ai consumatori il “diritto alla riparazione” rendendo le riparazioni più accessibili, sistematiche e vantaggiose, ad esempio estendendo la garanzia sulle parti di ricambio o garantendo un migliore accesso alle informazioni su riparazione e manutenzione. Questo garantirebbe anche l’importante diminuizione dei costi ecologici molto alti per lo smaltimento dei prodotti rotti.

La risoluzione introduce l’obbligo di indicazione della durata stimata dell’oggetto in un’etichetta che deve contenere anche le istruzioni su come ripararlo. Questa risoluzione prima di diventare effettiva dovrà essere trasformata in legge dalla Commissione europea.

Fonte: europarl.europa.eu

 

CONSUMATORI EUROPEI: VIA LIBERA DEL PARLAMENTO EUROPEO ALLA CLASS ACTION COMUNE

Una nuova direttiva europea approvata dall’europarlamento permetterà ai cittadini di tutti i 27 Paesi membri dell’Ue di presentare class action attraverso regole armonizzate in tutte le giurisdizioni. I cambiamenti non saranno particolarmente rilevanti in Italia, che assieme ad altri cinque Paesi (Francia, Belgio, Portogallo, Spagna e Svezia) era fra i pochi ordinamenti che già prevedevano un sistema per le cause collettive in linea con i requisiti dell’Organizzazione europea dei consumatori.

Ma per i restanti 21 Paesi membri la novità introdotta dalla direttiva consentirà ai rispettivi consumatori di svolgere azioni collettive contro grandi aziende attive a livello transfrontaliero, sul modello di quanto già avviene, ad esempio, negli Stati Uniti.

Fonte: europarl.europa.eu

 

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NEWS DALL'UE SULL'AMBIENTE

A cura di Federica De Rose, Redazione Foroeuropa

 

La community WWF YOUNG chiede alla Commissione EU di mantenere gli obiettivi riguardanti l'utilizzo dei fondi europei.

In occasione della convention annuale, il WWF YOUNG ricorda che il vero nome del Recovery Fund è “Next Generation UE”: ciò significa aspettarsi che la Commissione Ue concretamente utilizzerà il 50% dei fondi europei per la modernizzazione tramite transizioni climatiche e digitali eque e il 37% per lotta ai cambiamenti climatici. I giovani green chiedono anche una  maggiore attenzione alla protezione della biodiversità , al restauro degli ecosistemi, alle energie rinnovabili, al diritto all’educazione ambientale, allo sviluppo di una filiera agroalimentare realmente sostenibile e infine alla parità di genere. 

fonte: alternativasostenibile

 

“Cambiamenti climatici e il mare: gravi conseguenze anche per l’uomo, Eventi meteorologici estremi – Fermare i cambiamenti climatici per salvare il mare (ma anche la Terra)”: questo è il nuovo briefing  presentato da Greenpeace.

In occasione della presentazione del nuovo briefing “Cambiamenti climatici e il mare: gravi conseguenze anche per l’uomo, Eventi meteorologici estremi – Fermare i cambiamenti climatici per salvare il mare (ma anche la Terra)”, Greenpeace evidenzia che l' l’Italia è sempre più colpita da alluvioni e trombe d’aria.

Alcuni estratti dal briefing:

-"La zona mediterranea è considerata dagli scienziati un “hot spot” climatico, e in particolare la permanenza di anticicloni africani consente un maggior soleggiamento e un maggiore riscaldamento delle temperature superficiali del mare. Diversi gli studi che mostrano un aumento graduale delle temperature anche nei mari italiani, si parla di circa due gradi centigradi in superficie negli ultimi 50 anni secondo quanto rilevato dai satelliti. Gli oceani sono un enorme “magazzino” per il calore in accesso generato dai gas serra. L’aumento delle temperature del mare non solo provoca gravi impatti sulla biodiversità marina e contribuisce all’innalzamento del livello del mare, ma ha conseguenze su quanto accade in atmosfera, dove avvengono i fenomeni meteorologici"

-"La temperatura sulla Terra e sul mare è destinata ad aumentare ancora, a seconda dello scenario di emissioni di gas climalteranti che ci troveremo ad affrontare. Ciò significa che anche gli impatti rischiano di aumentare, con fenomeni meteo più frequenti e sicuramente più violenti, in particolare nel nostro Paese, in cui, tra l’altro, i territori sono estremamente fragili e vulnerabili, sia in campagna che nelle città". 

fonte:greenreport

 

Le azioni europee per la protezione del mare sono state bocciate dalla Corte dei Conti Ue.

