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NEWS FEBBRAIO 2016

 

Il direttore Claudio De Rose e tutta Foroeuropa si unisce al cordoglio per la perdita del prof. Claudio Malagoli.

http://www.unisg.it/comunicati/necrologio-claudio-malagoli/ 

 

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NEWS DALL'UE

A cura di Caterina Aloi, Redazione Foroeuropa

 

UE, GRANDI PERDITE ECONOMICHE PER LA FINE DI SCHENGEN 

Secondo le stime della Commissione europea rinunciare alla libera circolazione, garantita dal Trattato di Schengen, avrebbe dei costi molto elevati, tra i 5 e i 18 miliardi di euro, solo per rimettere in piedi il sistema di verifiche ai confini.

I costi extra immediati a carico dei Governi, sarebbero circa 7,1 miliardi di euro all'anno, di cui 1,1 miliardi solo per il ripristino delle procedure di controllo passaporti.

L’industria del turismo perderebbe tra i 10 e i 20 miliardi di euro e verrebbe a complicarsi anche  la vita per i semplici viaggiatori e gli autotrasportatori con code e attese, prima di passare il confine, che li costringerebbero a rivedere completamente i tempi di viaggio.

Pesanti danni anche al commercio e quindi all’intera economia dei 26 Paesi dell’area Schengen.

Fonte: Ansa

 

 

MIGRANTI: SI’ A MISSIONE NATO IN EGEO

Il Segretario alla Difesa Usa Carter, ha annunciato, l’11 febbraio scorso, dopo la sessione ministeriale difesa, il varo di una missione militare nel Mar Egeo in merito alla crisi dei migranti. L'operazione sarà condotta da Grecia, Turchia e Germania ed avrà l'obiettivo di smantellare la rete di trafficanti che "sfrutta" i migranti ed i rifugiati nel tentativo di combattere quello che Carter definisce “un sindacato criminale che approfitta delle ondate di migranti per svolgere delle vere e proprie operazioni di contrabbando organizzato”.

Fonte: Ansa

 

 

UE, TRE MESI ALLA GRECIA PER SANARE LE CARENZE DI GESTIONE ALLE FRONTIERE

Il Consiglio Ue ha adottato formalmente le raccomandazioni relative alle valutazioni Schengen della Commissione europea con cui si chiede alla Grecia di sanare le gravi carenze riscontrate nella gestione delle frontiere esterne, di fronte al massiccio flusso di migranti. Atene ha tre mesi di tempo per mettersi in regola.

Inoltre, la Grecia deve adottare "misure urgenti" per mettere in linea il suo sistema d'asilo con gli standard europei, in modo da poter poi giungere alla revisione del regolamento di Dublino che obbliga il Paese Ue di primo ingresso dei migranti a farsi carico delle loro richieste di asilo. Atene deve quindi migliorare le capacità di accoglienza dei migranti, delle loro condizioni di vita e garantire un accesso effettivo al sistema di asilo.

Fonte: Ansa

 

 

ACCORDO KOSOVO-MACEDONIA, PASSAGGIO CONFINE CON SOLO CARTA D’IDENTITÀ

Firmata a Pristina l’intesa per consentire ai rispettivi cittadini di Kosovo e Macedonia di poter attraversare la frontiera fra i due Paesi con la sola carta d’identità e non più con il passaporto.

Il Ministro degli esteri kosovaro Thaci afferma che "la priorità del Kosovo è la collaborazione con i Paesi vicini, per garantire pace e stabilità nella regione, e favorire al tempo stesso l'integrazione dei Balcani occidentali in Ue e Nato".

Per l'occasione è stato siglato anche un accordo per l'apertura di un nuovo valico di frontiera, in corrispondenza di Belanovce-Stancic.

Fonte: Ansa

 

 

IL NUMERO UNICO EUROPEO PER LE EMERGENZE STENTA A DECOLLARE

Secondo i dati diffusi dalla Commissione Ue nella Giornata europea dedicata alla sensibilizzazione sul 112, il numero europeo unico da chiamare per le emergenze in caso di incidenti, che con una sola chiamata in tutti i 28 Paesi europei può raggiungere polizia, ambulanza e pompieri, sembra non essere molto conosciuto. Solo il 48% degli europei ne conosce l’esistenza e questa quota risulta ancora più bassa in Italia pari al 36% dei cittadini. Peggio degli italiani i greci al 13%, i britannici 22% e gli spagnoli con il 29%.

Bruxelles ha quindi deciso di lanciare una campagna di informazione soprattutto rivolta ai più giovani, coinvolgendo anche la rete del programma di scambio di studenti, stagisti e insegnanti Erasmus+.

