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NEWS DI OTTOBRE 2016

 

NEWS SULL'AMBIENTE

A cura di Federica De Rose, Redazione Foroeuropa

 

Roma, 31 ottobre 2016

Terremoto: sarà pure un evento naturale, ma noi possiamo agire sulle tecnologie antisismiche.

Il Comitato Nazionale Ricostruzione Ecologica afferma l'importanza di monitorare le strutture degli edifici con valutazione della resistenza al terremoto con relativo grado di sicurezza.

Claudio Del Medico Fasano, presidente del CNRE afferma: "...rottamare o demolire le costruzioni non rispondenti ai requisiti minimi di sicurezza e rispetto ambientale imposti dalla Unione Europea e dalle regole del 'costruire bene', costruite negli anni 40/50, qualora fossero ritenute insicure, insalubri, invase dal gas Radon e termo-acusticamente inefficienti, premiando fiscalmente e contributivamente i cittadini virtuosi che costruiscano esclusivamente con materiali ecologici antisismici provenienti dalla natura, legno, lana di roccia, gesso massellato, acciaio armonico, riciclabili e riutilizzabili alla fine del ciclo di vita".

fonte: ansa.it 

 

Hobart, 28 ottobre 

Nel mare di Ross (Antardide) sarà creata un’area protetta di oltre 1,5 mln di kmq. 

L'accordo tra l’Unione europea e altri 24 paesi è storico: le nazioni hanno trovato per la prima volta un’intesa per proteggere ecosistemi in acque internazionali; purtroppo il santuario marino del mare di Ross sarà protetto solo per 35 anni, ma questo è tutto ciò che ha ottenuto la  Commissione per la conservazione delle risorse marine dell’Antartide (CCAMLR) a fronte dell’opposizione di Russia e Cina che hanno interessi commerciali nell'area.

Ricordiamo l'importanza delle "acque di Ross" che ospitano il75% dei nutrienti necessari a sostenere la vita marina negli altri oceani del pianeta; l’accordo prevede anche la creazione di due zone speciali dove la pesca è consentita, ma solo a scopi di ricerca; tuttavia l’accordo non ha stabilito una soglia alla quantità di pescato consentita nell’intero mare di Ross, stabilendo soltanto un’area proibita all’industria della pesca e quindi lasciando ancora predare il resto dai pescherecci...

fonte:rinnovabili

 

Roma, 28 ottobre

L'Italia primeggia nella green economy.

Lo studio della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile (Relazione sullo stato della green economy 2016) ha rilevato che l'Italia si colloca al primo posto nel settore green economy rispetto a Germania, Regno Unito, Francia e Spagna.

Precisamentequattro primi posti:rinnovabili, riciclo dei rifiuti speciali, emissioni pro-capite nei trasporti e prodotti agroalimentari di qualità certificata e tre secondi posti:efficienza energetica, nella produttività delle risorse e nell’agricoltura biologica.

Purtroppo, a causa dell'elevato consumo di suolo e la bassa crescita delle rinnovabili negli ultimi tre anni, la nostra reputazione all'estero rimane piuttosto negativa: secondo il centro di ricerca “DualCitizen” di Washington DC, nella graduatoria internazionale, l’Italia crolla al 29° posto su 80.

fonte:rinnovabili

 

Roma, 28 ottobre

Fotovoltaico: continuiamo a migliorare...

L' Osservatorio Rinnovabili creato da ANIE analizzando gli ultimi dati settore energetico verde nazionale ha rilevato che la nuova potenza installata fino a settembre 2016 raggiunge circa 280 MW, registrando un aumento del 29% rispetto allo stesso periodo del 2015.

Anche il numero di unità di produzione è in crescita (10%) con le installazioni sotto ai 20 kW che fanno la parte del leone: costituiscono il 96% degli impianti connessi corrispondenti a una potenza pari al 56% del totale. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Molise.

Dall'altra parte il settore eolico presenta  un trend tendenziale negativo per la potenza dei nuovi impianti, in diminuzione del 13% nei primi nove mesi del 2016 (circa 215 MW) rispetto allo stesso periodo del 2015.

Anche il settore idroelettrico conferma una tendenza negativa che vede ridursi del 38% la nuova potenza installata. Il numero di unità di produzione rispetto allo stesso periodo del 2015 ha subito un decremento del 6%.

fonte: rinnovabili

 

Londra, 28 ottobre

Inquinamento del traffico navale: l’accordo di Londra sulle emissioni delle navi ignora la CO2. 

