A CURA DI

AVV. ANTONELLA ROBERTI

NEWS DI OTTOBRE 2015

 

SEGNALAZIONE

A cura di Giuseppe Licastro, docente ISE nell’a.a. 2010-2011

 

L’AVVIO DELLA PRIMA PARTE DELLA SECONDA FASE DI EUNAVFOR MED

(testo aggiornato all’8 ottobre 2015)

È stata avviata il 7 ottobre scorso la prima parte della seconda fase dell’operazione navale EUNAVFOR MED, che si prefigge di contribuire «a smantellare il modello di business delle reti del traffico e della tratta di esseri umani nel Mediterraneo centromeridionale (EUNAVFOR MED)» mediante «misure sistematiche per individuare, fermare e mettere fuori uso imbarcazioni e mezzi usati o sospettati di essere usati dai passatori o dai trafficanti» (v. art. 1 della decisione (PESC) 2015/788 del Consiglio del 18 maggio 2015; articolo poi rettificato parzialmente: v. infra): l’operazione prevede infatti tre diverse fasi successive.

La prima fase (v. art. 2, par. 2, lett. a. della decisione (PESC) 2015/788 del Consiglio del 18 maggio 2015), iniziata il 22 giugno scorso, attiene sia alla raccolta di pertinenti informazioni sul traffico di migranti e sulla tratta di persone che all’attività di pattugliamento marittimo in alto mare: attività quindi di necessaria intelligence e di vigile sorveglianza marittima in alto mare.

Da menzionare che la misura relativa all’intelligence rientra (adesso) nel quadro delle diverse azioni contemplate dal «Piano d’azione dell’UE contro il traffico di migranti (2015-2020)»: detto piano (p. 6), esorta infatti la partecipazione di EUNAVFOR MED, attraverso la condivisione delle informazioni raccolte, alle attività della squadra operativa ad hoc dedicata (anche) all’intelligence che si dovrebbe istituire nel quadro dell’operazione denominata JOT MARE lanciata da EUROPOL allo scopo di contrastare le attività delle organizzazioni criminali volte a facilitare i c.d. “viaggi della speranza” via mare verso l’Europa.

La seconda fase prevede (v. lett. b., par. 2, art. 2 della rettifica parziale della decisione (PESC) 2015/788): al punto i. la possibilità di procedere all’esecuzione di fermi, ispezioni, sequestri e dirottamenti in alto mare di imbarcazioni sospettate di essere usate per il traffico e la tratta, secondo quanto previsto dal diritto internazionale, incluse le pertinenti disposizioni contemplate dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982 e dal Protocollo sullo smuggling di migranti allegato alla Convenzione di Palermo del 2000; al punto ii. la possibilità di procedere all’esecuzione di fermi, ispezioni, sequestri e dirottamenti in alto mare o nelle acque territoriali e interne dello Stato interessato, delle suddette imbarcazioni, secondo quanto stabilito dall’autorizzazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite oppure «dello Stato costiero interessato».

La terza fase, che richiede la medesima autorizzazione prevista al punto ii. della precedente fase, si caratterizza invece per le finalità, piuttosto “aggressive”, tese a eliminare oppure rendere inutilizzabili le imbarcazioni impiegate dai trafficanti. Da notare che la rettifica parziale della decisione (PESC) 2015/788 (v. art. 1 e art. 2, par. 2, lett. c.), ha “ritoccato” la locuzione «mettere fuori uso [le] imbarcazioni» con «eliminare [le] imbarcazioni» probabilmente allo scopo di accentuare l’incisività delle misure: detto ritocco, però, non cambia la sostanza.

Con l’avvio della prima parte della seconda fase dell’operazione si prevede quindi di effettuare fermi, ispezioni, sequestri e dirottamenti in alto mare (v. appunto supra): occorre però precisare che il considerando n. 6 della rettifica parziale della decisione (PESC) 2015/788 “vincola” l’esecuzione dell’operazione all’“osservanza” della Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status dei rifugiati, del principio di non-refoulement e della disciplina internazionale a tutela dei diritti umani.

Appare utile segnalare la recentissima audizione dell’ammiraglio di divisione Enrico Credendino comandante dell’operazione EUNAVFOR MED, presso il Comitato parlamentare Schengen, Europol e immigrazione, che presenta senza dubbio profili molto interessanti concernenti, appunto, l’operazione, al seguente link.

 

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NOTIZIE DALL'UE

A cura di Caterina Aloi, Redazione Foroeuropa

 

LIBIA: PIANO UE PER LA SICUREZZA, ITALIA GUIDA PIANIFICAZIONE ASSISTENZA

Nel piano europeo per gli aiuti a immediato, medio e lungo termine al governo di unità nazionale, viene affidato all’Italia un ruolo guida secondo quanto sottoposto dai servizi di Federica Mogherini al Cops, il Comitato politico per la sicurezza e la difesa dell’Ue.

Nei piani di aiuti per la sicurezza è indicato che la cellula di collegamento e programmazione dell’Ue, che lavora a Tunisi (Eulpc), ha preparato una bozza concettuale per una "possibile missione internazionale di assistenza" la cui pianificazione operativa è stata affidata all'Italia con un’estensione del mandato di Eulpc fino a ottobre 2016.

Nella prima fase dopo l'eventuale insediamento del governo di unità nazionale è previsto che "sia la missione dell'Onu Unsmil a condurre il coordinamento iniziale" per la sicurezza e si afferma che "una missione internazionale di assistenza, se politicamente accettabile per i libici, avrà bisogno di qualche tempo per essere dispiegata". L’ultima fase potrebbe consistere nella pianificazione e attuazione di attività a lungo termine per la riforma del settore della sicurezza, per il disarmo e per lo sminamento.

Fonte: Ansa

 

 

CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA: CONTRIBUTO UNIFICATO IN MATERIA DI APPALTI NON CONFLIGGE CON IL DIRITTO EUROPEO

La Corte di giustizia Europea con la sentenza relativa alla causa C-61/14 del 6 ottobre 2015 ha disatteso le aspettative di tutti coloro che da anni lottano contro gli importi elevati del contributo unificato nel settore degli appalti che di fatto rendono sempre più difficile l’accesso alla giustizia amministrativa e una concorrenza effettiva e meritocratica tra le imprese.

La sentenza di fatto ribalta la posizione dell’Avvocato Generale che cercava di ricondurre il sistema italiano di tassazione dell’accesso alla giustizia amministrativa in materia di appalti ad una maggiore conformità al diritto europeo.

Si riteneva, nella sostanza, che un contributo unificato di così elevata portata (da 2.000 a 6.000euro) incidesse nel diritto di impugnativa e di difesa nei confronti dell'amministrazione pubblica e fosse discriminante nei confronti dei piccoli operatori che non avrebbero avuto sufficienti risorse economiche per impugnare provvedimenti ritenuti illegittimi.

A seguito del ricorso si era aggiunta l'accorata dichiarazione di sostegno dell'iniziativa da parte dell'intera categoria degli avvocati - sia amministrativisti che civilisti - i quali hanno sperato che una pronuncia di accoglimento potesse spingere lo Stato italiano a calare la pressione fiscale sulle cause ma la Corte di Giustizia respinge il ricorso e ritiene la normativa italiana perfettamente in linea con le normative comunitarie.

Fonte: ilquotidianodeldiritto.ilsole24ore, Giurdanella.it

 

 

TERRORISMO: ITALIA FIRMA PROTOCOLLO CONTRO FOREIGN FIGHTERS

Il 22 ottobre l'Italia ha firmato il protocollo aggiuntivo alla Convenzione per la prevenzione del terrorismo del Consiglio d'Europa che contiene misure per la lotta al fenomeno dei foreign fighters.

Il Protocollo prevede la criminalizzazione di una serie di azioni tra cui la partecipazione consapevole a un gruppo terroristico, l'essere addestrati a compiere atti terroristici, il viaggiare all'estero per farlo, oltre alla raccolta di fondi e l'organizzazione di tali atti.

Con l'Italia hanno firmato il Protocollo altri 16 paesi del Consiglio d'Europa: Belgio, Bosnia, Estonia, Francia, Germania, Islanda, Lettonia, Lussemburgo, Norvegia, Polonia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Regno Unito. Il Protocollo, inoltre, è stato firmato dall'Unione Europea ed resta aperto alla firma e ratifica anche dei Paesi non membri del Consiglio d'Europa.