Fonte: Ansa

 

 

CYBERSICUREZZA: ACCORDO NATO-UE

Il 10 febbraio si è firmato un “Accordo Tattico” per la cybersecurity tra la Nato e l’Unione Europea nel quadro del rafforzamento delle capacità di difesa contro le guerre ibride, cioè fatte di azioni militari, insurrezioni politiche guidate e propaganda. Tutto ciò attraverso uno scambio strutturato di informazioni e buone pratiche per far fronte ad ogni minaccia cyber.

Fonte: Ansa

 

 

FISCO: ACCORDO ANTI-EVASIONE TRA UE E ANDORRA

L’Accordo anti-evasione tra Ue e Andorra, siglato il 12 febbraio scorso, contribuirà a ridurre l’evasione rendendo obbligatorio lo scambio automatico di informazioni consentendo così alle autorità fiscali di avere accesso alle informazioni sui conti correnti dei rispettivi residenti.

Fonte: Ansa

 

 

RICERCA: L’ERC ASSEGNA BORSE DI STUDIO, ITALIANI TERZI.

Il Consiglio europeo della ricerca (ERC) ha assegnato 302 borse ai ricercatori vincitori dell’ultimo bando “Consolidation grant”. Trenta gli italiani vincitori che si collocano al terzo posto a pari merito con i francesi, in testa tedeschi e britannici. Ciò che si evidenzia però e che quasi la metà lavorano all’estero.

I vincitori appartengono complessivamente a 34 nazionalità, distribuiti in 22 Paesi. Gli istituti italiani assegnatari sono il Politecnico di Torino, l'Università e il Politecnico di Milano, l’Università di Pavia, il Cnr, l’Istituto nazionale di fisica nucleare, l’Istituto Firc di oncologia molecolare, il Laboratorio europeo di spettroscopie non lineari, la Fondazione Santa Lucia e la Scuola internazionale superiore di studi avanzati.

Fonte: Ansa

 

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AMBIENTE, CLIMA, ALIMENTAZIONE

A cura di Federica De Rose, Redazione Foroeuropa

 

Il Sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo positiva sulle attività di bonifica dei Siti di Interesse Nazionale: il tema “è prioritario per il Governo”.

In occasione della discussione alla Camera sulle risoluzioni predisposte dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali il sottosegretario all’ambiente Silvia Velo sottolinea come “il Ministero dell’Ambiente ha fatto notevoli passi in avanti negli ultimi mesi cambiando radicalmente modello di lavoro, a dimostrazione di quanto il tema sia prioritario per il Governo”.

Rileva l’importanza del “lavoro” governativo per le “politiche di rilancio delle attività industriali del nostro Paese che non possono prescindere dalla sostenibilità ambientale degli interventi e dal diritto alla salute dei cittadini.”

La Velo aggiunge: “... Dal gennaio 2014  sono stati approvati 99 progetti di bonifica e 10 decreti di autorizzazione di avvio dei lavori, un numero ben quattro volte superiore a quello del 2013. Un lavoro che ha richiesto 183 Conferenze dei Servizi nel corso delle quali sono stati esaminati progetti di bonifica per più di 2.600 ettari. Un’attività che ha consentito di completare le caratterizzazioni in alcuni SIN e di incrementare del 65% rispetto al 2013 le percentuali della aree a terra per le quali sono stati approvati progetti di bonifica, mentre le aree liberate e restituite agli usi legittimi sono passate dai 1.482 ettari del 2013 a 8.102 ettari.”

fonte: minambiente.it/

 

Bruxelles, 16 febbraio

La Commissione Ue  presenta la prima strategia sui consumi della climatizzazione edilizia e su quelli termici dell’industria.

Si chiama “Heating and Cooling Strategy” e il suo obiettivo è quello di alleggerire costi ed emissioni legati all’energia impiegata sia per il riscaldamento e raffrescamento degli edifici, sia per i processi industriali. Attualmente il 75% del riscaldamento e del raffreddamento è prodotto con i combustibili fossili: la strategia Ue proposta, invece, è sostenibile, in quanto basata sulla rimozione degli ostacoli che frenano la decarbonizzazione in ambito edilizio e industriale.

Inoltre, attraverso il programma “Horizon 2020” e altri fondi strutturali europei e fondi di investimento, si prevede di aumentare la quota di energie rinnovabili sopra l’attuale 18%, aiutando così le tecnologie “verdi”. Ma i reali benefici andrebbero ai  consumatori: pompe di calore insieme con i pannelli solari termici, ridurrebbero  i costi energetici, da 1.500-2.000 a 300-500 euro.

fonte: rinnovabili.it/ambiente/

 

Alicante, 15 febbraio

Il TiO2 (biossido di titanio) contro gli inquinanti marini.