E' stato firmato a Londra l’accordo sulle emissioni delle navi (l’inquinamento del traffico navale sia quello aereo erano stati lasciati fuori dal testo dell’Accordo di Parigi) che ha stabilito un tetto al contenuto di zolfo nei combustibili, ma ignora la CO2, nonostante le timide pressioni in merito della commissaria Ue ai trasporti VioletaBulc.

Attualmente l'accordo si basa sulla la qualità di raffinazione del combustibile: il contenuto di zolfo dovrà scendere dall’attuale 3,5% al nuovo limite massimo dello 0,5%. La soglia diventerà obbligatoria a partire dal 2020.

fonte: rinnovabili

 

Spagna, 27 ottobre 2016

Spagna del sud: a rischio desertificazione.

Uno studio pubblicato su Science rileva che a causa dell'aumento della temperatura al di sopra di 1,5 gradi, (limite entro cui contenersi indicato dall'accordo sul clima di Parigi) la Spagna sarà parzialmente occupata da deserto.

Gli esperti rilevano che le temperature dell'area del Mediterraneo sono di circa 1,3 gradi più alte rispetto al periodo 1880-1920, a fronte di un aumento di circa 0,85 gradi registrato a livello globale nello stesso arco temporale. Solo se il riscaldamento sarà limitato a un grado e mezzo sui livelli pre-industriali i cambiamenti degli ecosistemi rimangono nell'ambito di quelli che già si sono verificati negli ultimi 10 mila anni.

fonte: ansa.it

 

Ue, 26 ottobre

I prodotti fuori dal blocco europeo contengono ancora residui di pesticidi.

L'Agenzia europea rileva che  il 6,5% delle importazioni di prodotti alimentari provenienti da paesi fuori dal blocco europeo contiene residui di pesticidi superiori al livello massimo consentito.

In termini di alimenti prodotti dai 28 Stati membri, considerando anche Islanda e Norvegia, solo l'1,6% presentava residui di pesticidi eccedenti i limiti superiore (rispetto all'1,4% nel 2013). Inoltre su quasi 83.000 campioni di cibo analizzati, il 97% è risultato conforme alle normative o per l'assenza di pesticidi (in questa categoria rientra il 53% del campione) o per rientrare nei limiti.

Tuttavia l'Agenzia europea assicura che i valori di pesticidi non rappresenterebbero una minaccia per la salute umana nel breve o lungo termine, anche se sono stati proposti sistemi per rendere più efficienti i programmi di controllo (per esempio su prodotti come frutti di bosco, miele, tè ed alimenti per animali).

fonte: euractiv.it

 

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NEWS DALL'UE

A cura di Caterina Aloi, Redazione Foroeuropa

 

11 OTTOBRE 2016

GIUSTIZIA: CORTE UE CONDANNA ITALIA SU INDENNIZZI VITTIME DI REATO

La Corte di Giustizia Ue ha condannato l’Italia per non aver recepito in maniera corretta la direttiva europea 2004/80/CE che prevede un sistema di indennizzo per le vittime di qualsiasi reato violento commesso sul proprio territorio anche nel caso di cittadini di altri Stati membri. L’Italia, secondo Bruxelles, non ha creato un sistema generale d’indennizzo in grado di coprire tutte le tipologie di reato doloso violento quali lo stupro, gli omicidi, le lesioni personali gravi e in linea generale qualsiasi reato che non rientri nell’ambito di applicazione delle “leggi speciali” sul terrorismo e la criminalità organizzata, contravvenendo agli obblighi che devono essere rispettati in base al diritto dell’Unione. La Corte ha chiarito e sancito che il sistema di cooperazione istituito dalla direttiva richiede il rispetto del principio di non discriminazione sulla base della cittadinanza per quanto riguarda l’accesso all’indennizzo delle vittime di reati nelle situazioni transfrontaliere al fine di tutelare la libera circolazione delle persone dell’Unione. 

La sentenza della Corte Ue ha effetto retroattivo per cui le vittime di crimini commessi potranno invocarla in azioni per danni contro l'Italia sino all'effettiva applicazione della nuova legislazione.

