A CURA DI

AVV. ANTONELLA ROBERTI

NEWS FEBBRAIO 2017

 

NEWS DALL'UE

A cura di Caterina Aloi, Redazione Foroeuropa

 

MIGRANTI: CONSIGLIO UE ADOTTA IL REGOLAMENTO CHE SEMPLIFICA LA SOSPENSIONE DELL’ESENZIONE DEI VISTI

Il 27 febbraio il Consiglio Ue ha adottato il regolamento che facilita il meccanismo per la sospensione dell’esenzione dei visti che renderà più facile contrastare gli abusi al sistema consentendo alla Commissione di attivare il meccanismo di propria iniziativa ed incaricando la Commissione di inoltrare al Parlamento europeo e al Consiglio relazioni annuali che indichino in che misura i Paesi terzi, esenti dall'obbligo di visto, continuino a soddisfare i necessari criteri.

Le possibili motivazioni di sospensione sono state estese ad un calo nella cooperazione sulle riammissioni dei migranti, a un aumento sostanziale della percentuale di rifiuti nelle richieste di riammissioni, incluse quelle di cittadini di Paesi terzi in transito, ed a un aumento nel rischio all'ordine e alla sicurezza interna agli Stati membri. La procedura è diventata più rapida riducendo da sei a due mesi il periodo di riferimento per comparare le circostanze che portano a una sospensione con la situazione dell'anno precedente o con quella antecedente alla liberalizzazione dei visti.

La sospensione può essere attivata sia sulla base della notifica di uno Stato membro alla Commissione Ue, che su iniziativa indipendente di Bruxelles. La nuova norma ora dovrà essere firmata dal Parlamento e dal Consiglio europeo.

Fonte: www.consilium.europa.eu

 

 

IN ARRIVO IL “LIBRO BIANCO” DELL’UE

La Commissione Europea sta lavorando al “Libro Bianco” nel quale verrano indicati diversi scenari possibili per poter individuare la strada più opportuna per il rilancio del funzionamento dell’Unione Europea dopo la Brexit. Il testo verrà presentato prima delle celebrazioni per i 60 anni del Trattato di Roma il prossimo 25 marzo. Tra le ipotesi, sarebbe in buona posizione, quella evocata a più riprese nelle ultime settimane dell'Europa a più velocità in cui i Paesi che desiderano andare avanti più rapidamente nell'integrazione possano farlo senza essere frenati dagli altri,  che sembra avere consensi dalle parole degli ultimi giorni del Presidente della Commissione Europea Juncker.

Fonte: Ansa

 

 

SCUOLA: ITALIA AL TOP NELL’UE PER LINGUE STUDIATE ALLE MEDIE

I dati Eurostat evidenziano che l’Italia con il 95,8% è terza in Europa per numero di studenti delle medie che imparano più lingue straniere quali principalmente l’inglese (98,1%) e il francese (65,4%). Il primo Paese è risultato il Lussemburgo con il 100% poichè prevede obbligatoriamente che si studino sia il francese che il tedesco. Seconda la Finlandia (98,4%) dove dopo l’inglese lo svedese è obbligatorio come seconda lingua nazionale. L’italiano è, inoltre, la sesta lingua straniera più studiata nelle scuole secondarie inferiori con l’1,1%. Il primato ovviamente spetta all’inglese con il 97,3%, seguito dal francese al 33,8%, il tedesco con il 23,1%, lo spagnolo con il 13,6%, il russo con il 2,7%.

Fonte: Ansa

 

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NEWS SULL'AMBIENTE

A cura di Federica De Rose, Redazione Foroeuropa

 

I costi del terremoto: 23,5 miliardi di euro.

E' doveroso ricordare costantemente le gravissime perdite umane dovute al terremoto nell'Italia centrale, ma purtroppo sono notevoli anche i danni economici: 23,5 miliardi di euro. (...e se questa stessa quantità di denaro fosse stata usata per mettere in sicurezza metà di tutti gli edifici pubblici italiani?)