Da uno studio svolto dall’Università di Alicante si è scoperto che modificando il colore del biossido di titanio la sua potenzialità è aumentata, rivelandosi efficace anche per la cattura dello smog e per la rimozione dei contaminanti idrici.

Il TiO2 viene da tempo utilizzato come pigmento opacizzante in vari prodotti  e come filtro per il sole, grazie alla sua capacità di assorbire gli ultravioletti (UV); inoltre è un fotocatalizzatore, cioè può sfruttare l’energia della radiazione ultravioletta assorbita innestando reazioni chimiche in altre molecole. Da parte dei ricercatori (la nuova procedura si chiama “Procedure for the in-situ synthesis of functionalised titanias and their uses”) l’innovazione è stata quella di aggiungere, durante la preparazione del biossido di titanio, un elemento che ha creato il “titania nero“, che, proprio perchè “nero”, assorbe una gamma molto più ampia dello spettro solare, rappresentando quindi un attività fotocatalitica più efficiente: da qui l’utilizzo, in questa forma, negli impianti di trattamento delle acque, per abbattere gli inquinanti organici e purificare l’acqua.

fonte: rinnovabili.it/ambiente/

 

UE, 15 febbraio

Economia circolare: l’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) pubblica il rapporto “Circular economy in Europe – Developing the knowledge base.”

E’ sempre più attuale l’esigenza in Europa  di una nuova economia più sostenibile, che rientri nel modello dell’economia circolare, che pone cioè al centro la sostenibilità del sistema, in cui non ci sono prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate. Pochi mesi fa la Commissione Ue ha approvato il pacchetto sull’economia circolare; oggi l’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) pubblica il nuovo rapporto sul tema (“Circular economy in Europe – Developing the knowledge base”), che indica gli obiettivi e i progressi futuri dell’economia circolare, virando l’Europa verso un sistema sempre più “verde”.

La prova che il sistema in Europa sta cambiando è, per esempio, l’attuazione da parte dell’Ue, del programma Horizon 2020, Work programme 2016-2017, che destina 670 milioni di euro per le industrie che attuino concretamente il nuovo modello economico. I vantaggi sarebbero diversi; per esempio si ridurrebbero le pressioni ambientali e la notevole dipendenza che oggi gli Stati hanno dalle importazioni, aumentando così la competitività dell’industria europea, incrementando quindi le opportunità di lavoro.

Il Direttore esecutivo dell’AEA, Hans Bruyninckx ha dichiarato: “Il concetto di economia circolare che ha recentemente guadagnato terreno nel processo decisionale europeo è un fatto positivo, perché si basa su soluzioni la cui prospettiva è il conseguimento delle sviluppo economico, rispettando al contempo i limiti ambientali ... L’EEA è pronta a sostenere la transizione verso un’economia circolare attraverso analisi e valutazioni”.

fonte: greenews.info/

 

Kuala Lumpur, 10 febbraio 

Deludente il “RSPO Next”, il pacchetto di standard lanciato dalla Tavola rotonda sull’olio di palma.

L’obiettivo della Tavola rotonda è di evitare la deforestazione, la violazione dei diritti umani e ridurre le emissioni di gas serra durante la produzione dell’olio di palma; da qui la creazione del

RSPO Next”, il  nuovo pacchetto di standard per la certificazione. Già nel 2004 si costituì la piattaforma “RSPO” (Roundtable on Sustainable Palm Oil), che riunisce 2.500 aziende del settore e che aveva l’obiettivo, risultato fallimentare, di rendere meno impattante la produzione.

Tuttavia anche i nuovi standard non preannunciano nulla di concreto: si parla di adesione su base volontaria; chi non può sostenere l’aumento dei costi potrà continuare “business as usual”.

Infatti RSPO non vede come obbligo, da parte degli aderenti, (il 20% della produzione globale ) di: 

– evitare di piantare filari di palme sulle torbiere o altri terreni ricchi di carbonio

– attuare politiche di prevenzione degli incendi

– ridurre le emissioni di gas serra

– pagare agli operai un salario di sussistenza

– impegnarsi nella deforestazione zero

Ciò comporta quindi la possibilità da parte delle aziende che ignorano i diritti umani e provocano disastri ambientali, di avere comunque il bollino di sostenibilità...

fonte: rinnovabili.it/ambiente/

 

UE, 9 febbraio

I cittadini europei saranno più protetti dalle nuove norme per la sicurezza dei medicinali.

La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il nuovo regolamento, che integra la direttiva sui medicinali falsificati (2011/62/UE) e ha lo scopo di impedire che i medicinali falsificati arrivino ai consumatori europei, i quali potranno tranquillamente acquistare i farmaci anche online grazie a fonti certificate; inoltre sarà garantita la provenienza e la qualità degli ingredienti nella produzione di medicinali nell’Ue.