Fonte: Ansa

 

 

COMMISSIONE UE ANNUNCIA 2,2 MLD NEL 2016 PER ERASMUS +

La Commissione Ue ha annunciato lo stanziamento di 2,2 miliardi di euro per il 2016 nell'ambito del programma Erasmus +, destinato a circa 600 mila giovani europei per dare loro nuove opportunità di studio e di apprendistato all'estero. Inoltre, sarà assicurata a 200 mila insegnanti la possibilità di continuare il proprio sviluppo professionale.

Promuovere l'inclusione sociale sarà anche uno dei temi affrontati dalla due giorni "Istruzione, Formazione e Forum della Gioventù" in programma a Bruxelles, un incontro annuale tra le istituzioni Ue e i rappresentanti delle politiche nazionali per condividere esperienze e scambio di buone pratiche in questi campi.

Fonte: Ansa

 

 

STUDIO UE, PENSIONATE PIÙ A RISCHIO DI POVERTÀ DEGLI UOMINI

Secondo uno studio della Commissione Europea tra gli anziani (over 65) le donne sono più a rischio di povertà rispetto agli uomini. Questo sarebbe legato alle differenze di salario che esistono tra uomini e donne fin dal primo giorno di lavoro.

Per le donne, il rischio di povertà ed esclusione sociale è più elevato secondo la Commissione del 4% in più per la fascia tra 65 e 74 anni, e il 6% in più per quella sopra i 75.

Secondo la ricerca della Direzione generale Occupazione, la pensione media percepita da una donna è più bassa di quella di un uomo, spesso in modo sostanziale: nel 2012, in media era il 60% di quella degli uomini. Un calcolo che comprende anche le pensioni di reversibilità. La differenza nelle pensioni riflette quella in remunerazioni, ore di lavoro e durata della vita lavorativa. Differenze che, spiega la Commissione, possono avere radici nei livelli di istruzione e nelle diverse forme di discriminazione di genere. Ad esempio, le attività di mantenimento della casa e dei figli o dei genitori anziani, ricadono per la maggior parte sulle donne, che quindi conoscono maggiori interruzioni della vita lavorativa o part-time rispetto agli uomini.

Fonte: Ansa

 

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NOTIZIE DALL'EUROPA

A cura di Annamaria Serinelli, Redazione Foroeuropa

 

Priorità della Commissione europea – Un’Unione economica e monetaria più profonda e più equa

L’Euro è qualcosa di cui essere fieri. Ma è anche qualcosa che potrebbe funzionare meglio.

Giovedì 22 ottobre la Commissione europea presenterà una serie di proposte per un’Unione economica e monetaria più profonda e più equa.

Queste proposte si baseranno sulla “Relazione dei Cinque Presidenti” pubblicata a giugno. Il report dei cinque presidenti è frutto di numerose consultazioni tra gli sherpa degli Stati membri, le altre istituzioni dell’UE interessate e i cinque presidenti stessi: Jean-Claude Juncker (Presidente della Commissione europea), Donald Tusk (Presidente del Consiglio europeo), Jeroen Dijsselbloem (Presidente dell’Eurogruppo e Presidente del Consiglio dei governatori del Meccanismo europeo di stabilità), Mario Draghi (Presidente della Banca centrale europea) e Martin Schulz (Presidente del Parlamento europeo).

I documenti sono consultabili sul sito della Commissione europea e disponibili in tutte le lingue dell’Unione.

Fonte: http://ec.europa.eu/priorities/economic-monetary-union/index_en.htm

 

  

Lotta alla radicalizzazione e al terrorismo: prima conferenza ministeriale europea ad alto livello

Il 19 ottobre la Commissione europea ha ospitato la prima conferenza ad alto livello sulla risposta della giustizia penale al fenomeno della radicalizzazione.

Alla conferenza hanno partecipato Ministri della Giustizia, membri del Parlamento europeo, funzionari dei governi nazionali, il coordinatore antiterrorismo dell'UE, Eurojust e addetti ai lavori che operano in prima linea, come i pubblici ministeri e i direttori di carceri. Affrontare il problema della radicalizzazione è un elemento fondamentale dell'Agenda europea sulla sicurezza, che definisce la risposta collettiva dell'Unione europea al terrorismo.

La Commissaria responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, Vera Jourová, ha aperto il dibattito sulle strategie da adottare per contrastare più efficacemente la radicalizzazione e fare in modo che la giustizia penale risponda in modo adeguato a questa sfida comune. La Commissaria ha dichiarato: «In Europa la radicalizzazione è una minaccia crescente. La radicalizzazione online e il problema dei combattenti stranieri sono sfide nuove, emerse negli ultimi anni. Il fenomeno della radicalizzazione in carcere è particolarmente preoccupante. La Commissione si è impegnata a sostenere gli Stati membri finanziando progetti in quest'ambito e formando gli addetti ai lavori del sistema giudiziario penale per affrontare soggetti radicalizzati». 

In occasione della conferenza Dimitris Avramopoulos, Commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, ha dichiarato: «Contrastare la radicalizzazione in maniera decisa è una priorità fondamentale della nostra azione di lotta al terrorismo e l'Agenda europea sulla sicurezza lo afferma molto chiaramente. Per questo motivo stiamo rafforzando la nostra rete di sensibilizzazione al problema della radicalizzazione con un centro di eccellenza all’interno di Europol, per migliorare lo scambio di buone pratiche e di informazioni con gli oltre 2 000 esperti e operatori del settore in tutta Europa. Sempre in questa ottica organizzeremo quest'anno un Internet Forum con i principali protagonisti del settore, per rafforzare la nostra risposta collettiva alla radicalizzazione online» 

Ulteriori informazioni nel sito web dell’evento e nel programma.

Fonte: http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20151019_conferenza_contro_radicalizzazione__it.htm

 

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AMBIENTE, AGRICOLTURA E SCIENZA

A cura di Federica De Rose, Redazione Foroeuropa

 

fonte:redazione ANSA 

Expo, Milano, 16 ottobre 2015

Ultimissime Ban Ki-moon e la Carta Milano: il Segretario è contento della traduzione in coreano...

Durante la diretta della trasmissione Rai “La Vita in Diretta”, che ha avuto l’onore di ospitare Ban Ki-moon, il Segretario dell’Onu dichiara: "La Carta di Milano è stata tradotta in 22 lingue diverse. Mi ha fatto molto piacere vedere anche la versione in coreano. Oltre alle 6 lingue ufficiali della nazioni unite ci sono altre 16 traduzioni. Quindi questa Carta di Milano non appartiene solo agli italiani ma a tutti".

"E' importante che le giovani generazioni, ma anche gli adulti, i funzionari, gli uomini giovani e vecchi - ha detto Ban Ki-moon - tengano in considerazione i desideri della gente, dei migranti e di coloro che sono più vulnerabili. Come segretario generale delle Nazioni Unite vi posso garantire che entro il 2030 non ci sarà più nessuno che andrà a letto con la fame. Ci sarà anche l'uguaglianza di genere, non ci sarà più discriminazione, in particolare verso le donne".

  

fonte:milano.corriere.it/notizie/cronaca

Milano-Expo,16 ottobre 2015

Maurizio Martina consegna a Ban Ki-moon la Carta di Milano. 

La Carta di Milano, il documento (con oltre un milione di firme...) che richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione ad assumersi le proprie responsabilità per garantire alle generazioni future di poter godere del diritto al cibo è oggi “arrivata” al segretario dell'Onu, Ban Ki-moon, durante la cerimonia avvenuta all'interno di Expo, che rappresenta il momento-simbolo dell'Esposizione Universale di Milano. 

Ban Ki-moon: la fame «è un’ingiustizia terribile. Noi siamo qui per rafforzare il nostro impegno contro la fame nel mondo intero». Ban Ki-moon ricorda che dal 2000 il numero di persone denutrite si è dimezzato, ma «ancora 800 milioni soffrono la fame». Il modo in cui decidiamo di coltivare, processare, distribuire e consumare il cibo che mangiamo, ha aggiunto, «ha un effetto profondo sulla gente, sul pianeta, sulla prosperità e sulla fame». E quindi «mantenere le promesse dell’Agenda 2030 non sarà possibile - secondo il segretario delle Nazioni Unite - senza un rapido progresso nel cancellare fame e denutrizione».

Riguardo il “tema” della fame, ecco altre dichiarazioni significative...:

-Papa Francesco nella lettera al direttore generale della Fao : «Non accontentiamoci delle buone intenzioni». La Giornata Mondiale dell’Alimentazione «pone in primo piano tanti nostri fratelli che, nonostante gli sforzi compiuti, soffrono la fame e la malnutrizione, anzitutto per l’iniqua distribuzione dei frutti della terra, ma anche a causa di un mancato sviluppo agricolo»...Siamo testimoni «spesso muti e paralizzati, di situazioni che non è possibile legare esclusivamente a fenomeni economici, poiché sempre di più la disuguaglianza è l’effetto di quella cultura che scarta ed esclude tanti nostri fratelli e sorelle dalla vita sociale, non considera le loro capacità e arriva a ritenere superfluo il loro apporto alla vita della famiglia umana».