Fonte: Ansa

 

 

11 OTTOBRE 2016

PINOTTI PRESENTA AL PARLAMENTO EUROPEO LA PROPOSTA “SCHENGEN DIFESA” 

Il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha presentato al Parlamento europeo la proposta italiana di “una Schengen della Difesa” confluita poi in una proposta comune di Italia, Spagna, Germania e Francia che permetterà agli Stati di procedere sinergicamente per mettere assieme le loro capacità per rafforzare la difesa comune e creare stabilità nelle aree più critiche per la sicurezza europea. Molti Paesi si mostrano però preoccupati di una eventuale sovrapposizione con la Nato. Alla proposta si è arrivati dopo il vertice di Ventotene, gli incontri a Parigi tra ministri della Difesa ed il vertice informale di Bratislava. La Pinotti ha sottolineato che la proposta prevede "complementarietà totale" con l'Alleanza Atlantica: "La Nato è un'alleanza militare, l'Europa può invece avere un approccio comprensivo nella prevenzione delle crisi invece di un intervento militare dopo che la crisi si è realizzata". Come già avviene nel Mediterraneo vi è una missione europea Sophia e una missione Nato nell'Egeo. E' stata proprio la proposta italiana a fare in modo che ci fosse un coordinamento per rendere sinergiche le missioni che hanno lo stesso scopo, cioè combattere gli scafisti e la rete criminale che sta dietro il dolore dei migranti. L'obiettivo, ha chiarito la Pinotti nel dibattito con gli europarlamentari italiani, presieduto dai vicepresidenti Tajani e Sassoli, "non è quello di fare un esercito comune europeo né di smantellare le difese nazionali ma quello di guardare assieme alle sfide della sicurezza, nel Mediterraneo e per il terrorismo, mettendo insieme le capacità e rendendole sinergiche. In modo tale da rendere l'Europa più forte e più sicura”.

Fonte: Ansa

 

 

10 OTTOBRE 2016

GIORNATA EUROPEA CONTRO LA PENA DI MORTE

Il Consiglio d’Europa e l’Unione Europea in occasione della “Giornata europea contro la pena di morte”, istituita nel 2007, hanno riaffermato con forza la loro opposizione alla pena di morte in ogni circostanza. Il Segretario generale Jagland e l’Alto Rappresentante Mogherini hanno sottolineato che la condanna alla pena di morte è incompatibile con la dignità umana e non ha alcun effetto deterrente provato. Le due istituzioni incitano le leadership politiche dei loro Stati membri ad assicurare il rispetto degli obblighi legali e politici sottoscritti con la ratifica dei protocolli del Consiglio d’Europa per l’abolizione della pena di morte in tutte le circostanze.

Fonte: Ansa

 

 

10 OTTOBRE 2016

PREMIO CONSIGLIO D’EUROPA A NADIA MURAD

La terza edizione del premio Vaclav Havel per i diritti umani istituito dall’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa è stato consegnato a Nadia Murad, donna irachena appartenente alla minoranza yazida, che è riuscita a sfuggire alla schiavitù dell’Isis ed oggi è attivista per i diritti umani del suo popolo. Lo scorso settembre era stata nominata Ambasciatrice dell’ONU e con questo nuovo riconoscimento si rafforza la sua richiesta affinchè i colpevoli dei profondi crimini subiti dal suo popolo dal Daesh siano portati davanti alla giustizia e che i parlamenti del mondo si mobilitino per proteggere le minoranze in Medio Oriente.    

Fonte: Ansa

 

 

10 OTTOBRE 2016

RIFORMA PIATTAFORMA EUROPASS

La Commissione Europea intende riformare l’Europass cioè la piattaforma online Ue per redigere il proprio curriculum, rendendolo uniforme a livello europeo, e ottenere certificazioni di diplomi per l’estero. Questo consentirà di avere strumenti più intuitivi per definire e comunicare le proprie competenze in tutte le lingue dell’Ue. La riforma prevede uno strumento online efficiente per la creazione di curriculum e profili di competenze, strumenti di autovalutazione gratuiti, informazioni personalizzate sulle opportunità di apprendimento in Europa, sostegno per il riconoscimento delle qualifiche e analisi del fabbisogno di competenze nel mercato del lavoro. Dal 2005, anno della sua creazione, Europass vanta 126 milioni di visite sul suo sito web, oltre 93 milioni di modelli di documenti scaricati, oltre 60 milioni di curriculum Europass. Sono inoltre disponibili servizi di consulenza e sostegno sul territorio negli Stati membri.