Sarà inoltre creato un identificativo univoco e un sistema di prevenzione delle manomissioni; sono stati spesso infatti rilevati sul mercato medicinali falsificati che potrebbero contenere componenti, tra cui i principi attivi, di scarsa qualità o con un dosaggio errato.

Le nuove norme entreranno in vigore tre anni dopo la pubblicazione.

fonte: ec.europa.eu/

 

 

9 febbraio

Fissati gli standard globali per le emissioni di CO2 degli aeromobili.

Svolta nella limitazioni delle emissioni di CO2 degli aeromobili: è stato accolto favorevolmente dalla Commissione Europea  l'accordo da parte dell’Organizzazione dell'aviazione civile internazionale (ICAO) sul primo standard globale per limitare le emissioni.

Sarà poi necessaria l'approvazione all'Assemblea Generale dell'ICAO il prossimo settembre, e si prevede che il Consiglio dell'ICAO lo ratifichi nei primi mesi del 2017.

La Commissaria per i Trasporti Violeta Bulc ha dichiarato: "Questo accordo rappresenta un importante passo avanti per limitare le emissioni prodotte dal traffico aereo. Una politica climatica ambiziosa è parte integrante del piano della Commissione per la creazione di un'Unione dell'energia, nonché una priorità della nuova strategia per l'aviazione. L'Unione europea ha avuto un ruolo centrale nella mediazione per raggiungere questo accordo, pari a quello avuto alla COP21 di Parigi. Mi auguro che questo possa generare una situazione favorevole alla creazione di una misura globale basata sul mercato per compensare le emissioni di CO2 del traffico aereo internazionale: un risultato che speriamo di raggiungere all'Assemblea Generale dell'ICAO il prossimo autunno."

fonte: ec.europa.eu/

 

Il progetto “Ingos” osserva tutte le emissioni in Europa.

Con il progetto “Ingos”, finanziato dall'Ue, gli scienziati sono stati in grado di potenziare la capacità di misurazione delle emissioni di gas in Europa  potenzialmente nocivi, come l'ossido di azoto e il metano (le molecole di gas metano, rispetto a quelle di anidride carbonica, trattengono più calore e sono quindi dannose per il riscaldamento globale). Con il progetto Ingos è stata creata un’imponente rete di stazioni per l'osservazione dell'atmosfera in tutta Europa, per raccogliere con precisione e unire le misurazioni di questi gas ed effettuare un riferimento incrociato con altri dati.

fonte://www.repubblica.it/ambiente/

 

Canada, 9 febbraio

I rifiuti elettrici si possono trasformare in oro...

Alcuni  ricercatori dell’Università del Saskatchewan in Canada sono riusciti, con un metodo eco-sostenibile ed economico, a estrarre l’oro da apparecchiature elettriche ed elettroniche non più in funzione.

La nuova tecnica dei canadesi prevede l’utilizzo di una soluzione di acido acetico e un ossidante, che permette di sciogliere l’oro in appena 10 secondi e estrarlo dai circuiti stampati lasciando intatte le componenti in rame, nichel, ferro e altri metalli.

I vantaggi sono: abbattimento dei costi e possibilità di riciclo dei materiali (ogni anno il mondo produce oltre 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) ).

Gli attuali sistemi industriali per rimuovere l’oro dagli scarti elettronici, cioè la  pirometallurgia e l’idrometallurgia, sono in genere costosi, ad alta intensità energetica e non sostenibili, poichè rilasciano composti organici come le diossine o usano cianuro, acido nitrico e acido cloridrico. Inoltre, dopo questi trattamenti, il materiale  che conteneva l’oro non è riciclabile.

fonte:/www.rinnovabili.it/ambiente/

 

Roma, 9 febbraio

Legambiente: le città italiane devono adottare strategie per adattarsi al climate change.

“Le città italiane alla sfida del clima”: questo è il nome del dossier  realizzato da Legambiente in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e presentato oggi a Roma. 

Il tema è la  resilienza climatica e i luoghi dove la strategia di lotta al climate change dovrebbe divenire prioritaria. Già da 2010 in moltissimi comuni italiani si sono registrati danni ambientali legati a fenomeni atmosferici estremi, come ondate di calore, allagamenti, frane, esondazioni etc...

Oggi è vitale attuare strategie locali e nazionali di adattamento al climate change: secondo  Legambiente i comuni devono  elaborare “Piani Clima”, che consentano, anche con l’aiuto della Protezione Civile, di individuare le aree a maggiore rischio, realizzando progetti di adattamento di fiumi, delle infrastrutture e dei quartieri.