Questa è la stima aggiornata e trasmessa ieri dal Dipartimento della Protezione Civile a Bruxelles, al fine di attivare il Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea (FSUE, che ha lo scopo di sostenere gli Stati membri dell’Ue colpiti da catastrofi naturali) per l’Abruzzo, il Lazio, le Marche e l’Umbria.

La Commissione europea ha messo a disposizione l’anticipo massimo "consentito sul contributo finanziario del Fondo per sostenere le operazioni di emergenza e recupero nei territori interessati per un importo di 30 milioni di euro". E' evidente che, rispetto alla stima fatta, ancora sono necessari fondi consistenti...

In Italia si sa già che per la protezione del rischio idrogeologico occorrerebbero investimenti pari a circa 40 miliardi di euro, ma per quanto riguarda il rischio sismico la valutazione non è affatto chiara.

Come sottolinea Il Post si parla di 100 - 150 miliardi di euro per la messa in sicurezza degli edifici; ma una stima più istituzionale è attesa dal progetto Casa Italia, che doveva fornire già entro gennaio 2017 un database nazionale aggiornato con valutazioni di rischio sismico dettagliate per il Paese, con le relative stime per gli investimenti e la realizzazione di infrastrutture strategiche.

da: greenreport.it

 

Qualità dell'aria in Italia (e in Europa): Bruxelles avverte ed esorta "ad agire per garantire una buona qualità dell’aria e salvaguardare la salute pubblica". 

Sono 70mila le morti premature in Europa da biossido d’azoto; l'Europa non ha ancora rispettato gli obiettivi sulla qualità dell’aria contenuti nella direttiva europea 2008/50/CE, e si avvicina la Corte di giustizia europea se nei prossimi 2 mesi non saranno ottemperati da Germania, Francia, Spagna, Italia e Regno Unito;

In verità è dal 2008 che la Commissione ha intrapreso un’azione legale (che riguarda in particolare le "persistenti violazioni dei valori limite per l’NO2")contro gli Stati membri a causa della scarsa qualità dell’aria; i termini di riferimento erano il particolato (PM10) – per il quale il termine per l’adempimento di conformità era il 2005 – e il biossido di azoto (NO2) – per quale il termine era il 2010.

da: greenreport.it

 

Ue: novità sul commercio internazionale per alcuni prodotti chimici e pesticidi pericolosi.

In attesa dell’ottava riunione della Conferenza delle Parti (Cop 8) che si svolgerà a Ginevra dal 24 aprile-5 maggio 2017 l’Unione europea sosterrà l’adozione delle modifiche alla Convenzione di Rotterdam sulla procedura di previo assenso informato (Pic) per alcuni prodotti chimici e pesticidi pericolosi nel commercio internazionale.

L'obiettivo della convenzione di Rotterdam ( firmata dalla Comunità nel 1998 e attuata con regolamento del 2008 poi rifuso nel 2012) è quello di proteggere la salute umana e l’ambiente dai potenziali danni di sostanze chimiche pericolose rendendole compatibili con l'ambiente e per questo sostiene e promuove una maggiore condivisione delle responsabilità tra le parti e cooperazione nel commercio internazionale di tali sostanze.

Il regolamento europeo (649/2012) sull’esportazione ed importazione di prodotti chimici pericolosi attua all’interno della Comunità la convenzione di Rotterdam. La Commissione inoltre garantirà controlli  sugli scambi e sull’uso dei prodotti chimici su scala mondiale.

da: greenreport.it

 

"Cosa si sta facendo per il lupo?" chiede il Wwf al ministro dell’ambiente Galletti.

Donatella Bianchi  presidente del Wwf Italia chiede al ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, ai presidenti e agli assessori regionali competenti una rapida approvazione del Piano per la conservazione e gestione del lupo in Italia con lo stralcio del paragrafo III.7 in cui è prevista la possibilità di abbattimenti legali. Il Wwf sottolinea infatti la carenza di dati attendibili sullo status della popolazione della specie (in particolare per la sottopopolazione appenninica), sull’incidenza della mortalità dovuta al bracconaggio, sulla reale entità e localizzazione dei danni alla zootecnia.