Fonte: Ansa

 

 

8 OTTOBRE 2016 

GIUSTIZIA: CONSIGLIO D’EUROPA, IN ITALIA 532 GIORNI PER UNA SENTENZA

Il rapporto del Cepej, organo del Consiglio d’Europa, che ogni due anni fotografa il funzionamento dei sistemi giudiziari dei Paesi membri dell’organizzazione paneuropea, evidenzia una situazione preoccupante soprattutto in merito ai tempi che si impiegano per chiudere le cause accumulate nei tribunali di primo grado. Il rapporto del Consiglio d’Europa si riferisce al 2014 ed evidenzia che per un contenzioso civile o commerciale occorreranno in Italia 532 giorni per avere una sentenza. A Malta 536, in Bosnia 603. In Slovacchia 524, in Andorra 460, contro una media europea di 237 giorni. La Cepej pone, inoltre, l’attenzione anche sul fronte dei processi penali poiché si continuano ad accumulare arretrati.

Fonte: Ansa

 

 

5 OTTOBRE 2016

FERROVIE UE: INTERRAIL GRATIS PER I NEO 18ENNI 

Il direttore esecutivo della Comunità Europea delle Compagnie e dei gestori ferroviari (Cer), che riunisce più di 70 aziende ferroviarie, associazioni nazionali e responsabili delle infrastrutture,  ha accolto positivamente la proposta in discussione al Parlamento europeo di regalare un pass interrail ai neo 18enni europei. Iniziativa molto importante perché renderebbe l’Europa più vicina e rafforzerebbe l’identità europea nelle nuove generazioni.

Fonte: Ansa

 

 

4 OTTOBRE 2016 

SCUOLA: INSEGNANTI ITALIANI I PIU’ VECCHI IN EUROPA

I dati Eurostat del 2014 evidenziano che l’Italia è la prima in Europa per maestri delle elementari e docenti delle secondarie sui 50 anni di età con una percentuale che si aggira tra il 53% e il 58%. La media Ue invece è rispettivamente del 32,4% e del 38,1%. Altri Paesi con maestri al di sopra dei 50 anni risultano la Bulgaria e la Germania con il 42% e la Lituania 41% mentre alle medie e alle superiori la percentuale più alta si ha in Estonia con il 50%, Lettonia 49%, Bulgaria e Germania 48%. I professori più giovani invece si trovano a Malta, in Gran Bretagna, in Lussemburgo e in Polonia. Si segnala, inoltre, che in Italia la maggioranza degli insegnanti è donna con il 71,2% nella scuola secondaria e del 96% alle elementari che costituisce sicuramente un record in Europa. I Paesi con meno differenze di genere e più maestri si riscontrano in Danimarca 69%, in Grecia 70% e in Lussemburgo 75%.

Fonte: Ansa

 

 

4 OTTOBRE 2016

LAVORO UE: GARANZIA GIOVANI HA RIDOTTO LA DISOCCUPAZIONE 

Il bilancio della Commissione europea, a tre anni dalla partenza del progetto Garanzia Giovani, è nettamente positivo poiché ha dato opportunità di lavoro o di formazione a 9 milioni di giovani europei, contribuendo a ridurre il tasso di disoccupazione giovanile dal 24,4% nel 2013 al 18,9% del 2016 e quello dei Neet (né occupati né studenti) dal 13,2% del 2012 al 12% nel 2015. Grazie a questi risultati Bruxelles ha deciso di rifinanziare il progetto con due miliardi di euro fino al 2020. Secondo i dati UE anche la situazione in Italia è migliorata, il 64,1% dei giovani italiani, che ha accettato un’offerta di impiego o di formazione, a sei mesi dalla fine del progetto era di nuovo impiegato. Una media molto alta se si considera che quella europea è pari al 35,5%. L’Italia ha ricevuto 567 milioni di euro, raddoppiati poi dal fondo sociale europeo.

Fonte: Ansa                                                                                                                                                                                                                                                      

 

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News Segnalata da Coldiretti

OGM - COMENVI adotta Proposte di risoluzioni non legislative per opporsi ad autorizzazione immissione in commercio di tre mais GM e un cotone GM

 

Si informa che nel corso della riunione di ieri, 3 ottobre 2016, gli eurodeputati della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo (COMENVI) hanno adottato cinque Proposte di Risoluzioni non legislative, nelle quali si oppongono alle proposte di:

 

 

 

I deputati della COMENVI chiedono alla Commissione europea di ritirare i progetti di Decisioni e di presentarne di nuovi. Il voto del Parlamento europeo in plenaria è previsto per la sessione di novembre.