A livello comunitario sono previsti fondi strutturali 2014-2020 che, si spera, saranno utilizzati per il bene dei cittadini...

fonte://www.rinnovabili.it/ambiente/

 

Bruxelles, 09 febbraio

Energie sostenibli: in Ue l'eolico supera l'idroelettrico.

La European Wind Energy Association (Ewea) riporta  gli ultimi dati sull’utilizzo delle energie rinnovabili: l'eolico supera l'idroelettrico e diventa la terza principale fonte di produzione di energia nell'Unione europea, con il 15,6% della capacità installata; la Germania concentra il 47% di nuovi impianti, l’Italia è al nono posto con 295MW installati (2,3% dell'Ue).

Secondo il rapporto, l'anno scorso in Europa sono stati investiti 26,4 miliardi di euro per finanziare lo sviluppo dell'energia eolica, cioè il 40% in più rispetto al totale dell'investimento del 2014.

Giles Dickson, ad della Ewea dichiara:

"L'energia eolica è un'industria matura, ha senso economicamente e contribuisce in maniera significativa alla sicurezza energetica e agli obiettivi di competitività dell'Europa".

fonte://www.repubblica.it/ambiente/

 

PE,8 febbraio

Delusione dal Parlamento Ue: bocciata la proposta della Commissione Ambiente per ristabilire i limiti per le emissioni inquinanti delle auto (Euro 6).

Con 323 voti contrari, 317 in favore e 61 astensioni, in sessione plenaria è stata bocciata la proposta di risoluzione della Commissione Ambiente dell’Europarlamento che mirava a ristabilire i limiti originariamente fissati dalle norme comunitarie per le emissioni inquinanti delle auto (Euro 6).

Secondo la proposta si sarebbe dovuto annullare la decisione presa il 28 ottobre scorso dal Comitato tecnico permanente UE per i veicoli a motore, nella quale i limiti riguardanti gli ossidi d’azoto (NOx) emessi dai motori diesel erano stati notevolmente innalzati. Più del doppio fino al 2020 rispetto ai livelli di 80 mg/km per i veicoli diesel fissati fin dal lontano 2007.

La Commissione Europea sostiene che l’aumento temporaneo dei limiti deriva dalla necessità di “considerare i dubbi tecnici relativi all’uso dei nuovi dispositivi portatili di misurazione delle emissioni (PEMS), così come i limiti tecnici per il miglioramento – nel breve termine – della performance, in condizioni reali di guida, del rilevamento delle emissioni per le autovetture a diesel attualmente prodotte.”

La co-presidente del Partito Verde Europeo Monica Frassoni dichiara: “si tratta del primo provvedimento europeo dopo lo scandalo Dieselgate-Volkswagen. E la maggioranza degli europarlamentari ha fatto il gioco della parte più retriva dell’industria automobilistica, senza curarsi della salute dei cittadini che dovranno subire livelli di inquinamento sempre più alti e pericolosi... ora abbiamo impegni chiari presi dalla Commissione europea: una clausola di revisione, con un calendario preciso, al fine di abbattere i valori massimi di emissione ai livelli che sono stati concordati dai co-legislatori e, nel lungo termine, una proposta di riforma del regime di omologazione UE per le auto, così come richiesto dal Parlamento”.

fonte://www.greenews.info/

 

Roma, 5 febbraio

5 febbraio 2016:  oggi è la Giornata contro lo spreco alimentare.

Ecco i dati di Waste Watcher, l’osservatorio nazionale di Last Minute Market,  relativi allo spreco alimentare: in Italia gettiamo nella spazzatura ancora 2,5 chili di cibo al mese a famiglia (30 milioni di tonnellate l’anno), pari a 28 euro, per un totale di 8,4 miliardi l’anno (lo 0,5% del Pil nazionale).

Su scala globale, l’impatto economico sfiora i 1.000 miliardi di euro l’anno.

Essenziale dunque sensibilizzare la coscienza pubblica sul tema dello spreco alimentare, (ancora oggi quasi 9 italiani su 10 comprano al supermercato cibi a lunga conservazione...) A livello europeo il tema spreco alimentare appare affrontato con lentezza: vi è stato un provvedimento del PE nel 2012, ma l’obiettivo comunitario è di dimezzarlo entro il 2025. 

fonte://www.rinnovabili.it/ambiente/

 

Londra, 1 febbraio 

Clima globale: previsti aumenti nei prossimi 5 anni.