Il Wwf sostiene l'importanza di prevedere l’immediata attivazione, da parte della Direzione Protezione della Natura del Ministero dell’Ambiente, della “Piattaforma Nazionale Lupo” indicata al paragrafo II.3.4 del Piano; in tal modo si otterrebbe un utile coordinamento e monitoraggio dell’attuazione delle azioni previste, con il coinvolgimento di tutte le parti sociali ed economiche interessate.

da: greenreport.it

 

Allarme da un gruppo di scienziati: 700 specie di mammiferi e uccelli  a rischio a causa del cambiamento climatico ...

Un team di ricercatori (anche italiani) attraverso lo studio “Species’ traits influenced their response to recent climate change”, pubblicato su  Nature Climate Change, ha lanciato un nuovo allarme sugli effetti dei cambiamenti climatici sui mammiferi e sugli uccelli,  sostenendo  che sono a rischio 700 specie.

Lo studio rivela che i mammiferi più a rischio per cambiamenti climatici non sono fossori (cioè non vivono sotto terra) e vivono in areali con una bassa stagionalità delle precipitazioni.

Il cambiamento climatico sembra avere un maggiore impatto sugli uccelli  che si riproducono e nidificano ad alta quota e che hanno basse temperature stagionali all’interno delle loro areale. 

Tra i mammiferi più sensibili ai cambiamenti climatici: il leopardo delle nevi, il ghepardo, l’Orango del Borneo,  gi elefanti africani e asiatici, i gorilla occidentali e orientali, i rinoceronti neri e di Giava, Sumatra e rinoceronti neri tra i mammiferi; tra gli uccelli: il  pinguino crestato del Fiordland, l’aquila imperiale spagnola  e l’edredone di Steller.

Non se la passano bene neanche anfibi, rettili, pesci e piante; lo scienziato Watson  afferma: "E' necessario che i governi agiscano urgentemente per ridurre l’impatto del cambiamento climatico, rallentando il suo progresso, riducendo drasticamente le emissioni e rafforzando la resilienza delle specie e degli ecosistemi. Dobbiamo dare natura una possibilità di combattere, il che significa che dobbiamo garantire che i sistemi siano sani e  funzionanti..."

da: greenreport.it

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Inquinamento proveniente dallo smantellamento delle navi europee: fenomeno in crescita e anche l'Italia è colpevole.

La NGO Shipbreaking Platform, un enorme gruppo di 19 associazioni in difesa dell’ambiente, dei diritti umani e del lavoro, che intende far cessare lo smaltimento inquinante e dannoso derivante dallo smantellamento delle imbarcazioni, ha pubblicato un rapporto che rivela come le navi europee continuino a essere smantellate illegalmente sulle spiagge dell’Asia meridionale;  fenomeno globale e in crescita durante il 2016: l’anno scorso ben 668 imbarcazioni sono state smontate sulle zone del litorale che dipendono dalle maree (intertidali) di paesi che non rispettano standard minimi di protezione ambientale e tristemente noti anche per lo sfruttamento del lavoro minorile.

I Paesi più colpevoli di tutto ciò in Europa sono Germania e Grecia; purtroppo anche l’Italia è sospetta compiere gli stessi reati...

L’NGO  rileva infatti che nei nostri mari vi sono 31 mila relitti di navi maggiori, anche nelle aree protette, ovvero 42 mila tonnellate di vetroresina più tutto il ferro e l’acciaio...

Patrizia Heidegger, direttore esecutivo della NGO, afferma:"L’industria navale non é capace di assicurare pratiche sostenibili di riciclaggio ...L’anno passato abbiamo assistito non solo ad un aumento sul mercato di pratiche di smantellamento pericolose e inquinanti, ma abbiamo visto addirittura un numero record di vascelli di proprietà europea (UE) sulle spiagge dell’Asia meridionale : uno stupefacente 84% di tutti i vascelli a fine vita è finito in India, Pakistan, Bangladesh..."

da rinnovabili.it

 

 

Ue: nuovo regolamento per la trasformazione dei sottoprodotti per biogas e compost, alimenti animali e stallatico. 

