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NEWS DICEMBRE 2019

 

NEWS DALL'UE SULL'AMBIENTE

A cura di Federica De Rose, Redazione Foroeuropa

 

UE: IN ARRIVO LA NUOVA LEGISLAZIONE SULLA TASSAZIONE DELL’ENERGIA.

Durante  una riunione del Consiglio ECOFIN a Bruxelles (adottando formalmente il “Progetto di conclusioni sul quadro UE in materia di tassazione dell’energia”), i ventotto Stati membri hanno trovato le basi per nuovo quadro comunitario in materia di tassazione dell’energia, che annullerebbe le esenzioni fiscali per il trasporto aereo e marittimo.

La richiesta all'esecutivo dunque è quella di aggiornare le attuali leggi comunitarie in materia di imposte sull’energia, attualizzando le ormai obsolete misure in materia di accise per alcuni prodotti energetici, "stabilendo livelli minimi di imposizione e definendo le condizioni per l’applicazione di esenzioni o riduzioni fiscali."

In particolare, riguardo la riforma delle imposte sull’energia, l’ECOFIN ha chiesto all’esecutivo di prendere in considerazione i  biocarburanti e agli altri combustibili alternativi, i nuovi prodotti energetici, i settori come l’aviazione e i trasporti marittimi (che oggi sono esentati dalle tasse energetiche) e le regole in materia di aiuti di Stato.

Si spera che le revisioni fiscali dell’UE avranno realmente il sostegno unanime di tutti i Paesi UE (considerando che nel 2015 gli obiettivi di riformare la direttiva del 2003 non furono raggiunti...).

Tutti ripongono le proprie aspettative nel New Green Deal di  Ursula von der Leyen.

Fonte: rinnovabili

 

UE E ITALIA NON HANNO SEMPRE LE STESSE PRIORITÀ, ANCHE SE SI TRATTA DELL'AMBIENTE.

Mentre, secondo il nuovo sondaggio dell’Eurobarometro condotto nell'ottobre 2019, la maggioranza degli europei intervistati mettono i cambiamenti climatici al primo posto tra le priorità Ue, in Italia  sono più urgenti le politiche di contrasto alla disoccupazione (fondamentale per il 37% degli intervistati), seguite dall’immigrazione e dalla lotta ai cambiamenti climatici (entrambe al 25%).

Generalmente gli europei sono sensibili all'inquinamento dell’aria, dei mari e alla deforestazione; secondo il sondaggio chiedono infatti azioni decisive per  tutelare la stabilità del clima, contro l’inquinamento dell'aria (35%), contro l’inquinamento marino (31%), contro la deforestazione e  per lo smaltimento dei rifiuti (entrambi il 28%).

Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli: "Questo sondaggio mostra chiaramente che gli europei vogliono che l’Unione sia in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici...il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che dichiara l’emergenza climatica e ambientale in Europa e nel mondo... Stiamo ascoltando i nostri cittadini e sottolineando la necessità di andare oltre le parole per agire immediatamente".

fonte: europa.today.it

 

RACCOLTA DIFFERENZIATA: NONOSTANTE L'ITALIA SIA UN'ECCELLENZA DELL'UNIONE EUROPEA, ESISTE IL RISCHIO DI NON RAGGIUNGERE I TARGET UE SULL'ECONOMIA CIRCOLARE PER IL 2035.

Secondo l'indagine "L'industria del waste management in Italia: quadro competitivo, scenari impiantistici, innovazione" dell'Annual Report 2019 di Was, il think tank sulle strategie di gestione dei rifiuti di Althesys, solo il 42% dei rifiuti differenziati viene effettivamente recuperato.

Secondo il report sarà necessario adeguarsi, poichè il raggiungimento dei target Ue al 2035 comporterà un aumento sensibile della raccolta differenziata (dal 55,5% del 2017 al 76% del 2035) e del riciclo (dal 42% al 65%), ma anche del recupero energetico (dal 18% al 25%).

Per quanto riguarda l'Italia, nonostante la raccolta differenziata aumenti passando dal 55,9% del 2017 al 58,8% del 2018, gli investimenti più significativi sono presenti nei territori più avanzati, mentre alcuni operatori minori sono in difficoltà, calano le operazioni straordinarie, anche a causa dell'incertezza nelle policy.

Alessandro Marangoni, ad di Althesys: ''Il patrimonio impiantistico rimane uno dei nodi centrali delle strategie aziendali e, più in generale, di una politica di gestione dei rifiuti nel nostro Paese  ... il gap infrastrutturale di cui tuttora soffrono alcune Regioni e la mancanza di un'opportuna pianificazione di medio-lungo termine hanno generato negli anni ingenti costi economici e ambientali, sia per le imprese che per il sistema nel suo complesso. È, perciò, necessario sviluppare un'analisi di adeguatezza che consenta di pianificare e realizzare per tempo gli investimenti necessari per superare situazioni di emergenza permanente''.

Fonte: europa.today.it

 

NATALE GREEN: ESISTE UN’AZIENDA CHE FORNISCE PRODOTTI RICONDIZIONATI E SOSTENIBILI PER RIDURRE L’IMPATTO SULL’AMBIENTE.

Per sensibilizzare gli acquirenti sul tema dei cambiamenti climatici e incentivare gli acquisti di prodotti sostenibili e a basso impatto ambientale un'azienda (per conoscerne il nome vi preghiamo di consultare il sito riportato a fine articolo) ha lanciato la campagna “Salva il pupazzo di neve", proponendo prodotti  ricondizionati, ma che hanno prestazioni e garanzia equivalenti a quelli nuovi.

L'azienda si avvale di uno spot pubblicitario in cui dall'immagine iniziale tipica natalizia, con tanto di albero, neve e pupazzo, si passa realisticamente a scene di  eventi climatici catastrofici; lo spot si conclude con la stessa immagine di apertura, ma senza le icone natalizie, che sono state distrutte dalle fiamme...

Da qui l'azienda propone  di acquistare prodotti ecofriendly, offrendo un servizio di assistenza tecnica altamente specializzata e la garanzia di un anno, estendibile ulteriormente.

Fonte: alternativasostenibile.