Il “Met Office” britannico prevede, per i prossimi 5 anni, l’aumento delle temperature medie globali. Il clima verrà mitigato, ma solo per il 2017, quando, secondo l’organizzazione meteorologica, è prevista, grazie alla dissipazione di El Niño, una diminuzione delle temperature globali e l’eventuale attivazione di un evento opposto, La Niña. In pratica vi sarà un ampio raffreddamento dell’Oceano Pacifico centro-orientale, che dovrebbe mitigare il grande caldo degli ultimi anni.

Ma questo evento sarà breve, poichè  è previsto che la Terra subirà un nuovo e costante riscaldamento e quindi l’aumento nell’atmosfera di anidride carbonica.

fonte://www.rinnovabili.it/ambiente/

 

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ULTIME DI GENNAIO

A cura di Federica De Rose, Redazione Foroeuropa

 

Investire in carbone: ora è un rischio.

Secondo l’Università di Oxford è in calo il mercato del carbone; in particolare, “a rischio” sono gli impianti a carbone australiani, cinesi e statunitensi.

A sfavore giocano le  politiche sui cambiamenti climatici, lo stress idrico, l’inquinamento atmosferico e la concorrenza delle fonti rinnovabili come il fotovoltaico.

Il caso emblematico è quello delle miniere di carbone in Australia, fortemente a rischio, poichè dipendono interamente dalle esportazioni (rispetto al consumo locale esportano una quantità tripla di carbone); a remare contro sono  gli attivisti e numerosi regolamenti restrittivi. Fortunatamente sono sempre più numerosi coloro che condividono i costi di manutenzione della rete elettrica tradizionale utilizzando l’energia solare negli impianti domestici a scapito dei dell’energia fossile che ha costi decisamente più alti ed è altamente inquinante.

fonte:rinnovabili.it

 

 

Papa Francesco sulla bioetica: “La Chiesa non rivendica alcuno spazio privilegiato”

Dopo avere ben chiarito che la Chiesa “non rivendica alcuno spazio privilegiato” sulla bioetica, anzi “è soddisfatta quando la coscienza civile, a vari livelli, è in grado di riflettere, di discernere e di operare sulla base della libera e aperta razionalità e dei valori costitutivi della persona e della società”, Papa Francesco si rivolge al Comitato Nazionale di Bioetica chiedendo di lavorare su “analisi interdisciplinare delle cause del degrado ambientale”, sul “tema della disabilità ed emarginazione dei soggetti vulnerabili”, e verso la “armonizzazione degli standard e delle regole delle attività biologiche e mediche, regole che sappiano riconoscere i valori e i diritti fondamentali”. Il papa sensibilizza il Comitato anche sul “degrado ambientale” (“alla ricerca di percorsi che riconoscano la corretta centralità dell’uomo nel rispetto degli altri esseri viventi e dell’intero ambiente”), sulla “disabilità e emarginazione dei soggetti vulnerabili, in una società protesa alla competizione, alla accelerazione del progresso”. Un terzo tema importante per il Papa è lo “sforzo sempre maggiore verso un confronto internazionale in vista di una possibile ed auspicabile, anche se complessa, armonizzazione degli standard e delle regole delle attività biologiche e mediche, regole che sappiano riconoscere i valori e i diritti fondamentali“.

Secondo la Chiesa, inoltre, le  applicazioni biotecnologiche in campo medico “ non possono mai essere utilizzate in modo lesivo della dignità umana e nemmeno devono essere guidate unicamente da scopi industriali e commerciali“. 

fonte:ilfattoquotidiano.it 

 

 

Il Ministro Galletti:  legislazione ambientale più ampia, maggior potere allo Stato e minor potere agli Enti locali. 

Sembrano decise le intenzioni del Ministero dell’Ambiente riguardo la riforma del Codice dell’Ambiente (dlgs 152 del 2006), che, secondo Galletti, “è stato il frutto di una ricomposizione di articoli della legislazione vigente raccolti in maniera disorganica e senza alcun coordinamento”. Da qui l’intenzione di nominare una apposita commissione di studio, che dovrebbe esaminare il modo in cui sono ripartite le competenze ambientali e proporre una loro riorganizzazione, “tenendo conto delle profonde trasformazioni costituzionali che sono in corso”.

Il Ministro si base sicuramente sulla riforma del Titolo V della Costituzione, secondo cui la competenza su energia, infrastrutture strategiche e grandi reti di trasporto è interamente dello Stato e viene ridotta l’influenza degli Enti locali, in particolare delle Regioni. La posizione del Ministero non piace a molti movimenti di protesta, tra cui il movimento “No Triv”, che con il  referendum appoggiato da 9 Consigli regionali, vuole riaffermare il ruolo cruciale dei territori al tavolo negoziale: “ Da quando la legge di stabilità ha cancellato il Piano delle Aree, infatti, le Regioni hanno perso l’unico strumento di pianificazione organizzata delle trivellazioni entro i propri confini” 

fonte: rinnovabili.it

 

 

Terra dei fuochi a Roma?...