João Figueiredo, membro della Corte dei Conti europea: "Data la loro importanza economica, sociale e ambientale i mari costituiscono un vero tesoro. Tuttavia, l’azione Ue non è finora riuscita né a far tornare i mari europei ad un buono stato ecologico, né la pesca a livelli sostenibili”. Secondo la Corte  è in corso una "una situazione allarmante riguardo alla protezione dei mari dell’Ue".

Per la Corte gli strumenti di regolamentazione che collegano la politica dell’Ue sulla biodiversità marina alla politica in materia di pesca “non funzionano correttamente... non sono ancora stati usati con successo".

Per il periodo 2014‑2020, al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp) sono stati assegnati 6 miliardi di euro, ma, secondo la Corte, “i quattro Stati membri da essa visitati (Spagna, Francia, Italia e Portogallo) ne avevano utilizzato solo il 6% circa per interventi direttamente collegati alle misure di conservazione e un ulteriore 8% per misure aventi un impatto meno diretto sulla conservazione. Di questo ammontare, meno di 2 milioni di euro (0,2%) erano stati utilizzati per limitare l’impatto della pesca sull’ambiente marino”.

fonte: rinnovabili

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Effetti del Covid-19 sul sistema energetico italiano: secondo l'ENEA la riapertura del terzo trimestre 2020 ha riportato il trend in positivo.

Secondo l'ultima analisi trimestrale dell’ENEA che monitora offerta, domanda e impatto climatico, l’allentamento delle misure restrittive, causa COVID-19, ha prodotto immediatamente un effetto sul sistema energetico italiano: la riapertura del terzo trimestre 2020 ha riportato il trend in positivo. Nonostante in  luglio, agosto e settembre i consumi energetici siano aumentati  (più 18%) e anche la produzione di CO2 (più 20%) rispetto al trimestre precedente, secondo l’ISPRED, l’indice che misura transizione energetica nazionale,  "... il rimbalzo congiunturale di consumi ed emissioni, il persistere dei loro livelli su valori significativamente inferiori a quelli dell’anno precedente ha consolidato il forte miglioramento... Sul fronte della decarbonizzazione le emissioni complessive di CO2 previste per fine 2020 risultano in linea con la traiettoria coerente con gli obiettivi 2030, sebbene resta più difficile da raggiungere l’obiettivo specifico relativo ai settori non-ETS".

Migliora inoltre il prezzo dell’energia: più 60% rispetto al III trimestre 2019.

fonte: rinnovabili

 

In attesa che la Legge di Bilancio 2021 inizi il suo iter parlamentare, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa  conferma i cinque miliardi di euro per le misure verdi.

Nella nuova manovra da 38 miliardi  ne sono previsti cinque per le misure verdi; questo secondo il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che ha anche dichiarato: "vogliamo cambiare il paradigma della politica economica del Paese rafforzando quelle scelte ecosostenibili che qui sono un tassello importantissimo."; ovviamente confidando anche sull'aiuto del Recovery plan. Tra le misure più significative vi è la proroga delle detrazioni per la casa, degli incentivi per lo shift modale strada/mare (marebonus) e quello strada/ferro (ferrobonus); inoltre la legge di Bilancio 2021 incrementa di 100mln il fondo per il bonus mobilità.

