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NEWS DI DICEMBRE 2018

 

NEWS DALL'UE SULL'AMBIENTE 

A cura di Federica De Rose, Redazione Foroeuropa

 

LA NORVEGIA INAUGURERÀ I PRIMI IMPIANTI DI CATTURA E STOCCAGGIO DEL CARBONIO.

La lotta contro le emissioni d CO2 prevede nel futuro la diffusione a costi "normali" di impianti di cattura del carbonio, che attualmente presentano scarsa tecnologia e costi elevati; tuttavia in Norvegia il gruppo "Norcem e Heidelberg Cement Northern Europe", in collaborazione con ECRA (European Cement Research Academy), già dal 2013 al 2017, ha testato presso lo stabilimento di Brevik diverse tecnologie per la cattura del carbonio, dalle soluzioni a base di ammine a quelle con filtri a membrana.

Brevik, responsabile della sostenibilità nello stabilimento di Norcem: "Il cemento è un’industria conservatrice... Quando la società norvegese annunciò i suoi piani sul CCS fu subito contatta dalla Germania. “Mi fu detto ‘sei pazzo, non puoi farlo, è troppo aggressivo'”. Ma da allora la tecnologia di cattura del carbonio ha scalato le priorità del colosso tedesco. E nel bilancio  per il 2018, l’azienda ha ottenuto finanziamenti per l’ultima fase di studio (una revisione dettagliata del progetto) prima della realizzazione di un impianto su scala commerciale."

Lo studio sarà pronto entro la fine di agosto 2019, successivamente terzi daranno il loro parere e il Governo presenterà una proposta di finanziamento al Parlamento norvegese; in caso di esito positivo, inizieranno i lavori di integrazione del CCS e a partire dal 2024 il primo cementificio a zero emissioni dovrebbe essere in funzione.

fonte: rinnovabili.it

 

KATOWICE: IN CHIUSURA LA COP 24 SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI.

Venerdì 14 dicembre è la scadenza prevista per la conclusione della COP 24: arriverà, alla fine, un documento di regole condivise su come rafforzare l’azione per limitare ulteriormente il riscaldamento del pianeta?...

In questi giorni si sono incontrati circa 134 i ministri e capi di Stato;  il ministro dell’ambiente delle Maldive, Hussain Hassan, ha chiesto ai ministri presenti di alzarsi in piedi: “Non c’è tempo da perdere. Rimaniamo in piedi per alcuni secondi e pensiamo a cosa accadrà se non riusciremo a salvare il pianeta ora”.

Alla COP 24 sono presenti aree dove i vari Paesi dichiarano i propri intenti di ridurre le emissioni di carbonio; tra questi ha fatto discutere il padiglione della Polonia, descritto come “provocatorio” da alcuni ambientalisti,  poichè espone delle gabbie di carbone sul muro con lo slogan “trasformazione da nero a verde”, a dire, in pratica, che il carbone possa essere utilizzato in un modo più pulito.

A colpire, invece, le accuse di Ralph Regenvanu, Ministro degli Esteri di Vanuatu, un'isola dell’Oceano Pacifico Meridionale, devastata dagli effetti dei cambiamenti climatici; ha affermato che i peggiori trasgressori sul riscaldamento globale stanno "deliberatamente ostacolando i progressi dell’azione climatica internazionale. 

fonte: rinnovabili.it

 

UE: RAFFORZATO IL RUOLO DELL’AGENZIA PER LA COOPERAZIONE FRA I REGOLATORI NAZIONALI DELL’ENERGIA (ACER).

Parlamento e Consiglio dell’UE hanno trovato un accordo provvisorio sulla proposta avanzata da Bruxelles per consolidare il funzionamento dell’ ACER, l’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia; uno degli elementi fondamentali dell’accordo riguarda la supervisione delle entità europee, compresa la Rete UE dei gestori dei sistemi di trasmissione di energia elettrica (ENTSO-E) e il rafforzamento del ruolo di sostegno svolto dall’agenzia nell’individuare possibili violazioni degli obblighi e nel fungere da arbitro in caso di disaccordo tra le diverse autorità nazionali.