E' stato ultimamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea il regolamento (che modica quello del 2011) che riguarda i parametri per la trasformazione dei sottoprodotti di origine animale in biogas o in compost, le condizioni per l’importazione di alimenti per animali da compagnia e per l’esportazione di stallatico trasformato.

Nei casi in cui l'autorità autorizzi l’applicazione di prescrizioni particolari diverse da quelle specificate dal regolamento, i residui della digestione e il compost dovrebbero essere immessi sul mercato solo all’interno dello Stato membro.

Gli Stati membri possono autorizzare l’importazione di sottoprodotti di origine animale e di prodotti derivati esclusivamente da paesi terzi autorizzati.

Tra le altre novità, verrà per esempio autorizzata l’importazione di alimenti trasformati per animali da compagnia derivati da sottoprodotti della pesca da tutti i paesi terzi autorizzati ad importare alimenti greggi per animali da compagnia derivati da sottoprodotti della pesca.

da greenreport.it

 

 

3 febbraio

Spreco alimentare in Italia: possiamo fare meglio...

Da uno studio dell' Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg i dati relativi allo spreco alimentare in Italia sono 15 miliardi e 615 milioni di euro all’anno: rappresentano circa l’1% del Pil... (per esattezza si tratta di dati riferiti all’anno 2015, quindi precedenti la nuova legge contro lo spreco alimentare approvata la scorsa estate).

In Ue lo spreco alimentare vale 143 miliardi di euro all’anno, pari a 173 kg procapite, con il 70% degli sprechi che si concretizzano nelle case dei consumatori. In Italia questa percentuale sale al 75%.

A livello mondiale la situazione è altrettanto allarmante: ogni anno più di un terzo della produzione mondiale di cibo si perde; circa 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti vengono sprecati.

Nella prossima giornata nazionale contro lo spreco alimentare  del 2017 sono riposte molte aspettative; in particolare Segrè, presidente del comitato tecnico-scientifico per il Programma nazionale di prevenzione sprechi/rifiuti, dichiara: "Prevenzione è la parola chiave per approcciare la Giornata nazionale. I dati Waste Watcher dicono che 1 italiano su 5 mette già in atto comportamenti virtuosi, e che il 57% sta dalla parte giusta, attento a non sprecare per convinzione o per necessità. Lavoriamo sul 40% che resta, incurante o incoerente: facciamolo con una campagna efficace di educazione alimentare".

Prevenire lo spreco è apparentemente semplice: come cittadini virtuosi dovremmo in sostanza fare meglio la spesa e conservare correttamente i cibi...

da greenreport.it

 

 

3 febbraio

Allarme da Relacci: "Si vietino ricerche petrolifere, almeno in Adriatico".

Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, qualche tempo fa ha presentato alla Camera un’interrogazione alla quale è seguita la relazione annuale (documento già previsto dal decreto legislativo 145/2015 di attuazione della direttiva europea sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi) sugli effetti dell’uso dell’airgun, una tecnica di ispezione dei fondali marini piuttosto invasiva, poichè utilizza una sorta di "spari fortissimi e continui, ogni 5 o dieci minuti, di aria compressa che mandano onde riflesse da cui estrarre dati sulla composizione del sottosuolo." Questo sistema può risultare dannoso al pescato, provocando lesioni ai pesci come la perdita dell’udito, che utilizzano  per orientarsi, per accoppiarsi e per trovare cibo.

Realacci ha così reagito:"Si vietino ricerche petrolifere, almeno in Adriatico...

il prezzo del petrolio attorno ai 50 dollari al barile dimostra quanto queste attività siano discutibili anche dal punto di vista economico".