- Mattarella: «Nutrire il pianeta è una sfida epocale che abbiamo davanti e un ideale inseparabile dalla pace», «...il traguardo può essere raggiunto. Il diritto a cibo e acqua — ha assicurato — può essere affermato in tutti i continenti. La cooperazione può prevalere sul conflitto, il dialogo sul fanatismo, la crescita delle opportunità può restringere la forbice delle diseguaglianze. La generazione Fame Zero sta per nascere e noi vogliamo accoglierla».

 

fonte: alternativasostenibile.it/ 

16 ottobre 2015 

Allarme dalla Lipu: la biodiversità delle alpi italiane è a rischio. 

Purtroppo anche le numerose specie di uccelli che vivono sulle Alpi italiane sono minacciate dai cambiamenti climatici. Anche la realizzazione di nuovi impianti per lo sci causa l'innalzamento delle temperature, poichè contendono e strappano agli uccelli selvatici i loro territori di nidificazione, costituiti da praterie e altri ambienti d'alta quota. E ancora.. lo sfruttamento forestale minaccia le specie legate alle foreste montane.

Queste constatazioni provengono da Lipu-BirdLife Italia, presente al convegno di Parigi su "Uccelli e cambiamenti climatici", promosso da BirdLife International, LPO (BirdLife in Francia) e Muséum national d'histoire naturelle. Secondo i dati presentati da Mattia Brambilla - ricercatore italiano che ha illustrato una ricerca promossa dal MUSE di Trento, da Fondazione Lombardia per l'Ambiente (FLA), Università di Torino e dalla Lipu-BirdLife Italia - specie tipiche delle nostre Alpi come spioncello, sordone, fringuello alpino, codirosso spazzacamino, civetta nana e civetta capogrosso potrebbero subire una forte contrazione di areale nel corso dei prossimi decenni, compresa tra il 24% e il 97%.

"Cambiamenti climatici e tutela della biodiversità sono fortemente legati tra di loro - dichiara Claudio Celada, direttore Conservazione natura Lipu, presente al convegno di Parigi - Il ruolo infatti degli ecosistemi, come per esempio foreste, zone umide e oceani, è cruciale nella regolazione del clima, e buone politiche di conservazione della biodiversità sono, e saranno sempre di più in futuro, fondamentali per la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici".

 

fonte: bio.uniroma2.it/ 

16 Ottobre 

Apicoltori italiani “pro” recepimento della nuova direttiva europea.

Gli apicoltori italiani definiscono “inutile” il  “terrorismo su Ogm”.

Aumenta il rischio transgenico”, ma il settore apicoltura sembra d’accordo con il Consiglio dei Ministri, che ha approvato il decreto legislativo di attuazione della direttiva europea 2014/63 che riguarda il miele. [...] La novità più “tosta” è la direttiva 2014/63 (che modifica la precedente normativa europea del 2001) che consiste nell’ascrizione del polline tra i “componenti naturali” del miele e non come “ingrediente” [...] Da ciò deriva che la presenza di polline Ogm dovrà essere segnalata in etichetta soltanto se superiore allo 0,9% (tenendo presente che, in linea di massima, la presenza del polline nel miele si aggira attorno allo 0,5%). …

  

fonte: alternativasostenibile.it/ 

15 ottobre 2015

Comitato Europeo delle Regioni e Anci  insieme contro lo spreco alimentare.

L'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) e il Comitato Europeo delle Regioni (CdR) partecipano oggi e domani al lancio del Patto Urbano per le Politiche Alimentari e alla firma della Carta di Milano all'EXPO; il Presidente del CDR Markku Markkula presente all'EXPO di Milano in rappresentanza degli enti locali e regionali dell'Unione Europea afferma: “siamo impegnati a definire una strategia condivisa per aumentare la sostenibilità della produzione e del consumo di cibo, ridurre lo spreco alimentare su scala globale e garantire l'accesso al cibo, all'acqua e all'energia pulita quale diritto fondamentale dei cittadini".  Per quanto  riguarda il nostro Paese sulla stessa linea si conferma il sindaco di Torino Piero Fassino, presidente ANCI e membro del CdR: "Siamo impegnati a definire una strategia condivisa per aumentare la sostenibilità della produzione e del consumo di cibo, ridurre lo spreco alimentare su scala globale e garantire l'accesso al cibo, all'acqua e all'energia pulita quale diritto fondamentale dei cittadini".

Il Comitato Europeo delle Regioni si impegna a mobilitare città ed enti locali di tutta Europa per raggiungere tali obiettivi.

  

fonte: alternativasostenibile.it/  

15 Ottobre 2015 

Virus: a volte sono utili... 

Secondo uno studio, pubblicato su Scientific Reports, (frutto di una collaborazione tra l'Isac-Cnr, l'Università Politecnica delle Marche e l'Università di Galway) esisterebbe una nuova connessione fra virus marini, sostanza organica e clima.

In sintesi: Il fitoplancton, (“insieme di piccoli organismi capaci di fotosintesi, adattati alla sospensione nel mare e nelle acque dolci, e soggetti al trasporto passivo da parte di onde e correnti”) è in grado di produrre gigantesche “fioriture algali”, che poi “muoiono”, in genere a causa della mancanza di nutrienti, decimati da virus marini che infettano e uccidono il fitoplancton. La “morte del fitoplancton crea una sostanza organica che rimane sulla superficie oceanica e viene trasferita in atmosfera dall'aerosol marino,(che si crearsi con il moto ondoso); si creano così delle “nebbie” che bloccano la radiazione solare, contribuendo a raffreddare il clima.

Uccidendo il fitoplancton, i virus, presenti in abbondanza negli oceani (ne esistono mille quadriliardi... ), “rilasciano nano e micro particelle organiche nell'atmosfera in quantità molto maggiore di quella che sarebbe prodotta dalla morte naturale del plancton, che in tal caso si depositerebbe sul fondale marino".

  

CURIOSITA' SCIENTIFICHE

fonte:bio.uniroma2.it 

15 ottobre 2015 

Connessioni cerebrali come le impronte digitali... 

Emily Finn e i suoi colleghi della Yale University di New Haven, nel Connecticut, (studio descritto sulla rivista “Nature Neuroscience”), sulla base di scansioni di risonanza magnetica funzionale su 126 soggetti, avrebbero scoperto che lo schema di connessioni cerebrali è unico per ognuno di noi, e potrebbe quindi essere usato per identificare una persona, proprio come si fa con le impronte: sembra che ognuno di noi possieda un proprio “profilo di connettività tra le varie aree del cervello”, diverso da quello di tutti gli altri, e che si associa alla capacità di ragionamento di fronte a situazioni nuove. Tutto ciò potrebbe  aprire la strada alla progettazione di interventi terapeutici o educativi ritagliati sulle specifiche esigenze individuali.

 

fonte: alternativasostenibile.it/  

14 Ottobre 2015  

Italia e LEED: in crescita la domanda di edifici sostenibili in diversi settori dell'economia. 

L'Italia è vicina ai 300 progetti certificati LEED... 

Il LEED (The Leadership in Energy and Environmental Design- sviluppato dalla U.S. Green Building Council (USGBC)) è il sistema statunitense di classificazione dell'efficienza energetica e dell'impronta ecologica degli edifici, che fornisce un insieme di standard di misura per valutare le costruzioni “ambientalmente” sostenibili, riconoscendo le prestazioni degli edifici in settori chiave, quali il risparmio energetico ed idrico, la riduzione delle emissioni di CO2, il miglioramento della qualità ecologica degli interni, i materiali e le risorse impiegati, il progetto e la scelta del sito. Secondo il Presidente USGBC Rick Fedrizzi: “In Italia i musei, gli edifici universitari, le ville antiche di 400 anni e le scuole dimostrano che gli edifici sostenibili possono essere maestose e antiche, e parte del paesaggio caratteristico delle comunità storiche. Allo stesso tempo, i nuovi grattacieli di design in Italia sono testamenti alle innovazioni di sostenibilità e scoperte rivoluzionarie inaugurate attraverso LEED. "

 

fonte: alternativasostenibile.it/

14 Ottobre 2015  

Senato: presentate le Nuove Linee Guida dei Titoli di Efficienza Energetica.