Il resto delle risorse sarà impiegato per tutte le future iniziative di mobilità sostenibile. Altra novità della manovra è l’introduzione di una serie di agevolazioni per i parchi nazionali e i comuni di appartenenza; si prevedono incentivi per il vuoto a rendere, compostiere di comunità, sentieristiche, tariffa puntuale dei rifiuti; si promette anche un fondo per il sistema nazionale delle aree protette viene incrementato, invece che ridotto, di 11mln: 6 per i parchi nazionali, 3 per le aree marine protette, 2 per i caschi verdi (dal 2023) che diventano così strutturali.

Vi sono altri finanziamenti, tra cui 500mila euro per la piattaforma per la certificazione ambientale per la finanza sostenibile;

altri fondi per:

- transizione ecologica delle PMI.

- aumento dei controlli e vigilanza del mare da parte del Corpo delle Capitanerie di Porto.

- dissesto idrogeologico

- qualità dell’aria.

fonte: rinnovabili

 

L'Ue è pronta a sfruttare l'energia che proviene dai movimenti delle onde, delle maree e dai forti venti delle coste.

L'obiettivo dell'Ue di ridurre le emissioni prevede, oltre all'utilizzo delle energie rinnovabili come quelle fotovoltaiche ed eoliche, anche lo sfruttamento dei movimenti degli oceani come onde e maree, ma soprattutto i forti venti che soffiano lontano dalle coste. 

In particolare l'Ue vuole aumentare la capacità eolica offshore dell'Europa dagli attuali 12 GW ad almeno 60 GW entro il 2030, e a 300 GW entro il 2050. La Commissione: "Le tecnologie energetiche oceaniche dovrebbero dare un contributo significativo al sistema energetico e all'industria europei a partire dal 2030"; Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo della Commissione: "Con i nostri vasti bacini marittimi e la nostra leadership industriale, l'Unione europea ha tutto il necessario per affrontare la sfida. Le energie rinnovabili offshore sono già un vero successo europeo: intendiamo trasformarlo in un'opportunità ancora maggiore per energia pulita, posti di lavoro di alta qualità, crescita sostenibile e competitività internazionale".

Al momento però la tecnologia per produrre energia dai movimenti dei mari non è la più sviluppata;  secondo la Commissione:"... è necessaria una riduzione significativa dei costi per le tecnologie energetiche delle maree e delle onde per sfruttare il loro potenziale nel mix energetico...servirà un massiccio cambiamento di scala per il settore in meno di 30 anni, un cambiamento che dovrebbe arrivare a una velocità che non ha avuto equivalenti in altre tecnologie energetiche in passato".

fonte: europa.today

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Effetti della pandemia sui sistemi agroalimentari: per la Fao (e il Governo italiano) è necessaria un'azione globale coordinata: la  "Food Coalition".

Dalla 32a Sessione della Conferenza Regionale Fao per l’Europa sulla sostenibilità dei sistemi agroalimentari e le diete sane ospitata on line dal Governo dell’Uzbekistan, è stata lanciata la "Food Coalition", un’alleanza internazionale per aiutare i Paesi più colpiti dagli effetti della pandemia, rafforzando i sistemi agroalimentari con l'aumento di risorse finanziarie e sostenendo l’innovazione. Intervenuta  alla Conferenza, la Ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova: "Non ci sono sostenibilità né salute senza scelte consapevoli...I temi discussi nella Conferenza FAO richiedono uno sforzo comune – sviluppare sistemi resilienti in grado di assicurare cibo sicuro, sano e di qualità – e un approccio olistico che va dalla sostenibilità della filiera alimentare alle problematiche ambientali, economiche e sociali, intendendo con queste anche le condizioni di vita di chi produce cibo".

fonte:rinnovabili

 

La Corte Europea sullo smog accusa l' Italia di avere violato il diritto Ue sulla qualità dell’aria.

Secondo la Corte di Giustizia Europea tra il 2008 e il 2017 l'Italia ha violato sistematicamente i valori limite concessi rispetto alle concentrazioni di PM10, (le cosiddette polveri sottili); secondo la Corte sarebbe stato necessario attuare brevemente un Piano, le cui misure oggi appaiono invece realizzabili in almeno 20 anni.