Roma, Parco di Tor Fiscale: la zona è stata messa sotto sequestro dopo che il gruppo sicurezza pubblica emergenziale della polizia di Roma Capitale ha portato alla luce una discarica stratificata abusiva (rifiuti elettronici, pneumatici... ).Purtroppo è stata creata con metodo: alcune aziende della zona hanno creato negli anni accessi abusivi alle gallerie, che collegano catacombe del II e III secolo, coprendole di rifiuti di ogni tipo.

Si aspettano i risultati delle analisi dei campioni da parte dell’Arpa, per accertare il reato di inquinamento e disastro ambientale: le pene vanno dai 2 ai 6 anni di carcere. Essenziale, ovviamente, sarà l’immediatezza delle operazioni di bonifica.

fonte: rinnovabili.it

 

 

Raccolta RAEE in Italia: bene, ma per l’Ue si può fare molto di più...

L’Italia e il sistema di gestione RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche): secondo ERP Italia, ramo nazionale dell’European Recycling Program, i volumi trattati sono aumentati del 7% rispetto al 2014, ma l’obiettivo europeo è ancora lontano.

L’ultima direttiva europea sui RAEE prevede che, a partire dal 2016, gli Stati membri raccolgano almeno il 45% delle apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato. In peso, questo significa circa 7,5 kg per abitante. Dal 1 gennaio 2019, l’obiettivo sarà quello del 65% (circa 10 kg pro capite). Purtroppo il nostro Paese è molto distante dal  prossimo traguardo: nel 2015, i sistemi collettivi che operano sul territorio nazionale hanno raccolto 229 mila tonnellate di RAEE, pari a 3,8 kg pro capite.

fonte:rinnovabili.it

 

 

Classifica degli stati più sostenibili del mondo: primo posto la Finlandia... e l’Italia?

Ormai tutti conosciamo il significato in ambito ambientale di “sostenibile”, ossia la “prerogativa essenziale per garantire la stabilità di un ecosistema, mantenere nel futuro i processi ecologici che avvengono all'interno di un ecosistema e la sua biodiversità.” Secondo l’ultimo rapporto Yale University, (ha studiato il livello di salute delle popolazioni, la qualità dell’aria, il livello di distribuzione dell’ acqua potabile, l’utilizzo delle risorse idriche, la sostenibilità dell‘attività agricola, la salute delle foreste, le tecniche di pesca permesse, la tutela della biodiversità e degli habitat e la correlazione tra cambiamento climatico e metodologie di produzione di energia) è la Finlandia il Paese più sostenibile del mondo; l’Italia è solo al 29° posto.

Secondo l’”Enviromental Performance Index “il nord europa continua ad avere il primato della “sensibilità” all’ambiente, mostrando una maggiore qualità della vita; oltre la Finlandia, ecco la classifica: Islanda, Svezia, Danimarca, Slovenia, Spagna, Portogallo, Estonia, Malta e Francia. L’Italia, con il punteggio 84,48 si classifica al ventinovesimo dopo Stati uniti (26), Repubblica Ceca (27) ed Ungheria (28). In dieci anni abbiamo perso 8,43 punti percentuali, quindi le nostre politiche per la tutela ambientale sono ancora troppo deboli. I peggiori Paesi per sostenibiltà sono: l’Afghanistan (176), la Nigeria (177), il Madagascar (178), l’Eritrea (179) e la Somalia, ultima in classifica con soli 27,66 punti. 

fonte:rinnovabili.it

 

 

Ilva: riunione tecnica a Bruxelles, per l’Ue l’Italia può proseguire i lavori di bonifica ambientale.

In occasione della riunione tecnica a Bruxelles sull'Ilva, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli affari europei Sandro Gozi riporta:

“L'Italia può proseguire i lavori per tutte le misure che riguardano le bonifiche ambientali e a tutela della salute pubblica. E deve farlo celermente”. Comunque la Commissione europea continua a monitorare se il sostegno a favore dell'Ilva di Taranto rispetti la normativa Ue sugli aiuti di Stato, e a “verificare se l'accesso agevolato al finanziamento accordato all'Ilva per ammodernare lo stabilimento di Taranto conferisca all'azienda un vantaggio indebito precluso ai concorrenti” . L'Aula del Senato ha poi approvato la conversione in legge del decreto legge sull'Ilva: si danno disposizioni per la cessione a terzi dei complessi aziendali del gruppo Ilva e stanzia risorse per le bonifiche e il risanamento ambientale.

fonte: euractiv.it

 

 

Futuro a rischio per la validità degli antibiotici.