La risposta tecnica a Relacci viene dalla sottosegretaria all’ambiente Silvia Velo: "Si tratta  della prima relazione conoscitiva predisposta sulla base delle attuali conoscenze acquisite e redatta ai sensi del dlgs 145/2005, che ha recepito, nell’ordinamento italiano, la Direttiva con cui la Comunita’ Europea ha fissato standard minimi di sicurezza per le esplorazioni, la ricerca e la produzione di idrocarburi in mare con l’obiettivo di ridurre la probabilità di accadimento di gravi incidenti, di limitarne le conseguenze e di aumentare la protezione dell’ambiente marino."

da greenreport.it

 

 

3 febbraio

Riconosciuti i benefici della canapa- Coldiretti: "negli ultimi tre anni c'è stato un aumento del 200% dei terreni coltivati a livello nazionale."

Dal 14 gennaio 2017 è entrata in vigore la legge “Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa - Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”.

Coldiretti in seguito ha pubblicato una relazione dettagliata sull'uso attuale della canapa in vari settori: "Dai tessuti alla pasta, dalla birra ai cosmetici, dalla carta ai saponi, dai biscotti al pane ma anche detersivi, vernici o addirittura mattoni per la bioedilizia..."

Secondo Coldirettidalla canapa si ottengono infatti eco-mattoni cheisolano sia dal caldo che dal freddo,assorbono anche CO2 e in più con il pellet di canapa si ottiene un riscaldamento a combustione pulita.

Lo stesso Ministero della Salute, l’Oms e numerose ricerche riconoscono le proprietà benefiche della canapa impiegata nel settore alimentare; il seme di canapa e gli alimenti derivati contengono, infatti, proteine che comprendono tutti gli aminoacidi essenziali, in proporzione ottimale e in forma facilmente digeribile. Il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, sottolinea:"il boom della coltivazione della canapa è un’ottima dimostrazione della capacità delle imprese agricole di scoprire e sperimentare nuove frontiere e soddisfare i crescenti bisogni dei nuovi consumatori..."

da greenreport.it

 

  

3 febbraio

E' italiana la ricerca sul Mare Adriatico: ora si conosce la frequenza esatta delle "onde estreme". 

Un team di ricercatori italiani  ha pubblicato sul Journal of Physical Oceanography lo studio  “Observation of Extreme Sea Waves in a Space–Time Ensemble”, dimostrando che:" Osservando il moto ondoso in mare aperto con occhi ‘elettronici’,...le onde eccezionalmente alte sono più frequenti di quanto finora ipotizzato dai modelli teorici".

Gli scienziati spiegano l'importanza di conoscere la reale frequenza di accadimento delle onde estreme non solo per gli oceanografi, ma anche per i progettisti di navi e piattaforme off-shore.

Al Cnr sottolineano che "Il risultato è di rilievo globale perché riguarda il comportamento delle onde in tutti i mari".

greenreport.it

 

 

2 febbraio 

Deutsche Bank "resiste" all'offensiva pro-carbone e fossili di Donald Trump:  non finanzierà più il carbone.

Deutsche Bank rispetta gli impegni previsti dall’accordo di Parigi e segue l’esempio del Parlamento irlandese, annunciando con un comunicato che:"La banca ha rivisto il suo approccio al finanziamento al carbone e ha modificato i propri orientamenti in materia di centrali e miniere di carbone. Deutsche Bank e le sue controllate non concederanno  nuovi finanziamenti per miniere di carbone termico greenfield e per la  costruzione di nuove centrali elettriche a carbone. Inoltre, la banca ridurrà  gradualmente l’esposizione esistente nel settore minerario del carbone termico".

Gli attivisti Fossil Free di 350.org commentano: "Ancora un altro motivo per non dubitare mai, anche in tempi difficili come questi, che insieme stiamo vincendo".

da greenreport.it

 

 

2 febbraio

Ambiente e uomo: in arrivo un nuovo modello di “democrazia ambientale”.

La LIDU, la più antica organizzazione italiana per i diritti umani, ha costituito l'Osservatorio sull’Ambiente per il Governo del Territorio, sollecitata dall'attualissimo tema del diritto alla vita e alla salute attraverso la tutela dell’ambiente.