ASSOESCO (Associazione Confindustriale delle Energy Service Companies), ha presentato in Senato alcuni suggerimenti per le Nuove Linee Guida dei Titoli di Efficienza Energetica, con la finalità di contribuire agli obiettivi di miglioramento e di potenziamento delle stesse.

Di seguito i  “suggerimenti” più significativi:

  • La non retroattività delle nuove linee guida, per mantenere stabilità per gli investitori, a tutela sia degli operatori che dei clienti finali.
  • Il mantenimento dell'attuale previsione del "silenzio assenso", per non aggravare l'efficienza del meccanismo, stante la complessità dell'attività istruttoria e il necessario prolungamento del periodo di valutazione dal parte del GSE.
  • Il ricorso all'autotutela da parte del Gestore dei Servizi Energetici solo in casi residuali
  • L'incarico ad enti certificatori terzi accreditati delle verifiche dei progetti, come già avviene per l'Emission Trading Scheme (ETS).
  • L'introduzione di un Gruppo Consultivo, composto da rappresentanti delle istituzioni competenti e delle associazioni di categoria rappresentative degli operatori, garante della trasparenza del meccanismo.

Nota: dopo essere stato introdotto in Italia, il meccanismo italiano dei Titoli di Efficienza Energetica è stato oggetto di approfonditi studi ed analisi da parte della Commissione Europea dell'Agenzia Internazionale per l'Energia, ed è modello per gli altri paesi dell'Unione Europea.

 

fonte:ansa.it/europa/ 

Milano 8 ottobre 2015

L’Ue risparmia con la plastica. 

L’associazione no profit Petcore Europe riporta che nel 2014 sono state riciclate oltre 66 miliardi di bottiglie in Pet da 1,5 litri, pari a circa il 58% del totale di quelle messe in commercio. Nel 2014 sono state raccolte 1,8 milioni di tonnellate di bottiglie e contenitori in Pet, su un totale di 3,1 milioni presenti sul mercato, con un aumento del 6,8% rispetto all'anno precedente; 

ciò rappresenta un valido contributo all’economia circolare europea e una spinta all’incentivazione della raccolta e del riciclo di questo materiale.

 

fonte:ansa.it/europa/ 

Strasburgo,7 ottobre 2015 

L’Europarlamento: ok a nuove regole emissioni impianti riscaldamento. 

Il Pe approva le nuove regole che impongono limiti alle emissioni degli impianti di combustione fra 1 e 50 MW, in particolare di quelli finalizzati al riscaldamento o raffreddamento di grandi edifici o condomini, oppure piccole industrie.

Per essere precisi: 623 voti a favore, 70 contrari e 12 astensioni, per accordarsi sulle emissioni di particolato, anidride solforosa e biossido di azoto. Secondo i rapporti Ue sono almeno 143mila gli impianti di questo tipo in Europa ancora sprovvisti di regole sugli inquinanti. 

Andrzej Grzyb (Ppe), relatore polacco del provvedimento, si mostra entusiasta: "Questa normativa colma il vuoto legislativo che abbiamo fra la direttiva ecodesign, che definisce gli standard per gli impianti di combustione da meno di 1 MW, e quella per le emissioni industriali, che copre quelli oltre i 50 MW”; secondo Piernicola Pedicini (M5S) le nuove regole risultano invece "deboli e parziali", perché "non hanno incluso inquinanti tossici come il mercurio o le diossine" e non coprono "le piattaforme petrolifere offshore e gli impianti alimentati a biomassa, che possono così inquinare senza limiti".

 

fonte:ansa.it/europa/

Strasburgo, 6 ottobre 2015

“Frodi  Volkswagen”: “necessarie investigazioni...” 

Il Presidente della Commissione ambiente del Parlamento Ue Giovanni La Via in occasione della plenaria di Strasburgo, ha sostenuto la necessità di “...fare in modo che le regole stringenti sulla qualità dell'aria a tutela della nostra salute vengano pienamente rispettate”. Questo in riferimento alle ormai note “frodi  Volkswagen” sui test di omologazione; La Via ha chiesto alla Commissione Ue di procedere con le “necessarie investigazioni" e propone di realizzare i test su strada e non in laboratorio e ha chiesto alla Commissione "l'eventuale istituzione di un'Autorità di omologazione o sorveglianza europea, che possa gestire in maniera coordinata le operazioni di controllo e verifica".

 

fonte:alternativasostenibile.it/ 

Lussemburgo, 6 Ottobre 2015  

L’Ue la “ciclabilità urbana”. 

Finalmente la ciclabilità urbana farà parte dei temi affrontati nell'agenda dei ministri dei trasporti dell'Unione Europea che si incontreranno a Lussemburgo.

Sul tema si è espresso con chiarezza Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente:”...Favorire nuovi stili di mobilità è fondamentale per la salute, l'economia, il clima, la qualità della vita"."In molte città europee la ciclabilità urbana è una realtà consolidata - e si sta affermando una nuova gerarchia dei mezzi di trasporto che non mette più al primo posto l'automobile, ma l'efficienza dello spostamento”. 

Per quanto riguarda l’Italia una ricerca proprio di Legambiente testimonia che esistono almeno 20 comuni capoluogo che presentano un alto livello di ciclabilità  anche a livello europeo: a Pesaro, Bolzano, Ferrara e Treviso almeno un quarto della popolazione si sposta a pedali. In altre cinque città il 20% degli spostamenti è soddisfatto dalle bici e in 11 la percentuale di ciclisti è superiore alla soglia del 10%.

 

fonte:alternativasostenibile.it/ 

2 Ottobre 2015

Bei: nuove risorse per l’energia rinnovabile. 

Ormai l’economia è una delle priorità dell’Unione europea: la Banca europea per gli investimenti offre infatti 17 miliardi per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e creare economie a basso impatto ambientale. Alcune soluzioni di finanziamento sono rappresentate per esempio dagli incentivi per l’energia da biogas, che consentono alle imprese agricole con scarsa liquidità di investire in questi tipi di risorse e possono così far crescere il proprio mercato.

Inoltre il 25% delle risorse messe a disposizione dalla Bei sarà impiegata nella creazione di progetti relativi all’area climatica; il resto delle risorse sarà finalizzato anche a favore della crescita del settore privato. Obiettivo generale: creazione di un sistema economico green per garantire un consumo ridotto di carbonio.

Di seguito alcuni esempi di progetti europei per i quali la Banca centrale europea ha destinato circa 7 miliardi:

  • nel Regno Unito e nel Belgio nuovi impianti solari.
  • in Ungheria, Spagna, Francia, Germania, Bulgaria e Svezia nuove reti autostradali.
  • in Portogallo e in Germania sarà ampliata la copertura internet.

Al settore privato saranno invece destinati 5.5 miliardi. Saranno sbloccati (speriamo...) i vecchi progetti europei ed africani ma anche avviati quelli nuovi, cercando anche nuovi investitori e partner. 

La Bei sta inoltre valutando i progetti scolastici e universitari per l’Austria, il Regno Unito e la Polonia.

 

fonte:minambiente.it/ 

Forte dei Marmi, 2 ottobre 2015

Ministero dell’Ambiente: regole per contrastare l’erosione delle coste italiane e misure ambientali per il rilancio dell’economia del mare. 

Il Sottosegretario Silvia Velo, in occasione del II Forum Internazionale del Mare e delle Coste (Forte dei Marmi)-  “Ministero a lavoro su norme dragaggi porti, erosione coste e blue economy"- conferma la creazione di nuovi regolamenti per le operazioni di dragaggio nei porti, interventi per contrastare il fenomeno dell’erosione delle coste italiane e misure ambientali per il rilancio dell’economia del mare.

“Un lavoro – ha detto Silvia Velo – che nasce per favorire lo sviluppo delle attività economiche legate al mare, attraverso un'idea moderna ed efficiente di sviluppo sostenibile.”

“...Se è vero che ambiente e sviluppo insieme possono avviare in tutti i settori una nuova fase di crescita economica, lo è ancor di più per l'economia del mare”.

  

CURIOSITA' SCIENTIFICHE 

fonte:bio.uniroma2.it/

24 settembre 2015 

Scoperti geni “orfani”. 

In occasione della conferenza «Società per la biologia molecolare e l’evoluzione» che si è svolta a Vienna, è stata presentata una ricerca da Mar Albà, biologo dell’«Institut Hospital del Mar d’Investigacions Mèdiques» di Barcellona, secondo cui esistono geni «nuovi», generati «ex novo», che non somigliano a nessun altro, cioè non hanno “antenati o parentele”, e sono presenti in vari organismi, anche nell’ uomo (600 quelli potenzialmente umani finora catalogati). Questi geni «orfani» che improvvisamente si attivano, derivano dal Dna «spazzatura». Non è chiaro come e perché i nuovi geni vengono “assemblati o generati ex novo...”.