L’allarme viene da un report su “Lancet” (rivista medico-scientifica pubblicata dal Lancet Publishing Group) : in Cina è stato scoperto un nuovo gene (trovato in alcuni enterobatteri come Escherichia coli e Klesbsiella pneumoniae  prelevati da animali da allevamento e da pazienti ospedalieri), che conferisce resistenza ai batteri anche contro un antibiotico considerato uno dei più funzionanti attualmente.

Annalisa Pantosti, dirigente del Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità dichiara: “Le economie emergenti, come la Cina e l’India, sono fonti importanti anche per l’emergenza di nuove forme di antibiotico-resistenza”... la resistenza alla colistina era già nota...”.

L’ultimo report Esvac dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) rileva che solo nel 2013 il nostro Paese ha consumato 120 tonnellate di polimixine (la classe di antibiotici di cui fa parte la colistina), per un totale di oltre 1.300 tonnellate di antimicrobici usati in ambito veterinario. Ogni anno, solo in Europa, le resistenze agli antibiotici fanno circa 25 mila vittime. Qualcosa possiamo fare, per esempio razionalizzando l’utilizzo degli antibiotici e, dichiara la Pantosti: ” Di sicuro il primo passo è rappresentato dal miglioramento delle condizioni di allevamento, e così dall’abbassamento del rischio di contagi. Per il resto, trovare misure alternative all’uso profilattico, a livello del singolo animale e non della comunità, come si fa negli esseri umani, è ancora difficile”. 

fonte:repubblica.it

 

 

Emissioni gas serra: l’accordo di Parigi entra in vigore con la firma di almeno  55 paesi.

L’accordo di dicembre sul clima raggiunto a Parigi al termine dei negoziati della COP21 non è ancora in vigore: sarà depositato a New York, presso la sede delle Nazioni Unite, il 22 aprile 2016. Da quel momento i Governi di tutto il mondo avranno un anno di tempo per firmare il testo.

Laurent Fabius, ministro degli esteri francese e presidente della conferenza Onu sul clima di Parigi, a Strasburgo, dichiara: "Serve che il maggior numero di leader mondiali siano presenti a New York... Occorrono almeno 55 paesi che rappresentino almeno il 55% delle emissioni di gas serra perché l'accordo entri in vigore”. Secondo Fabius è essenziale che “siano attuate le varie iniziative per il periodo precedente al 2020, dall'alleanza solare internazionale, lanciata dall'India, agli impegni finanziari per le rinnovabili in Africa, e già guarda alla COP22, la seconda sessione della conferenza di Parigi prevista a novembre 2016 a Marrakesh.”

fonte: euractiv.it

 

 

Cetacei a rischio a causa delle PCB (sostanze chimiche artificiali altamente tossiche).

Secondo uno studio della Zoologist Society of London i grandi cetacei (orche, tursiopi, delfini comuni e stenelle striate) sono a rischio estinzione a causa delle PCB, sostanze chimiche artificiali altamente tossiche, vietate già dagli anni ’80.

Attraverso i dragaggi e le trivellazioni risalgono queste sostanze tossiche che indeboliscono il sistema immunitario di questi animali e ne riducono il sistema riproduttivo, provocando una serie di aborti.

Le più alte concentrazioni di PCB si trovano nel mar Mediterraneo occidentale e a sud-ovest della Penisola Iberica, ma, purtroppo, sono stati rilevati sintomi da esposizione anche in branchi di orche al largo della Scozia, mentre in una popolazione di tursiopi nella zona del Portogallo non si verificano nascite da oltre un decennio... 

fonte: alternativasostenibile.it

 

 

Etichettatura per il Made in Italy: secondo M5S si può migliorare.

Fortunatamente si è arrivati all’etichettatura che rivela l’origine dei prodotti, ma secondo un deputato del M5S c’è bisogno di chiarire meglio gli orientamenti del governo in materia di etichettatura agroalimentare.

A Montecitorio  il viceministro delle Politiche agricole Andrea Olivero risponde: “Il governo è concretamente impegnato, sia in sede nazionale che europea, per ottenere l'obbligo di indicare nelle etichette l'origine dei prodotti agroalimentari.”

In realtà, il disegno di legge europea 2015, in corso di approvazione da parte del Consiglio dei ministri, prevede una sanzione amministrativa, da 10 mila a 250 mila euro, nel caso di pratiche commerciali scorrette che potrebbero indurre in errore il consumatore sul Paese di origine o sul luogo di provenienza e sull'ingrediente primario degli alimenti. Secondo il deputato M5S il viceministro non rivela l’intenzione del governo di chiedere all’Ue un'evoluzione della normativa sull'etichettatura. 

fonte:alternativasostenibile.it