E' ora infatti che fra i diritti umani essenziali, insieme con le libertà fondamentali, sia considerato quello alla vita, anche attraverso la protezione dai rischi determinati dall’azione dell’uomo stesso sull’ambiente. E' ormai evidente che la tutela dell’ambiente e quella della persona sono connessi, considerando come i danni  all’ambiente condizionino realmente la qualità della vita umana.

La Lidu sottolinea come in realtà la Costituzione italiana non sancisca ufficialmente il diritto ambientale, ma esistono due articoli richiamati più volte dalla giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione in materia di danni all’ambiente:"...La Repubblica, infatti, come stabilito dall’articolo 9, secondo comma, tutela “il paesaggio [...] della Nazione”; e, secondo il primo comma dell’articolo 32, “tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. La centralità della questione ambientale dovrebbe però, a nostro avviso, riflettersi in modo più esplicito e cogente nella legislazione e nel quadro amministrativo..."

da greenews.info

 

 

31 gennaio

Asvis (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile) in Senato per discutere sul tema:“La politica di fronte alla sfida dello sviluppo sostenibile”.

L'Asvis (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile) ha riunito in Senato "importanti esponenti dei maggiori partiti e movimenti politici" per un dibattito sul tema “La politica di fronte alla sfida dello sviluppo sostenibile”;

Circa lo sviluppo sostenibile si chiede e chiede: 

" La nostra classe dirigente se ne preoccupa? O per meglio dire, i politici italiani inseriranno lo sviluppo sostenibile nei programmi sui cui i cittadini dovranno esprimersi nelle prossime elezioni? Quali saranno le loro azioni affinché l’Italia raggiunga gli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030? Come pensano, ad esempio, di ridurre la povertà e le disuguaglianze, aumentare l’occupazione e la crescita inclusiva, l’educazione di qualità, la tutela dell’ambiente e di rispettare gli Accordi di Parigi sulla lotta al cambiamento climatico?"

Il Ministero dell'Ambiente ha recentemente pubblicato un documento che purtroppo rileva progressi solo nella lotta alla fame, nella  parità di genere e nell'acqua; i progressi nell'economia, nel clima, nella governance, nell'uguaglianza alla salute sembrano molto lontani...

da greenreport.it

 

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NEWS OGM 

Fornite da Coldiretti

 

IMMISSIONE IN COMMERCIO PER LA COLTIVAZIONE DELLE SEMENTI DI DUE NUOVE VARIETA' DI MAIS OGM

Si informa che nel corso del “Comitato permanente piante, animali, alimenti e mangimi” del 27 gennaio u.s., ancora una volta gli Stati membri non sono pervenuti al raggiungimento di una maggioranza qualificata pro o contro l’autorizzazione per l’immissione in commercio per la coltivazione delle sementi di due nuove varietà di mais OGM, sulla base delle seguenti proposte della Commissione:

- Proposta di decisione di esecuzione della Commissione riguardante l’immissione in commercio per la coltivazione delle sementi di mais Bt11 (SYN-BTØ11-1)

- Proposta di decisione di esecuzione della Commissione riguardante l’immissione in commercio per la coltivazione delle sementi di mais 1507 (DAS-Ø15Ø7-1)

Inoltre, gli Stati membri non sono pervenuti al raggiungimento di una maggioranza qualificata pro o contro per il rinnovo dell’autorizzazione della unica varietà di mais OGM coltivata nell’UE (il MON810), sulla base della seguente proposta della Commissione:

- Proposta di regolamento di esecuzione che rinnova l’autorizzazione per l’immissione in commercio per la coltivazione delle sementi di mais MON 810 (MON-ØØ81Ø-6)

La Commissione sperava di sbloccare il processo di autorizzazione delle tre proposte con l’entrata in vigore della Direttiva (UE) 2015/412 del Parlamento europeo e del Consiglio che ha introdotto la possibilità, per uno Stato membro, di vietare su tutto o parte del loro territorio la coltivazione di OGM. 

Un nuovo voto è previsto nel Comitato d’appello che si riunirà in primavera e, in caso di assenza di parere, la decisione ritornerà nelle mani della Commissione europea per l’adozione delle tre proposte presentate.