 

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IMPORTANTE SENTENZA SUL TRASPORTO AEREO

A cura di Roberta Capri, Funzionaria Ministero dei Trasporti

La Corte di giustizia, nella causa C257/14, si è pronunciata sul ritardo del volo a causa di due pezzi difettosi dell’aereo ed ha stabilito che tale problema tecnico, sorto improvvisamente, non imputabile a carenza di manutenzione, né emerso nel corso di un regolare controllo, non rappresenta un vizio occulto di fabbricazione ed è controllabile da parte del vettore che è tenuto al pagamento della compensazione pecuniaria a favore del passeggero.

 

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"E' L'ORA DEL TTIP!"

Segnalate da COLDIRETTI

 

TTIP: CONSEGNATE A JUNCKER 3,2 MLN DI FIRME CONTRO L'ACCORDO

08-10-15 - Bruxelles, (Agra Press) - gli oppositori del partenariato Transatlantico che partecipano alla campagna "stop TTIP" hanno simbolicamente consegnato al Presidente della Commissione Europea Jean Claude JUNCKER 3,2 milioni di firme contro l'accordo.

Gli organizzatori della campagna, che vantano l'adesione di 500 organizzazioni in ventitre' Stati membri, hanno sottolineato come il numero delle firme raccolte nell'arco di un anno sorpassi di tre volte il limite necessario per una proposta di iniziativa popolare. La campagna organizzera' nella prossima settimana una serie di iniziative di sensibilizzazione e mobilitazione dell'opinione pubblica.

 

TTIP: SCORDAMAGLIA, ANACRONISTICA E PENALIZZANTE POSIZIONE DI CHI IN UE VUOLE BLOCCARE NEGOZIATO

08-10-15 - Roma, (Agra Press) - Luigi SCORDAMAGLIA, Presidente di Federalimentare, esprime "grande preoccupazione" per la crescente opposizione in Europa contro il TTIP, il negoziato Transatlantico che regola i rapporti commerciali tra UE ed USA, e la raccolta di 3,2 milioni di firme consegnate al presidente della commissione europea JUNCKER.

"La sottoscrizione del recente accordo del Transpacifico - dichiara SCORDAMAGLIA - rischia di lasciare l'Europa fuori dal commercio internazionale e di sottometterla all'imposizione di regole e standard scritti da altri. Invece che preoccuparsi di cio' e reagire accelerando la conclusione dell'accordo TTIP, che rimetterebbe al centro della scena commerciale il nostro continente, in Europa c'e' ancora chi si arrocca su posizioni anacronistiche e prova a bloccare il negoziato". Va sottolineato inoltre - aggiunge - che la maggioranza dei 3,2 milioni di firme e' stata raccolta in Germania, le cui esportazioni alimentari, in gran parte, si caratterizzano nel segmento commodity, quindi piu' esposto alla concorrenza usa, piuttosto che in quello di alta qualita', Dop e Igp, che invece appartiene all'Italia. Per SCORDAMAGLIA, "l'accordo sarebbe anche lo strumento ideale per concordare con gli USA strumenti di contrasto all'Italian sounding, che in quel Paese raggiunge valori superiori a qualsiasi altra area del mondo".

 

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A cura di Annamaria Serinelli, Redazione Foroeuropa

 

BERLINO IN PIAZZA CONTRO IL TTIP, IL MEGA ACCORDO USA-UE

10 ottobre 2015, Berlino in piazza contro il Trattato di libero scambio-Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP). Circa 100.000 persone hanno manifestato nella capitale tedesca per chiedere lo stop al mega accordo attualmente in discussione tra l’Unione europea e gli Stati Uniti, finalizzato a ridurre le barriere commerciali che esistono e limitano lo scambio di prodotti e servizi.

In fase di negoziazione dal 2013, il trattato commerciale tra Bruxelles e Washington qualora venisse siglato – e la cosa sembra molto probabile – sarebbe il più grande al mondo e quindi con enormi conseguenze. Gli organizzatori della protesta, tra cui Greenpeace e Oxfam, temono che l’intesa possa abbassare gli standard di tutela ambientale, di qualità e di sicurezza dei prodotti dagli alimentari alle caldaie fino ai reattori nucleari e mettere in pericolo anche i diritti dei lavoratori.

Il corteo di Berlino inaugura una settimana di mobilitazione in tutte le città d’Europa, con la consegna finale all’Unione europea di oltre 3,2 milioni di firme di cittadini.

Fonte: http://it.euronews.com/2015/10/10/berlino-in-piazza-contro-il-ttip-il-mega-accordo-usa-ue/

 

NOBEL PER LA LETTERATURA A SVETLANA ALEXIEVICH, VOCE ANTI PUTIN

Il Nobel per la Letteratura 2015 è stato assegnato alla scrittrice e giornalista Svetlana Alexievich «per la sua opera polifonica, un monumento alla sofferenza e al coraggio del nostro tempo». L'autrice di Preghiera per Černobyl’, pubblicato in Italia da E/O e da Bompiani, è nata il 31 maggio 1948 in Ucraina da padre bielorusso e madre ucraina, e attualmente vive in Bielorussia.

Alexievich ha dichiarato in una conferenza stampa a Minsk: «Non mi piace questo 84% dei russi che incita ad uccidere gli ucraini, mi piace il mondo russo della letteratura e della scienza ma non rispetto il mondo russo di Putin e di Stalin», ed ha aggiunto: «Grazie alla Svezia perché capisce il dolore russo». 

La vincitrice del Premio Nobel ha raccontato i principali eventi dell'Unione Sovietica nel secondo dopoguerra.  Tra i suoi titoli usciti in Italia, Ragazzi di zinco sui reduci della guerra in Afghanistan, pubblicato da E/O, e la raccolta Tempo di seconda mano - La vita in Russia dopo il crollo del comunismo, pubblicata da Bompiani nel 2014. Nel libro si trova uno spaccato della tramontata civiltà sovietica, quasi un'enciclopedia dei sogni dell' "uomo rosso", di coloro i quali hanno vissuto quell'epoca anche esaltante e stentano oggi ad adattarsi a un "tempo di seconda mano".

Già in odore di Nobel nel 2014, la Alexievich è stata costretta a lasciare il suo Paese perché perseguitata dal regime del Presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko che l'accusava di essere un agente della CIA. Dopo dodici anni vissuti all'estero, è tornata a Minsk.

La Toscana ha ospitato per due anni la scrittrice bielorussa, che ha vissuto a Pontedera dal 2000 al 2002 nell'ambito di un progetto internazionale di accoglienza e sostegno a scrittori e intellettuali perseguitati nei Paesi di origine. «È un grande onore per la Toscana» ha commentato il Presidente della Regione, Enrico Rossi.

I libri di Svetlana Alexievich sono tradotti in oltre quaranta lingue e hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra i quali il Premio per la pace degli editori tedeschi alla Fiera di Francoforte nel 2013, il Prix Médicis essai (2013) e il Premio Masi Grosso d'Oro Veneziano (2014). La scrittrice quest'anno è stata anche ospite del Festivaletteratura di Mantova.

Fonti: www.ansa.it, www.corriere.it, www.nobelprize.org

 

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SEGNALATA DA COLDIRETTI 

COMMISSIONE UE: DUE TERZI DEGLI STATI MEMBRI CHIEDONO DI VIETARE COLTIVAZIONE OGM

05-10-15- Bruxelles, (Agra Press) - due terzi degli Stati membri dell'Ue, cioe' diciannove su ventotto, hanno chiesto alla Commissione europea di vietare la coltivazione di OGM autorizzati su tutto o parte del loro territorio, ha riferito la Commissione europea. Si tratta di Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Slovenia, Ungheria. Inoltre, la Gran Bretagna ha presentato domanda per Scozia, Galles e Irlanda del Nord, mentre il Belgio lo ha fatto per la Vallonia.

In base alla direttiva, la domanda di divieto di coltivazione deve essere trasmessa alle industrie produttrici degli OGM che hanno un mese per reagire e hanno diritto di veto, al quale pero' gli Stati possono replicare invocando "seri motivi", legati ad esempio a specifiche politiche agricole o ambientali.

Attualmente, l'unica coltura OGM autorizzata in Europa e' il mais mon 810. Otto domande sono in corso, compresa quella per il rinnovo del mais mon 810. Per quattro, l'EFSA ha gia' espresso parere positivo, mentre altre quattro sono in corso di esame.