La sentenza non sorprende il nostro Governo; attualmente infatti per l’Italia sono aperte tre procedure di infrazione: quella sulle PM10, quella sul biossido di azoto (su cui è stato avviato un ricorso alla Corte), e quella sulle polveri super-sottili PM2,5.

Nonostante dal nostro Governo sia stato fatto notare come l’estensione delle aree di superamento dei limiti sia limitata, e che siano soprattutto concentrate nella pianura padana, per la Corte solo avere superato il valore del limite sul PM10 anche in una sola zona è motivo sufficiente per dichiarare un inadempimento della direttiva sulla qualità dell’aria.

Dalla nota: "La Corte ricorda che, in caso di superamento di detti valori limite dopo il termine previsto per la loro applicazione, lo Stato membro interessato è tenuto a redigere un piano relativo alla qualità dell’aria che risponda ai requisiti di detta direttiva, segnatamente a quello di prevedere le misure adeguate affinché il periodo di superamento di tali valori limite sia il più breve possibile... se è pur vero che un tale superamento non è sufficiente di per sé per dichiarare l’inadempimento agli obblighi incombenti agli Stati membri, e che essi dispongono di un certo margine discrezionale per la determinazione delle misure da adottare, tali misure devono tuttavia, in ogni caso, consentire che il periodo di superamento sia il più breve possibile".

fonte: rinnovabili                                                             

 

Incongruenze Ue sull'uso dei pesticidi: secondo 70 ong sono vietati dentro i confini del continente, ma prodotti ed esportati in gran quantità in paesi terzi. 

Considerando le nuove misure del  Green Deal, appare incongruente l'abitudine dell'Ue (come si rileva in una lettera indirizzata alla Commissione europea da 70 organizzazioni non governative da tutta Europa), di vietare l’uso di pesticidi  dentro i confini del continente, ma non di  produrli ed esportarli in paesi terzi. Secondo una recente indagine, nel 2018 i paesi membri dell’UE hanno approvato l’esportazione di 81.615 tonnellate di pesticidi contenenti 41 sostanze di cui è stato vietato l’uso in Europa, a causa di criticità sia ambientali che sanitarie. Un altro studio ha mostrato che, nello stesso 2018, i residui di 74 pesticidi vietati nell’UE sono stati trovati negli alimenti testati sul mercato europeo.

Angeliki Lysimachou, responsabile della politica scientifica di PAN Europe: "Le aziende dell’UE stanno approfittando delle deboli leggi nazionali in materia di salute umana e ambiente per vendere a paesi terzi pesticidi considerati troppo pericolosi per l’uso in Europa. Ciò è semplicemente immorale, ma la Commissione sta dando il suo consenso".

Tuttavia il mese scorso la Commissione europea ha approvato la Strategia per la sostenibilità delle sostanze chimiche; si impegna anche sui pesticidi e sulla classificazione delle sostanze come potenzialmente dannose con l'obiettivo di  eliminare globalmente l'uso dei pesticidi non più approvati nell’UE.

fonte:rinnovabili

 

Dopo la chiusura degli Stati Generali della Green Economy arriva un pacchetto di proposte sui temi strategici del clima e dell’energia per il rilancio dell’Italia.

Il messaggio finale scaturito degli Stati Generali della Green Economy 2020 che si sono appena conclusi e si sono svolti in modalità digitale in collegamento con Ecomondo Key-Energy, è stato di rilanciare l'Italia in chiave green, attraverso un pacchetto di proposte sui temi strategici del clima e dell’energia, dell’economia circolare, della rigenerazione urbana, della mobilità sostenibile e dell’agroalimentare di qualità, con l’utilizzo dei fondi europei di Next Generation EU.

Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile: "Per ampiezza della partecipazione, qualità delle proposte e autorevolezza degli interventi, la nona edizione degli Stati generali, tenuta a distanza con modalità on-line nell’ anno della pandemia, ha confermato la vitalità e l’interesse per la green economy italiana che può  svolgere un ruolo centrale per la ripresa dell’Italia".

fonte:alternativasostenibile