 

OGM: ANCHE CON LA NUOVA DIRETTIVA, STATI MEMBRI NON PRENDONO DECISIONE SU AUTORIZZAZIONE 

Bruxelles, (Agra press) - si e' tenuta oggi per la prima volta la riunione congiunta del comitato permanente sugli ogm e il comitato di regolazione previsto dalla nuova direttiva comunitaria in materia per discutere, tra gli altri punti all'ordine del giorno, del rinnovo dell'autorizzazione del mais mon 810 e dell'autorizzazione dei mais 1507 e bt11. La nuova direttiva (2015/412), che prevede la possibilita' di opt-out per gli stati membri che non vogliono coltivare un determinato ogm sul proprio territorio e che era stata pensata per sbloccare il processo decisionale sui prodotti transgenici in realta' non ha dato il risultato sperato, non essendosi formata una maggioranza sufficiente a favore o contro.  dodici stati membri hanno votato no alla ri-autorizzazione del mon 810, 10 a favore, e 6 si sono astenuti. per quanto riguarda le autorizzazioni di mais gm 1507 e bt 11, 13 stati membri hanno votato contro, 8 a favore e 7 si sono astenuti. In tutte e tre i casi, a quanto riferiscono autorevoli fonti di stampa, l'Italia ha votato a favore dell'autorizzazione. adesso, la questione sara' portata nella commissione d'appello. 27:01:17/13:19

  

OGM: GREENPEACE, "BRUTTO SCIVOLONE" DELL'ITALIA MA COMMISSIONE UE NON OTTIENE OK

Roma, (Agra press) - "nonostante il clamoroso voltafaccia dell'italia, che si schiera dalla parte degli ogm, quest'oggi i paesi membri non hanno fornito il supporto necessario alle proposte della commissione europea di autorizzare la coltivazione di due mais ogm - il bt11 della syngenta e il 1507 della dupont pioneer - e di rinnovare l'autorizzazione dell'unico ogm al momento ammesso per la coltivazione nell'Unione europea, il mais mon810 della monsanto", sottolinea greenpeace in un comunicato. secondo l'organizzazione, "l'Europa dovrebbe voltare pagina sugli ogm una volta per tutte, e concentrare urgentemente i propri sforzi sull'agricoltura ecologica". 27:01:17/15:40

 

ZACCAGNINI (MISTO) OGM: MARTINA CHIARISCA POSIZIONE ITALIA IN UE
"E' inspiegabile come dopo la positiva direzione che il governo e il Parlamento hanno intrapreso in questi anni, puntando su un'agricoltura di qualità e vietando gli Ogm sul nostro territorio, oggi l'Italia in sede Ue voti a favore dell'autorizzazione di 3 varietà ogm in Europa. E' tutta l'Europa che deve puntare su un'agricoltura sostenibile e di qualità e l'Italia deve rafforzare questo processo, promuovendo un modello di cibo genuino per tutti i cittadini e i consumatori europei.
 

Ho già predisposto un'interrogazione e richiederò in Commissione Agricoltura che si possa audire il Ministro Martina affinchè si chiarisca qual è la posizione dell'Italia su una materia così delicata."

 

ZACCAGNINI (MISTO) OGM: CHIARIRE POSIZIONE ITALIA IN UE
"Se fosse confermata la notizia di queste ore che l'Italia in sede europea ha votato a favore dell'autorizzazione di tre Ogm, di cui due nuovi, all’interno del Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (PAFF), questo sarebbe un fatto grave che necessita un chiarimento da parte del ministro Martina.

E' inspiegabile come dopo la positiva direzione che il governo e il Parlamento hanno intrapreso in questi anni, puntando su un'agricoltura di qualità e vietando gli Ogm sul nostro territorio, oggi l'Italia permetta l'autorizzazione di 3 varietà ogm in Europa. E' tutta l'Europa che deve puntare su un'agricoltura sostenibile e di qualità e l'Italia deve rafforzare questo processo, promuovendo un modello di cibo genuino per tutti i cittadini e i consumatori europei."