 

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AMBIENTE E CLIMA: ULTIME DI SETTEMBRE E PRIME DI OTTOBRE

A cura di Federica De Rose, Redazione Foroeuropa

 

fonte: rinnovabili.it/ambiente

1 ottobre 2015

Italia: “No OGM sul nostro territorio”. 

Martina, Il Ministro dell’Agricoltura chiede (di concerto con i ministri dell’Ambiente, Gianluca Galletti, e della Salute, Beatrice Lorenzin) alla Commissione europea il bando delle colture OGM già approvate a livello comunitario. Siamo tra i 14 Paesi che hanno messo il bando al biotech.

A vietare la coltivazione di piante transgeniche sul proprio territorio sarebbero, in tutto, 14 Stati e 3 Regioni, pari al 65% della popolazione dell’Unione e al 66,2 per cento della terra coltivabile (la lista è consultabile a questo link). Altri potrebbero aggiungersi prima della scadenza, fissata per il 3 ottobre.

I bandi notificati possono impedire l’ingresso delle quattro varietà di mais OGM già approvate per la coltivazione nell’Unione:Monsanto MON810, Pioneer TC1507 e Syngenta GA21 e Bt11, più altri 4 in via di autorizzazione.Secondo Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti: «Gli organismi geneticamente modificati in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico del made in Italy».

Gli Stati membri si preparano a ricorrere alla clausola di salvaguardia prevista dalla esclusiva competenza dell’Efsa (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare); avranno l’opzione su ragioni di carattere socio-economico, obiettivi di politica ambientale, agricola, di ordine pubblico, pianificazione urbana e territoriale, uso del suolo e volontà di evitare contaminazioni per le colture non OGM.

 

 

fonte:rinnovabili.it/ambiente 

Bonn, 1 ottobre 2015 

Ancora sul clima...

Un altro annuncio auteroevole riguardo il clima viene dal capo dell’UNFCCC, (Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici- United Nations Framework Convention on Climate Change) Christiana Figueres, che ha annunciato che 130 parti della Convenzione hanno depositato i rispettivi impegni, e che l’ONU si attende che la grande maggioranza dei Paesi rimanenti ne segua l’esempio.

In particolare sono 30 le nazioni che si sono impegnate: il Brasile, seguito da diversi altri Paesi latinoamericani, africani, mediorientali, e da alcuni Stati insulari: tra essi Perù, Uruguay, Cile, Congo, Namibia, Mali, Burkina Faso, Israele, Libano, Vanuatu e Isole Salomone. Nel frattempo, Giordania, Capo Verde, Grenada, Barbados, Vietnam, Mauritania, Costa d’Avorio, Benin e altri ancora hanno presentato delle revisioni ai loro precedenti impegni.

L’India è in “standby...”: ricordiamo che è il Paese più “importante”, per il peso in termini di inquinamento.

 

 

fonte:rinnovabili.it/ambiente

1 Ottobre 2015

Approvato il credito di imposta per le bonifiche dall’amianto. 

Senato: la Commissione ambiente ha approvato un emendamento al collegato ambientale che stanzia 5,7 milioni l’anno per chi bonifica i capannoni dall’amianto. C’è voluto un anno, ma ora molte aziende che possiedono capannoni con tetti da smantellare potranno usufruire del credito di imposta del 50%. Il bonus sarà attivo nel 2016 e verrà applicato sulle dichiarazioni che arrivano fino al 2019. Sarà destinato a interventi di dimensioni ridotte, come dimostra il budget totale: 5,7 milioni all’anno per tre anni, a patto che il tetto minimo per gli investimenti superi i 20mila euro.

In seguito il Ministero dell’Economia dovrà  decretare circa le modalità con cui il credito viene erogato; per ora il governo ha introdotto (solo in commissione Ambiente del Senato) anche un fondo per la progettazione di interventi di bonifica dell’amianto negli edifici pubblici.

 

 

fonte : ansa.it 

Bruxelles, 30 settembre 2015 

Clima: come stanno lavorando i leaders?

Prendiamo in esame un  punto di vista importante: quello del Presidente dell’Ue, Tusk.

Di fronte all’Assemblea dell’Onu parla di “sforzo comune”  nella lotta ai cambiamenti climatici da parte dei leaders europei e non solo: Ue e Onu devono far sì che si attui un impegno globale contro il riscaldamento del pianeta. L’Europa si è posta l’obiettivo di effettuare un taglio del 40% delle emissioni di CO2 rispetto al 1990, ma Tusk ribadisce che “senza un accordo globale, gli sforzi isolati dell'Europa non avranno senso. Quello che conta per l'Europa sono gli effetti pratici, non il fervore ideologico".

 

 

fonte:alternativasostenibile.it

30 Settembre 2015 

ENEA: riprodotta l’energia delle stelle. 

A Genova ENEA e ASG Superconductors hanno presentato il primo modulo di magnete superconduttore per il reattore sperimentale di fusione nucleare JT-60SA, in costruzione a Naka in Giappone che è finalizzato a riprodurre la stessa reazione che avviene nelle stelle.

Sono l’Europa e il Giappone i Paesi che per primi stanno portando avanti il programma Broader Approach con la realizzazione il Tokamak , l'impianto che brucerà il primo plasma nel 2019, che rientra nell'obiettivo di accelerare la ricerca sulla fusione nucleare.

L’Italia partecipa al Broader Approach tramite l’ENEA:  all'evento hanno partecipato il Commissario dell'ENEA Federico Testa, il Presidente di ASG Superconductors Davide Malacalza, l'Amministratore Delegato di ASG Vincenzo Giori e Walter Tosto, Presidente dell'omonima società. Presenti anche 50 delegati provenienti da Europa e Giappone che partecipano al Technical Coordination Meeting, organizzato dall'ENEA per fare il punto sullo stato di avanzamento del reattore sperimentale.

Le bobine ENEA - ASG Superconductors andranno a comporre il magnete superconduttore di JT-60SA, cuore pulsante del reattore a fusione con il compito di confinare nel Tokamak il plasma, la materia di cui il sole e le stelle sono composti, che raggiunge una temperatura di milioni di gradi in modo da replicare lo stesso processo di produzione di energia del sole e delle stelle.

 

 

fonte:www.ansa.it

Bruxelles , 29 settembre 2015 

Movimento 5 Stelle contro il Parlamento Ue: stavolta la “questione” è sulla pellicceria. 

Marco Zullo, eurodeputato del Movimento 5 Stelle, ha fortemente criticato il Parlamento Europeo per aver permesso, al suo interno, l'allestimento di un vasto padiglione di “FurEurope”, che raccoglie le associazioni di pellicceria e gli allevatori di visone europei.

Zullo si è rivolto al presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, ricordandogli l'articolo 13 del Trattato Ue, secondo il quale deve essere tenuto in considerazione il benessere degli animali e le crudeltà ai loro danni vanno perseguite.

 

 

fonte:www.ansa.it

Bruxelles, 29 settembre 2015

Comportamento anticoncorrenziale di Gazprom sui mercati del gas dell'Europa.

Il portavoce della commissaria alla concorrenza Margarethe Vestager assicura che la Commissione Ue considererà con attenzione la risposta di Gazprom alle accuse sollevate di abuso di posizione dominante sul mercato del gas europeo.  Già dal 2012 era stata aperta l'inchiesta sul comportamento anticoncorrenziale di Gazprom sui mercati del gas dell'Europa orientale e centrale, in particolare in termini di prezzo. Lo scorso aprile la Commissione aveva deciso di inviare la lettera formale alla società energetica per abuso di posizione dominante, dandole tempo sino al 28 settembre per rispondere. La risposta di Gazprom: "le affermazioni della Commissione sono basate su una metodologia sbagliata" soprattutto per quanto riguarda il livello dei prezzi.” L’obiettivo è arrivare a "una decisione accettabile per le due parti".

 

  

fonte: www.ansa.it 

Bruxelles, 29 settembre 2015

Ue , Volkswagen e lo scandalo delle emissioni truccate...

E’ noto ormai che lo scandalo dei test truccati sulle emissioni che ha travolto Volkswagen si è allargato: dopo gli Usa anche in Europa crescono i casi di test sulle emissioni ‘taroccati' .

Ai miliardi di multa che verranno inflitti al marchio potrebbero aggiungersi quelli in Europa.