Miguel Arias Cañete, commissario per l’Azione climatica e l’energia: "L’accordo di oggi è un altro importante traguardo nella nostra transizione verso un sistema energetico pulito e sicuro... l’ACER avrà un ruolo rafforzato nel mercato dell’energia”.

fonte: rinnovabili.it

 

PROGETTO EUROPEO "LIF-E-BUOY": SFRUTTARE L’ENERGIA IDROELETTRICA DEI FIUMI DELLE GRANDI CITTÀ EUROPEE PER RICARICARE LE E-CAR.

L'ungherese Willisits Engineering ha condotto il progetto europeo "Lif-E-Buoy" (finanziato tramite il programma Horizon 2020 con 50mila euro), che ha lo scopo di sfruttare l’energia idroelettrica dei fiumi che attraversano le grandi città europee per ricaricare le e-car, ma, si pensa anche, in futuro, di fornire elettricità senza emissioni ad applicazioni come le grandi barche da crociera o le navi da carico. L'azienda dichiara: “Recentemente abbiamo ricevuto interesse da aziende che ci hanno contattato per impiegare la nostra tecnologia. Vale a dire, utilizzare il nostro generatore idroelettrico per la ricarica di veicoli elettrici e fornire energia a infrastrutture situate vicino i fiumi. Sulla base di questo interesse, abbiamo condotto un primo studio di mercato e abbiamo scoperto che esiste un serio potenziale per utilizzare i risultati esistenti e concentrarci su questa nuova applicazione”.

fonte: rinnovabili.it

 

ANCHE QUEST'ANNO È DOVEROSO PENSARE AD UN "NATALE GREEN"...

Ci ha pensato "Road to green 2020", un decalogo di consigli per rendere le festività natalizie (addobbi, regali e cenone compresi) più sostenibili; Barbara Molinario, Presidente Road to green 2020: " Questo è davvero un periodo magico, in cui si ricopre la gioia di trascorrere del tempo con chi si ama e, in fondo, si torna quasi bambini. Ogni anno, però, il nostro pianeta si trova a fare i conti con tonnellate di cibo non consumato che finisce nella pattumiera, picchi di consumi energetici, decorazioni in plastica gettate via, alberi di Natale mandati in pensione dopo appena un anno, e rifiuti di ogni sorta. Vivere le festività nel rispetto dell’ambiente è possibile, basta adottare qualche piccolo accorgimento”.

Consigliamo dunque di collegarsi al link sottostante per seguire i saggi consigli.

fonte: alternativasostenibile.it

 

LA COMMISSIONE UE INTENDE SALVARE I BOSCHI DEL MEDITERRANEO CON IL PROGETTO "LIFE PRIMED" E COMINCIA CON IL BOSCO DI PALO LAZIALE.

Il bosco-modello da replicare nel Mediterraneo scelto dal Progetto Life Primed è quello di Palo Laziale, a Ladispoli, un’area protetta delle coste laziali, ultimi esempi di bosco umido di pianura che un tempo si estendevano lungo tutta la costa tirrenica dell’Italia centrale.

I fondi di oltre un milione di euro per il progetto sono per tre quarti direttamente finanziati dalla Commissione europea. Il progetto è condotto, fra gli altri, dal Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università di Roma Sapienza e l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione in Agricoltura (ARSIAL). 

Il progetto prevede lo sviluppo di tecniche e soluzioni innovative da esportare in altri Stati Membri dell’Unione Europea per sostenere il ripristino degli ecosistemi costieri mediterranei su scala continentale.

Uno degli obiettivi è quello di sperimentare, in seguito ad una fase preliminare di studio di tutti i parametri ambientali dell’area, un sistema di raccolta delle acque superficiali a limitato impatto ambientale (carbon free e sotterraneo).

Si prevede, inoltre, un’azione vivaistica sul bosco, che, "a partire dalla raccolta del seme delle specie arboree autoctone del sito (in situ), prevedrà l’allevamento in vivaio di fitocelle per consentire la produzione e la conseguente messa a dimora di circa 2.500 esemplari di specie forestali tipiche del bosco stesso."

fonte: alternativasostenibile.it