Un portavoce della Commissione europea in vista dell'incontro a Bruxelles tra l'ad di Volkswagen per il brand auto Herbert Diess, e la commissaria europea a mercato interno e industria Elzbieta Bienkowska dichiara: “ Ci aspettiamo che Volkswagen spieghi la situazione, che collabori con le autorità nazionali e che rispetti le regole europee".

La commissaria riferirà della discussione ai ministri dei 28 giovedì a Lussemburgo al Consiglio competitività. Una portavoce della Commissione Ue dichiara: “Il caso Volkswagen "sulla base delle informazioni che abbiamo al momento, non ha effetti sulla posizione Ue" in vista della Conferenza sul clima a Parigi”... bisogna tenere le due questioni separate". Le emissioni i cui valori sono stati 'truccati' dal software ingannevole riguardano comunque le emissioni NOx, che hanno effetti diretti sulla salute umana, e non quelle di CO2.

 

 

fonte:www.ansa.it

29 SETTEMBRE 2015

Cambiamento climatico e salute umana.

Bettina Menne dell’ufficio regionale per l’Europa dell’OMS, risponde circa le conseguenze dirette e indirette sulla salute del cambiamento climatico. (Ci tiene a sottolineare che già da 20 anni la sezione europea dell'OMS si sta occupando degli effetti sulla salute umana dei cambiamenti climatici attuando metodi e strumenti per valutare l'impatto ambientale del mutamento e assistendo gli Stati membri nel processo di adattamento al cambiamento climatico).

Si stima che, a livello globale, nel 2000 si siano verificati circa 150.000 decessi a causa del cambiamento climatico. Entro il 2040 siamo destinati a raggiungere i 250.000 decessi l'anno. La mortalità dovuta alle ondate di calore e alle alluvioni è destinata ad aumentare, in particolare in Europa: l'ondata di calore del 2003 ha causato più di 70 000 decessi in 12 paesi europei, soprattutto tra i membri più anziani della popolazione, più vulnerabili alle alte temperature.

Ecco alcune delle conseguenze delle alte temperature e delle variazioni di temperature:

- favoriscono gli incendi boschivi che  ogni anno nel continente causano morti e danni alle proprietà, generando inquinamento atmosferico da particolato derivante dalla combustione e tali sostanze possono causare malattie e morte prematura.

- gli inverni più miti e le estati più umide stanno espandendo le aree in cui insetti vettori di malattie (ad esempio, zecche e zanzare) sopravvivono e si moltiplicano, causando malattie come la malattia di Lyme, il dengue e la malaria anche in nuove aree in cui il clima non era favorevole allo sviluppo e alla trasmissione di tali.

-le variazioni stagionali potrebbero avere conseguenze negative specialmente per le persone affette da allergie.

-i mutamenti delle temperature e delle precipitazioni influiranno sulla capacità di produzione alimentare nella regione paneuropea, con riduzioni significative nell'Asia centrale, aggravando il problema della malnutrizione, rischiando inoltre conseguenze come un aumento dei prezzi del cibo a scala globale. Il cambiamento climatico può aggravare problemi sociali ed economici già esistenti.

I paesi europei dovranno rafforzare e adattare i propri servizi sanitari per gestire al meglio le potenziali conseguenze del cambiamento climatico nell'area, magari trasferendo o la ristrutturando gli ospedali in modo da prepararli a eventuali alluvioni.

È evidente ormai che si devono adottare misure per mitigare il cambiamento climatico al fine di salvaguardare la salute pubblica anche a livello nazionale.

 

 

fonte:alternativasostenibile.it 

29 Settembre 2015

Il pesce: alimento base, ma occhio alle etichette e alle certificazioni sulla sostenibilità.

Il pesce è un alimento importante nella nostra dieta, ma è noto come la pesca eccessiva praticata con metodi non sostenibili e lo sfruttamento indiscriminato delle risorse stanno causando importanti danni ambientali.

Questo ci “obbliga” ad acquistare il pesce con maggiore attenzione e consapevolezza; se ne è parlato anche a Expo 2015, in occasione del convegno "Cibo e salute. Cibo e sostenibilità" che si è svolto nella sala convegni Future Food District di Coop.  All’interno dell’evento rappresentanti di aziende leaders nel settore della surgelazione hanno sottolineato l’importanza di una pesca sostenibile e dell'acquacoltura responsabile; questo significa fornire certificazioni e anche alle altre “referenze":

-per il pescato c'è la certificazione MSC (Marine Stewardship Council), che attesta la provenienza del pesce e le attività gestite secondo criteri di sostenibilità.

-per il pesce proveniente da acquacoltura c'è invece il bollino ASC (Aquaculture Stewardship Council), che ha elaborato standard a garanzia di un allevamento responsabile di pesce e frutti di mare. E’ molto importante saper leggere l'etichetta del pesce surgelato, dove si trovano varie informazioni, come la tracciabilità: si può infatti conoscere la provenienza del pesce cercando la sigla della zona FAO in cui è stato pescato e confrontandola con le tabelle approvate dalla legislazione italiana.

 

 

fonte: alternativasostenibile.it

25 Settembre 2015

Il sottosegretario al Ministero dell’Ambiente si esprime sui SIN.

“I siti d’interesse nazionale, ai fini della bonifica, sono individuabili in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell’impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali. (Art. 252, comma 1 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.)”.

Questa è in termini tecnici la definizione dell’attività di bonifica dei SIN (siti di interesse nazionale); oggi, in occasione del RemTech Expo (importante evento in Italia sulla tutela del territorio) l’onorevole Silvia Velo, sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, ha dichiarato:” La bonifica dei Sin come opportunità di sviluppo ambientale, sociale ed economico dei territori è già una realtà ed è anche l’unica prospettiva possibile”

In Italia sono 39 + 1 i Sin che sono aree industriali in parte ancora attive, in parte dismesse, la cui bonifica garantisce la salute ambientale e quella dei cittadini, ma, secondo il Ministro, anche, in molti casi, la possibilità di re-industrializzare quelle aree. Nomina Taranto riferendosi alle aree retro-portuali, che sono collocate in posizioni favorevoli all’insediamento di imprese produttive e nomina Piombino, un’area siderurgica che ha attraversato una profonda crisi.

Il Ministro sostiene l’importanza di un legame tra bonifiche e industria, che “deve essere proficuo e che nell’ultimo anno e mezzo abbiamo cercato di rendere più semplice, più efficiente e più trasparente”.

 

 

fonte:rinnovabili.it 

Onu-New York, 25 settembre 2015

Sviluppo sostenibile e ONU: è ora di concretizzare.

New York-ONU:due giorni (“si chiude” il 27 settembre) di intenso lavoro si prospettano per i grandi del pianeta, che hanno la missione di approvare i nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile. (Sustainable Development Goals – SDGs).

In particolare dovranno fissare i 17 nuovi target principali e i 169 associati :

1. Povertà

2. Fame e sicurezza alimentare

3. Salute

4. Educazione

5. Parità di genere

6. Acqua e servizi sanitari

7. Energia

8. Crescita economica

9. Infrastrutture e industrializzazione

10. Diseguaglianze

11. Città

12. Consumo e produzione sostenibili

13. Cambiamento climatico

14. Oceani

15. Biodiversità, foreste, desertificazione

16. Pace e giustizia

17. Partnerships

Ora gli obiettivi di sviluppo sostenibile non sono più applicati ai cosidetti Paesi in via di sviluppo, ma tutte le nazioni sono tenute a trovare risorse economiche (pubbliche e private) e a canalizzarle concretamente in piani per lo sviluppo sostenibile, evitando sprechi e attuando politiche capaci di migliorare la qualità della vita e rispettare l’ambiente.

 

 

fonte: www.lifegate.it 

24 settembre 2015

Duke University: realizzato il più completo “albero della vita”.

Un gruppo di ricercatori della Duke University si sono impegnati in un’impresa “titanica” e hanno stilato la più completa mappa della vita mai realizzata. Lo studio in sintesi ha

ha cercato di stabilire le relazioni di parentela tra i 2,3 milioni di creature che popolano la Terra, dagli inizi della vita ad oggi.

Gli studiosi hanno consultato, scremato e messo insieme i risultati di oltre cinquecento studi pubblicati negli scorsi decenni, collegando tra loro, alla luce delle nuove scoperte, gli alberi filogenetici (un albero filogenetico è un diagramma che mostra le relazioni fondamentali di discendenza comune di gruppi tassonomici di organismi.)

Il nuovo albero della vita, chiamato “Open Tree of Life”, mostra tutte le parentele tra gli esseri viventi e come le specie si sono differenziate fra loro nel tempo.; l’”albero della vita” rappresenta come lo sviluppo delle forme di vita è avvenuto a partire da un progenitore comune (il tronco o la base dell'albero, altrimenti detta radice).

Secondo i ricercatori questa nuova mappa potrà contribuire anche a scoprire nuovi farmaci, migliorare i raccolti e gli allevamenti e tracciare le origini e la diffusione di malattie infettive come Ebola e influenza.

 

 

fonte:rinnovabili.it 

Washington, 23 settembre 2015

Clima: parole di lode da Papa Francesco al Presidente Obama.

In occasione della cerimonia di benvenuto organizzata a Washington, Papa Francesco definisce “incoraggiante” l’iniziativa di Obama per ridurre l’inquinamento atmosferico grazie alle nuove normative sulle emissioni che la Casa Bianca ha emanato per ridurre le emissioni. (Leggi fortemente osteggiate dai repubblicani presenti durante l’incontro pubblico fra il Presidente e il Papa...)

Il Pontefice cita Martin Luther King, trasformando il clima in una responsabilità costituzionale degli USA. Papa Francesco dichiara: «mi sembra chiaro che il cambiamento climatico sia un problema che non può più essere lasciato alle future generazioni».”...L’umanità ha ancora la capacità di lavorare insieme a costruire la nostra casa comune».-

 

 

fonte: rinnovabili.it

Denver, 22 settembre 2015

BioSIPS: ecco la bio-architettura (“Greenbuilding”).

Il BioSIPS (acronimo di pannelli Bio Strutturali Isolati ) è il nuovo sistema che trasforma i rifiuti come carta, canapa e scarti vegetali in ecomateriali come pannelli, che si possono curvare in forme anche impensabili e che rendono gli edifici sicuri ed energeticamente efficienti. Il merito del brevetto va all’Università del Colorado, in particolare  al team di ricerca che ha collaborato con il US Department of Agriculture, Forest Products Laboratory, il cui obiettivo è quello di collaborare alla sostituzione totale dei materiali attuali a base di petrolio (nocivi per l’ambiente e le persone) in ecomateriali .

 

 

fonte: www.asa-press.com

18 settembre 2015

Il Ministro dell’Ambiente Galletti si esprime sul tema dello spreco alimentare.

Il Ministro Galletti interviene nell’ambito del seminario Fao "Reducing food losses and waste to enhance food security and nutrition", ricordando il suo precedente incontro, (invitato da Papa Francesco), con i Ministri dell’Ambiente dell’Unione Europea e dei Commissari Vella e Canete, in cui si è  riportato il problema dello spreco alimentare, della necessità di iniziative politiche e di interventi tecnologici e di programmazione per minimizzare gli scarti e rendere i cibi utilizzabili più a lungo soprattutto nel sistema della grande distribuzione occidentale. Tramite Expo l’Italia ha voluto porre il tema della nutrizione al centro del dibattito politico mondiale; la FAO è in prima linea in questa battaglia e dal primo maggio la comunità internazionale cercherà  possibili soluzioni per una politica alimentare equa ed efficace; proverà a definire un utilizzo razionale e giusto delle risorse naturali che non impoverisca il pianeta, che fra pochi decenni ospiterà 9 miliardi di abitanti. “...Lo spreco alimentare non è solo una pratica immorale nei confronti di chi non ha cibo per sopravvivere. Lo spreco alimentare è anche spreco di pianeta, è spreco di futuro...”

Il Ministro ricorda che in occasione del semestre di Presidenza dell’Ue, l’Italia  ha promosso la “Carta di Bologna” che “in 11 punti delinea una serie di interventi che i governi possono mettere in atto per fronteggiare gli sprechi alimentari, adeguare sulla conservazione degli alimenti e incoraggiare la donazione degli cibi invenduti ma ancora commestibili a enti di beneficenza e persone in difficoltà, attraverso la semplificazione e l’armonizzazione del quadro di riferimento normativo procedurale, fiscale, sanitario, garantendo altresì la sicurezza e la qualità degli alimenti...” . Inoltre aggiunge che al contesto internazionale della FAO l’Italia ha presentato il PINPASS, Piano Nazionale di Prevenzione degli Sprechi Alimentari e cui ha fatto seguito la firma di un protocollo d’Intesa fra Ministero dell’Ambiente e Associazione dei Comuni Italiani (ANCI) per la diffusione sul territorio nazionale delle buone pratiche e della cultura anti-spreco. 

http://www.eea.europa.eu/it

 

 

fonte:www.lifegate.it 

Visitare il Monte Bianco in Francia per capire il cambiamento climatico.

Secondo la reporter di Bloomberg Helene Fouquet, tornata dopo ventisette anni sul Monte Bianco, i tre gradini che nel 1988 la separavano dai ghiacciai oggi sono diventati 370.

Questo è lo scenario di oggi: una placca metallica gialla segnala il livello del ghiacciaio nel 1985- sotto, il precipizio. “Il ghiaccio azzurro è perduto sotto una sottile coltre di polvere e detriti. È un’immagine triste, e un esempio eclatante dei cambiamenti climatici causati dal riscaldamento globale”. Un parere più tecnico ci viene dal glaciologo Christian Vincent dell’Università di Grenoble, secondo il quale “Non è la natura che determina il destino del ghiacciaio, ma le attività umane. Abbiamo modificato la composizione dell’atmosfera, e questo ha un impatto diretto sul clima”. In sostanza sul pendio del Monte Bianco si è creato un cammino di pietre lungo due chilometri: “è la distanza tra la posizione del ghiacciaio nel 1850 e quella attuale. Come venti campi da calcio incolonnati uno dopo l’altro. I calcoli di Vincent dicono che entro il 2040 occorrerà aggiungere altri 12, pari a 1.200 metri: “Forse 1.400…”.  Il primo blocco di ghiaccio si prevede nel 2030 e i responsabili della società Compagnie du Mont Blanc” (che da oltre un secolo gestisce il collegamento tra la cittadina di Chamonix e il ghiacciaio, tramite un piccolo treno d’epoca) prevedono di spostare già il punto di accesso alla Mer de Glace di almeno 700 metri.

 

 

fonte: www.lifegate.it

Scioglimento del ghiaccio: un problema che riguarda tutti. 

Il nuovo rapporto  del Wwf  “Ghiaccio bollente” ha rilevato come  la riduzione dei ghiacci sul pianeta abbia effetti su specie e uomo. Le rilevazioni satellitari ci dicono che poli e cime nevose si stanno sciogliendo rapidamente. Le previsioni sono queste: perderemo le aree fredde del pianeta e i serbatoi d'acqua dolce;

nel 2050 i due terzi degli orsi polari potrebbero scomparire; in Antartide stessa sorte potrebbe capitare al 75 per cento della popolazione di pinguino di Adelia”; masse di trichechi in Alaska si Il Wwf ci ricorda:“Dal ghiaccio del pianeta dipendono risorse idriche, mitigazione del clima, equilibrio degli oceani, emissioni di gas serra”.

 

 

fonte:repubblica.it/ambiente

Una buona notizia: paradiso marino in Nuova Zelanda.

A largo delle isole Kermadec (Nuova Zelanda) l’uomo sembra non avere ancora “fatto danni...” .   La Nuova Zelanda ha dichiarato paradiso marino questa distesa d'acqua di 620mila kmq, ambiente unico e tra i più incontaminati al mondo, proteggendolo con  una serie di rigidissime norme. Questo ce lo “racconta” il primo ministro John Key all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York.

In quest’area, in cui sarà proibita la pesca, l'esplorazione e l'estrazione mineraria, comprende uno degli habitat marini geologicamente più diversificati, dove si riproducono e alimentano una grande varietà di mammiferi marini, pesci e invertebrati oltre a 6 milioni di uccelli marini di 39 specie diverse.

E’ interessante anche dal punto di vista geologico, ospitando la più lunga catena di vulcani sommersi al mondo, 30 in tutto, e la seconda fossa oceanica più profonda al mondo, con una profondità di 10 mila metri.

Sono state individuate 35 specie di balene e delfini che stagionalmente migrano attraverso questa area tra i tropici e le acque più fredde intorno alla Nuova Zelanda; sono presenti inoltre: la tartaruga embricata, una tartaruga marina della famiglia delle Cheloniidae in via di estinzione, la tartaruga liuto, la più grande tra le tartarughe marine, le tartarughe marine verdi e decine di specie di uccelli marini. Il Santuario marino dovrebbe essere istituito a partire dal 1 ottobre 2016 entrando a far parte di una rete globale di riserve marine che insieme coprono 3,5 milioni di chilometri quadrati nell'Oceano Pacifico.